4.6 - let's get you sober first

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quarantasei; prima devi tornare ad essere sobrio

Michael

Luke si fermò nel vialetto di Calum, con uno sguardo acido sul viso. Sospirai, slacciando la cintura di sicurezza. "Non so di che cosa sei così preoccupato."

"Neanche io, onestamente."

Rimanemmo seduti in silenzio per un momento prima di prendere un respiro, girandomi verso di lui. "Sì."

Le sopracciglia di Luke si alzarono con velocità. "Sì cosa?"

"Sì, uscirò con te."

Il viso di Luke si illuminò come il sole e saltò giù dalla macchina, correndo intorno ad essa passando da davanti per poi aprire la mia portiera. Mi tirò fuori dall'auto in modo che fossi di fronte a lui e afferrò la mia vita, chinandosi in avanti per far premere le nostre labbra insieme.

Entrambi ci staccammo dopo un paio di secondi ridacchiando, e io mi sentii come se avessi avuto ancora dodici anni.

"Mi piacerebbe portarti a casa con me," Mormorò tra i miei capelli, premendo un delicato bacio sulla parte alta della mia testa. Scossi la testa, sorridendo mentre il gattino teenager finalmente si allontanò da me.

"Puoi stare qui per la notte, lo sai," Gli feci notare, sperando segretamente che dicesse di sì nonostante sapessi che non avrebbe potuto dirlo.

"Piccolo, non posso," Si accigliò confermando allo stesso tempo i miei sospetti. Gli feci il mio sguardo più triste, ma più decisi di non farlo sentire male visto che era davvero fuori dal suo controllo. Suo padre probabilmente sarebbe stato furioso se non avesse fatto il suo ritorno a casa.

"Lo so," Decisi di dire, rilasciando un piccolo sospiro alla fine.

-

Quando finalmente io e Luke fummo in grado di trovare l'auto-controllo per separarci, Luke guidò via mentre drammaticamente mi soffiava baci, praticamente uscendo fuori dal finestrino. Ridacchiai, arrossendo quando realizzai che io stavo uscendo con Luke Hemmings.

Aggiustandomi la borsa sulla spalla, camminai verso la porta della casa di Calum, realizzando che solamente la sua macchina era fuori nel vialetto. Sapevo che i suoi genitori lavoravano fino a tardi, essendo entrambi dottori, e il ragazzo dai capelli corvini veniva lasciato da solo spesso.

Ma ero indubbiamente sorpreso che la finestra della camera da letto di Calum non riflettesse alcuna luce da dentro, indicando che nemmeno Ashton era lì.

Strano.

Cercai di aprire la porta, accigliandomi quando il pomello non girò. Immediatamente mi inginocchiai, alzando lo zerbino e recuperando le chiavi che Calum lasciava sempre lì per me.

Dopo essere entrato, fui un po' innervosito nel trovare la casa completamente silenziosa. Di solito potevo almeno sentire Calum fare un po' di musica dal piano superiore, ma non quel giorno. Forse non era a casa?

Certo che é a casa, é un perdente, ricordai a me stesso, ridacchiando leggermente.

In ogni modo, tutte le tracce di divertimento evaporarono dal mio corpo quando aprii la porta della camera da letto di Calum.

Il ragazzo più piccolo era raggomitolato sul pavimento, le ginocchia alzate vicino al suo petto tremante mentre dei piccoli pianti scappavano dalle sue labbra. Non aveva ancora notato la mia presenza, ma tutto questo cambiò quando mi precipitai verso di lui, tirando alla cieca la mia borsa da qualche parte quando accolsi tra le mie braccia il ragazzo.

"Cal? Calum, piccolo, cosa succede?" Sussurrai, togliendogli i capelli da davanti gli occhi mentre lui guardava verso di me.

"C-Che cosa ci f-fai qui?" Piagnucolò, avvicinandosi inconsciamente a me. Potei sentire le tenue tracce di alcool nel suo respiro e il mio cuore andò a fondo.

Il ragazzo sembrava assolutamente distrutto. I suoi occhi erano rossi e iniettati di sangue, e non sapevo dire se era a causa del piangere o del bere. Le sue mani tremavano e il suo respiro non era costante. Il suo comportamento non tipico da Calum mi stava spaventando leggermente.

Le braccia di Calum avvolsero il mio collo, la nostra prossimità stava diventando sempre più pericolosa quando posizionò il suo naso contro mia guancia. Sfregai la sua schiena, realizzando che questo era quello di cui Luke aveva paura.

"Cosa ti é successo?" Chiesi di nuovo dopo un po' ti tempo, le dita di Calum non smettevano di muoversi tra i capelli alla base del mio collo. Lui scosse la testa, facendosi più vicino a me ma io mi spostai indietro, immaginandomi Luke e mi alzai in piedi, sporgendo una mano in avanti per il ragazzo rotto sul pavimento.

"Ripensandoci, prima devi tornare ad essere sobrio."

Spazio me:
Vedere Calum in queste condizioni ma fa male al cuore, santo cielo. Cosa pensate che gli sia successo? Voglio un po' delle vostre ipotesi! ;)

Nel prossimo capitolo scoprirete un bel po' di cose, un po' come per tutti i prossimi capitoli che saranno gli ultimi visto che ne mancano otto più l'epilogo.

Come promesso, vorrei fare pubblicità a quelle gentilissime ragazze che hanno speso il loro tempo prezioso per farmi una copertina (o più di una) per la storia. Grazie a tutte quante ragazze.

Skype di 5secondsofrugger
<<So close but so far away>> ||Luke Hemmings|| di lukepinguino_96
Just Saying di xXFlaXx (ho scelto io, se vuoi puoi cambiare)

Fatto anche questo, vi saluto. ❤️

high score ✩ muke (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora