2.5 - who are you talking to in there?

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venticinque; con chi stai parlando lì dentro?

Michael's POV

"Sono serio!" Ridacchiai, girandomi sul fianco per poter guardare in faccia Luke. "E poi Calum mi ha svegliato!"

"Oh mio dio," Sogghignò Luke, scuotendo la testa al mio racconto. "Tu e i tuoi sogni, Michael."

"É stato strano."

"Beh non riesco ad immaginare un sogno erotico su una threesome con i propri migliori amici che non sia strana," Evidenziò Luke, con un sorrisetto sul viso. Arrossii.

"Ora basta parlare di questo, é imbarazzante," Luke annuì semplicemente in accordo, il suo sguardo compiaciuto si dissolse in uno di adorazione quando avvolse furtivamente un braccio attorno alla mia vita e mi attirò sopra di lui.

"Sai," Borbottò Luke nei miei capelli. "Mio padre sarà presto a casa."

"Okay," Mi girai così la mia faccia fu praticamente seppellita nel suo collo. Potei sentire Luke spostarsi goffamente sotto di me.

"Um," Si schiarì la voce. "Penso che tra poco tu debba andartene."

Mi alzai leggermente, dando a Luke uno sguardo che poteva essere letto come un per favore non farmi andare via. Luke ricambiò esso con occhi amichevoli, riportandomi sopra di lui. "Scusa, gattino, ma...tu non vuoi seriamente incontrarlo."

Mi accigliai, lasciando che mi tirasse più vicino a sé. "Okay," Dissi con tono respinto, che rappresentava esattamente come mi sentivo al momento.

"Hey," Disse Luke, alzandomi il mento. "Credimi. Se mai un giorno tu dovessi incontrarlo, cosa che spero tu non abbia mai il dispiacere di fare, capirai che cosa intendo."

-

"Gattino," Una voce sussurrò con urgenza nel mio orecchio, turbando il mio sonnellino tranquillo. Aprendo a spiraglio un occhio, vidi che era Luke. Sembrò sollevato nel momento in cui mi vide sveglio, facendo capolino dalle sue spalle ansiosamente. "Devi andartene, tipo, adesso."

"Mmm," Mi lamentai, stiracchiando la schiena prima di arricciarmi con il cuscino di Luke come prima.

"Michael," Disse Luke, con voce improvvisamente severa. Realizzai che era completamente serio. Spaventato, anche.

"Cosa c'é che non va?" Mi misi seduto e mi sfregai gli occhi prima di far passare una mano tra i capelli di Luke con tranquillità.

"Mio papà é a casa," Entrò in panico. "Ci siamo addormentati e cazzo, ho dimenticato di riportarti a casa."

Una sensazione di compassione per il pallido ragazzo biondo che avevo davanti si propagò in me. Non ero sicuro su che cosa rendesse il padre di Luke così terribile ma sicuramente non volevo rimanere lì per scoprirlo. Ne avevo abbastanza di genitori malvagi a casa già per conto mio.

"Andrò a piedi," Suggerii rapidamente. Luke mi guardò incredulo.

"Michael, che diavolo? No."

"Cosa? In ogni caso ho bisogno di fare esercizio," Scrollai le spalle, alzandomi dal letto e infilando le mie Converse.

"Piccolo, casa tua é troppo lontana," Mi supplicò, avvicinandosi di un passo in modo da poter appoggiare le sue mani sulla mia vita. "Lasciami solo distrarre mio padre e poi ti porterò a casa-"

"Lucas!" Improvvisamente una voce profonda urlò da fuori la porta. Io saltai in aria, Luke reagii al rumore allo stesso modo. "Con chi stai parlando lì dentro?"

Gli occhi di Luke si spalancarono mentre mi fece cadere sul pavimento, spingendomi frettolosamente sotto il letto proprio quando venne spalancata con forza.

Spazio me:
Qui le cose si fanno serie ehehe. e.e

Siccome non ho molto da dirvi, vorrei ritagliare un piccolo spazio per ringraziarvi per tutto l'affetto che state dimostrando per me è per questa storia con visualizzazioni, voti, commenti e messaggi privati.

Vi adoro.

high score ✩ muke (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora