13 - Vita

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Sanem

- Torna da me Sanem, lütfen aşkım -

Ho sognato più volte di sentire la sua voce dirmi questo, chiedermi di tornare da lui. Quelle parole, dette con voce così dolce e accorata, hanno smosso qualcosa, hanno toccato una nota profonda della mia anima che mi dice che devo ritrovare la mia strada verso il mondo che mi aspetta là fuori.

Qualcosa sta cambiando in me, la mia mente che sino ad ora era vissuta e si era nutrita unicamente di rappresentazioni di lui, di noi, del nostro amore sta pian piano cominciando a registrare la luce e il calore del sole nei lunghi pomeriggi in giardino, le voci delle infermiere e, in particolare, la voce di una signora che viene spesso a sedersi sulla panchina con me, parla, parla, parla, parla, non riesco a seguire tutto ciò che dice ma percepisco la serenità e la freschezza del suo tono.
Mi calma e mi rassicura quasi come solo la voce del mio albatros nei miei sogni riesce a fare.

Stanotte le pillole che di solito mi permettono in pochi minuti di addormentarmi non sembrano fare effetto, sarà che mi sento eccitata perchè nel pomeriggio l'ho immaginato di nuovo in giardino, era così bello con i suoi abiti semplici e la pelle bruciata dal sole.
L'ho guardato a lungo e lui ha guardato a lungo me, non c'erano bisogno di parole, tra noi non ce n'è stato mai bisogno.
Mi ha sorriso ed io non ho potuto far altro che rispondere a mia volta, era tanto che non sorridevo, ho sentito come se i muscoli del mio viso non ricordassero come attivarsi per farlo.
I suoi occhi si sono illuminati d'amore e mi hanno provocato un brivido d'eccitazione di quelli che pensavo di aver dimenticato.

Sono nel mio letto e penso a quel sorriso, non riesco a togliermelo dalla mente, nel reparto tutto tace, la stanza è quasi completamente buia e silenziosa finchè non avverto un leggero fruscio, penso di averlo immaginato, ma poi sento un tocco leggero sulla mano, non capisco se sono sveglia o sto sognando. E' lui, è il mio albatros che è tornato da me, mi posa un bacio leggero sulla fronte e mi accarezza i capelli,  sembra come trattenga il fiato ed io faccio quello che ho sognato di fare tutte queste notti, allungo una mano nel buio e la poggio sulla sua guancia.

- Can aşkım, amore mio, sei tornato da me? -

- Si Sanem aşk sono tornato da te e non andrò più via, non ti lascerò mai più te lo prometto, ma sei tu ora a dover tornare da me, vorrei tanto rivedere la Sanem allegra di cui mi sono innamorato. Lo farai per me? -

- Si Can, tu sai che io farei qualsiasi cosa per te, non essere arrabbiato per favore, mi sono pentita per le parole che ti ho detto quella notte all'ospedale, perdonami, non le pensavo. Lütfen, per favore-

- Ti ho perdonato tutto Sanem, non c'è niente di cui parlare -

Seni çok seviyorum, ti amo tanto, ti prego torna ad essere il mio erkenci kuş spensierato e gioioso-

Le sue parole, il tono sincero e profondo con cui le ha dette mi hanno spinto a sedermi sul letto e a stringerlo forte in un abbraccio disperato.
Siamo rimasti così tanto tempo finchè, stanca e sopraffatta dalle emozioni, mi sono sdraiata  mentre lui ha continuato a tenermi la mano accarezzandone il dorso dolcemente con il pollice.

Che sogno meraviglioso era stato, intenso e vivido come mai ne avevo vissuti sino ad allora, mi sono risvegliata la mattina dopo con un'energia vitale diversa, ho guardato la luce filtrare dalle tende alla finestra, ho sentito i rumori di chi si muoveva nel corridoio e, per la prima volta, ho visto e sorriso all'infermiera che è entrata con il carrello della colazione .

E'  tutto così strano, mi sembra di aver dormito a lungo e di essermi svegliata dopo un sonno infinito ancora incapace di percepire le cose con chiarezza, ma finalmente sento di poter respirare, sento di poter formulare un pensiero compiuto, sento di tornare alla vita.



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