65 - Amiamoci, solo questo importa

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Sanem

Eravamo tutti sotto shock, capivo che in quel momento dovevo farmi forza, non potevo gravare su Can, ma anzi stargli vicino in un momento così delicato della sua vita.

Lasciamo la villa di Mihriban camminando lentamente abbracciati nel  silenzio che segue la tempesta, il nostro animo inquieto ci guida verso il mare che da sempre è per entrambi fonte di consolazione.

Ci sediamo sul tavolato del molo, Can mi accoglie tra le braccia contro il suo petto, rimaniamo in un silenzio che è carezza e supporto per entrambi. In questo momento abbiamo bisogno solo  della presenza l'uno dell'altra.

La pace della notte, il rumore delle onde, la luce discreta della luna e i nostri cuori che battono vicini sono tutto quello che ci serve. Rimaniamo diverse ore così, abbracciati, senza parlare, poi ci alziamo per tornare a casa e  sdraiarci di nuovo nel buio della stanza da letto avvinghiati l'uno all'altro alla ricerca del sostegno e il conforto di cui abbiamo bisogno.

I giorni a seguire non sono stati semplici,  insieme pian piano abbiamo trovato  la forza per elaborare questo evento terribile.

Quello che era successo aveva fatto passare in secondo piano il nostro piccolo miracolo, non eravamo riusciti a vivere insieme l'eccitazione della notizia.

Ho chiesto a Can di raggiungermi al nuovo laboratorio delle creme nel mio quartiere dopo il lavoro,  gli interventi di manutenzione necessari sono stati già terminati, siamo in attesa degli arredi e potremo procedere presto  con l'inaugurazione.

Abbiamo bisogno di distrarci e questa nuova avventura permette ad entrambi di distogliere la mente dai pensieri oppressivi degli ultimi tempi.

Chiudo uscendo la porta del laboratorio e lo prendo per mano.

- Vieni, devo farti vedere una cosa -

Ci dirigiamo verso casa dei miei, Mevkibe ci abbraccia felice di vederci, guido Can al piano superiore, mi segue curioso e divertito dal mio evidente entusiasmo.

Arrivati nella mia vecchia camera prendo un bastone provvisto di un gancio nell'armadio e torno nel corridoio, guardo in alto e Can segue il mio sguardo curioso, con il gancio catturo un anello nel soffitto e come per magia una botola si apre, aggancio una scala di ferro retrattile che tiro fino a toccare il pavimento davanti ai nostri piedi. Lo guardo sorridendo furba, è  sorpreso e divertito.

Lo invito a seguirmi e comincio a salire, aspetta che sia arrivata in cima prima di cominciare a salire a sua volta per non sovraccaricare la piccola scala.  Non accendo la luce, aspetto che arrivi nella soffitta buia.

- Sei pronto? Ho una sorpresa per te -

Accendo la luce e lo guardo intenta per scrutare la sua reazione.

Gli occhi gli brillano di gioia e commozione, allunga una mano per stringermi a sé nascondendo il viso nell'incavo del mio collo. Sussurra piano tra i capelli con vocer rotta:

- Con tutto quello che è successo non abbiamo neanche potuto apprezzare la meraviglia di quello che ci sta succedendo, ancora una volta ho mancato nei tuoi confronti, ho permesso che i miei problemi offuscassero un momento tanto speciale per te e per noi. Perdonami Sanem -

- Ma cosa dici, non essere sciocco. Questi giorni non potevano essere diversi da come sono stati, è normale aver bisogno di tempo per assimilare certi eventi, non voglio assolutamente più sentirti parlare così, non devi avere rimorsi di alcun genere.
Sono venuta stamattina,  l'ho tirata fuori e sistemata per fartela vedere in tutto il suo splendore.

Questa è la mia culla da neonata, vorrei che nostro figlio, o nostra figlia, dorma i suoi primi sonni qui, che ne dici? Ti piace l'idea?-

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Questa è la mia culla da neonata, vorrei che nostro figlio, o nostra figlia, dorma i suoi primi sonni qui, che ne dici? Ti piace l'idea?-

-Oh Sanem, come può non piacermi? E' bellissima e sono innamorato dell'idea che i nostri figli riposino dove ha riposato la loro splendida mamma-

- I nostri figli? Perchè quanti intendi averne? Non abbiamo mai affrontato l'argomento in effetti -

Mi abbraccia provocante ridendo - Se dipendesse da quanto ti desidero penso che dovremmo  disboscare parecchio intorno al  nostro cottage per far spazio alle  stanze aggiuntive che servirebbero per tutti i nostri figli -

- Caaan! Ma che dici! -

- Non sai quanto sia estasiato all'idea di questo bambino, sono così felice, è un sogno che diventa realtà, il coronamento del nostro immenso amore, spero che sia una bambina con gli occhi e il sorriso della mamma -

- Ed io spero che sia un bambino bello come il papà, come  facciamo? -

- Poco importa, dovremo lavorarci su finchè non saremo entrambi accontentati che ne dici? -

- Caaann!!!- Sorrido divertita dalle sue parole.

Si ferma a guardarmi tanto a lungo che alla fine me ne sento quasi imbarazzata - Che c'è? Perchè mi guardi così? -

- Sto ammirando lo spettacolo più bello che abbia mai visto in vita mia, neanche i panorami delle cime più alte o  gli specchi d'acqua più suggestivi che ho visto nei miei tanti viaggi mi hanno emozionato come riesce a fare il tuo sorriso Sanem. Pensare che ho rischiato di perderti...-

-Shhh, non pensare a questo.
Godiamoci ogni istante insieme, viviamo la bellissima esperienza di diventare genitori, amiamoci Can. Solo questo importa, nient'altro. Tamam?


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