Can
L'avevo aspettata tutto il pomeriggio, Mihriban mi aveva detto di non sapere dove fosse andata, aveva provato anche a chiamarla ma non rispondeva al telefono.
Cominciavo ad essere preoccupato, era la prima volta che lasciava la tenuta e mi sembrava molto strano che stesse fuori così a lungo, forse era andata dai genitori ma come potevo fare per saperlo con certezza? Dovevo stare calmo, presto sarebbe tornata ne ero sicuro.
L'ho aspettata a lungo nascosto tra gli alberi vicino al cancello principale della tenuta, era ormai buio ed ero sempre più insofferente e preoccupato.
Finalmente il rumore di un'auto, un taxi si ferma davanti alla proprietà e lei scende, riesco finalmente a tirare un sospiro di sollievo, è tornata e non c'è niente da temere.
Mi passa vicino e posso vederla chiaramente per un attimo quando la luce della luna filtra tra i rami e le illumina il volto.
Il mio cuore si ferma per un istante, la sua espressione è assente, i suoi movimenti sono rigidi, sembra come se fosse tornata la Sanem che ho visto nei primi giorni alla clinica.
Comincio ad essere di nuovo decisamente preoccupato.La segue e vedo che non solo non passa per la casa di Mihriban , come fa di solito la sera prima di andare a dormire, ma non si ferma neanche al suo cottage, si dirige spedita verso il molo come se fosse in uno stato di trance.
La continuo a seguire angosciato, la guardo salire stancamente sul molo e riesco ora a vedere il suo profilo da lontano, mi sembra che stia piangendo.
Poi in un attimo...
Il cuore rischia di saltarmi fuori dal petto, la vedo mettere un piede in fallo e sparire in mare oltre le assi del pontile, mi sento percorrere da un brivido di terrore.
Comincio a correre a perdifiato, arrivo sul tavolato e mentre corro tolgo una scarpa, poi un'altra e sempre correndo cerco di togliermi più abiti possibili per evitare di finire entrambi risucchiati dal peso dei nostri vestiti bagnati.
Mi tuffo nel punto dove credo di averla vista sparire.
L'impatto con l'acqua gelida è tremendo, ma l'adrenalina che scorre a mille nelle mie vene quasi non mi fa percepire il disagio.
Mentre nuoto verso il fondo mi guardo intorno, non riesco ad individuarla.
La disperazione mi sta quasi accecando, non posso perderla ora, non posso perdere la mia preziosa Sanem proprio ora che stava tornando alla vita, non posso vivere senza i suoi sorrisi, senza le sue meravigliose fossette. Se così fosse preferirei morire lì con lei in quel momento.Tutto questo mi passa nella mente nei frenetici istanti in cui i miei polmoni stanno terminando l'aria ed io non intendo perdere secondi preziosi per tornare in superficie a prenderne altra.
Il terrore mi sta devastando quando, con la coda dell'occhio, intravedo qualcosa di bianco riflettere la luce della luna che riesce ad arrivare a quella profondità.
Con una spinta disperata delle gambe cambio direzione e mi dirigo verso quel punto, eccola lì, è il bianco della camicetta che indossa sotto il cappotto che mi ha guidato da lei.
I suoi bellissimi capelli le fluttuano intorno al volto, gli occhi sono chiusi, le braccia abbandonate ai lati del corpo.Oh Allah, fà che non sia troppo tardi!
Le prendo la mano e la tiro a me per poi nuotare verso la superficie con tutta la forza possibile, devo tirarla fuori subito, non può essere troppo tardi.
Amore mio resisti, lütfen, ti prego!
Emergiamo quando ormai non avevo più alcun residuo di ossigeno nei polmoni, la stringo a me saldamente, nuoto il più velocemente possibile verso il molo e la isso sulle tavole con tutta la forza delle braccia.
E' incosciente, è completamente abbandonata nei movimenti.Sono sempre più terrorizzato, mi isso a mia volta sul molo e comincio a schiaffeggiarla, continua a non dare segno di vita, il mio cuore batte ad un ritmo impossibile, le mie mani tremano, gli occhi si stanno riempiendo inconsapevolmente di lacrime.
Oh Allah, aiutala ti prego.
Le pratico la respirazione bocca a bocca ed il massaggio cardiaco come ho imparato a fare nei corsi di primo soccorso che ho dovuto seguire per prepararmi alle missioni internazionali alle quali ho partecipato.
Passano istanti eterni senza che reagisca.
- Sanem, Sanem, lütfen, per favore torna da me, aşkım, amore mio, torna da me.
Sanem... Sanem-Non mi rendo conto di quanto tempo sta passando, mi sembra un'eternità...
Oh Allah, non posso vivere senza di lei.
- Sanem, lütfen -
- Sanem aşkım-
- Sanem -
Poi, in un'istante, dopo mesi e mesi ...
mi trovo a fissare negli occhi la donna che amo più della mia stessa vita.
STAI LEGGENDO
Il ritorno
FanfictionE se Can non aspettasse un anno intero per tornare? Se tornasse prima, cosa troverebbe ad aspettarlo ad Instanbul dopo solo tre mesi di assenza?