Mihriban
Sanem migliora ogni giorno di più, fra poco l' avrebbero dimessa dall'ospedale ed io dovevo agire in fretta.
Ho cercato il medico della ragazza, Hüseyin, un mio vecchio amico dalle scuole superiori, so che non può parlare dei pazienti ma gli illustro la mia idea e lui non può che concordare con me, che sarebbe la soluzione migliore per la ragazza.
Siamo in giardino e sto raccontando a Sanem di quanto sia bella la mia tenuta, come sia immersa nella natura, sulle rive del mare, di come sia un luogo pacifico, fuori dal tempo e dalla frenesia della città.
Mi ascolta e sorride, come se stesse immaginando ogni aspetto del luogo da sogno di cui le sto parlando, mi dice che sono molto fortunata a vivere lì lontano dal caos e la confusione di Istanbul.Le prendo la mano sorridendo incoraggiante.
- Sanem, nella mia proprietà ci sono tante piccole costruzioni in cui non vive nessuno, che ne dici di venire con me? Potresti scegliere quella che ti piace di più ed in cambio dell'alloggio dovresti solo aiutarmi un po' con l'orto e la serra, non ti chiedo nient'altro -
Mi guarda sorpresa dalla proposta ma anche speranzosa, è chiaro che è molto tentata dalla mia offerta ma...
- I miei non mi permetterebbero mai di venire, non starebbero tranquilli a sapermi sola lontano da loro, ne sono sicura -
- Ma non saresti sola, io sarei vicinissima a te in caso di bisogno, sono sicura che ti farebbe benissimo venire a stare da me, spazi aperti, verde, aria pulita, silenzio.
E' quello di cui hai bisogno per recuperare completamente, non preoccuparti, parlo io con tua madre e.. ho già mosso qualche pedina a nostro favore, vedrai, güven bana, fidati di me -Le strizzo l'occhio stringendole la mano, mi sorride speranzosa, è chiaro che le piacerebbe tanto accettare la mia proposta.
E così eccoci qui, dieci giorni dopo, con i bagagli di Sanem pronti per essere trasportati alla fattoria e la ragazza, rifiorita nel corpo e nello spirito, che abbraccia e ringrazia tutto il personale della clinica, i pazienti a cui si è tanto affezionata e ai quali mancherà sicuramente la sua presenza gentile -
Le prendo la mano - Pronta per la tua nuova vita? -
Prende un gran respiro, rilassa le spalle sorridendo e stringe la mia mano.
- Sì, assolutamente sì, sono pronta! Andiamo -Bulut, il ragazzo tuttofare della fattoria, è venuto con il suo fuoristrada a prenderci per aiutarci con i bagagli di Sanem, i genitori la stringono tra le braccia con le lacrime agli occhi, l'avrebbero voluta di nuovo a casa, ma il medico aveva consigliato che stesse in un ambiente nuovo, nel verde, lontano da ricordi scomodi.
Sono stati quindi costretti a cedere alla richiesta di Sanem, sono felici che mi sia offerta di ospitarla, hanno imparato a conoscermi e apprezzarmi, sanno che avrò cura della loro ragazza.Mentre l'accompagno verso l'uscita della clinica alzo gli occhi verso il cantiere, ad una finestra vedo Can che ci segue con lo sguardo, alza un pollice in segno di intesa ed io gli sorrido brevemente.
Siamo pronti per il passo successivo, prego Allah che il nostro piano funzioni, lo spero per Sanem e lo spero anche per quel ragazzo che sta cominciando a piacermi, sembra veramente intenzionato a porre rimedio agli errori che ha commesso con Sanem.
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Il ritorno
FanfictionE se Can non aspettasse un anno intero per tornare? Se tornasse prima, cosa troverebbe ad aspettarlo ad Instanbul dopo solo tre mesi di assenza?