3.3 - drink up me hearties, yo ho

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trentatré; bevete alla mia salute, yo ho

[ tradotto così non ha molto significato ma é il titolo di una delle più famose soundtrack de I Pirati Dei Caraibi. Ho voluto tradurvelo lo stesso nel titolo nel caso fosse poco chiaro. ]

Michael's POV

"Bene, ci siamo," Dissi senza fiato quando uscimmo dalla porta principale, il braccio di Luke era avvolto attorno al mio collo mentre zoppicava affianco a me. "Ti faremo sedere nei sedili posteriori, okay?"

"Sto bene, Michael," Insistette Luke per la milionesima volta da quando avevamo lasciato la sua stanza.

"E allora perché ti sto aiutando per arrivare alla macchina?" Ribattei, e lui sapeva che lo avevo in un pugno della mano. Rimase in silenzio da quel momento fino a quando non raggiungemmo finalmente la macchina di Calum.

Ashton uscii immediatamente fuori da essa, andando di corsa verso Luke per aiutarlo a mettersi nei sedili posteriori. "Grazie," Borbottò una volta che fu effettivamente sistemato, il suo imbarazzo gli ricopriva le guance di un rosso delicato. Ashton ritornò nel sedile del passeggero, e io salii in modo maldestro sul suo grembo a causa dell'insana mancanza di spazio nella piccola automobile.

Il viaggio di ritorno verso casa mia fu incredibilmente imbarazzante, e non ero sicuro se fosse per il fatto che Luke era ferito e sdraiato nei sedili posteriori o perché Calum e Ashton si rifiutarono di creare un contatto visivo con me. In ogni caso, fui grato quando casa mia mi apparve alla vista e Calum parcheggiò nel vialetto. Jane non era ancora a casa, grazie a dio.

Ci volle un po', ma presto io, Calum e Ashton riuscimmo a trovare un modo per riuscire a portare Luke in casa e salire le scale, per portarlo infine sul mio letto. "Okay, quindi," Sospirò Ashton, strofinandosi con le mani i jeans. "Sto davvero andando a prendere da bere adesso. Torno subito."

"Um, io andrò con l-"

"No non ci andrai, Calum," Scattai. "Siediti." Per mia sorpresa, mi aveva davvero ascoltato, mettendosi seduto sul suo beanbag che sembrava essere sempre in camera mia. Forse aveva capito che avevo molto potere su di lui in quel momento, realizzai. Con un sorrisetto interno, ricordai a me stesso che avrei dovuto ricattarlo più tardi.

Presi posto di fianco a Luke sul letto e lo aiutai a mettersi dritto contro la testata del mio letto. "Dove sei ferito?" Chiesi, muovendomi per controllare sotto la sua maglietta quando mi afferrò entrambi i polsi. Stavo quasi per chiedergli quale era il problema quando fece guizzare lo sguardo in direzione di Calum, che in quel momento era con il suo cellulare in mano a fare chissà che cosa. Capii immediatamente che cosa intendeva.

"Hey, uh, Cal?" Dissi, guardandomi dietro le spalle verso di lui. Il Kiwi distolse lo sguardo dallo schermo del suo cellulare per prestarmi finalmente attenzione.

"Sì?"

"Ripensandoci, non é che potresti andare a vedere se Ashton ha bisogno di una mano?" Chiesi dolcemente, regalandogli un sorriso innocente per fare effetto. Alzò gli occhi al cielo ma annuì comunque, borbottando qualcosa nel frattempo che si alzò e uscì dalla stanza, chiudendo la porta dietro di lui. Lo ringraziai silenziosamente per quello.

"Bene, quindi," Mi rigirai verso Luke, che sembrava ancora nervoso. "Cosa ti fa male?"

"Um," Si contorse un pochino prima di raggiungere la maglietta, tirandola su leggermente. Mi morsi il labbro per la disperazione quando vidi la sua pelle pallida colorata in diverse sfumature di blu e nero, i lividi erano già evidenti. Leggermente tracciai con le mie dita tutta la piccola sezione di stomaco che mi lasciava vedere, sentendo il suo respiro diventare più frequente di poco.

high score ✩ muke (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora