42. I miei pensieri.

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Jadeide pov
Io:"Domani sarà tutto perfetto e di classe." Dico mentre sono seduto sul trono dell'ex re... Endymion, sto lucidando la mia spada.
"Certo signore." Dice una delle mie sguattere.
Io:"Hai chiamato la sarta?"
"Certo sua altezza, smoking blu acceso, quasi azzurro, e con ricami floreali bianchi."
Io:"Bene. Il fazzoletto le hai detto che deve essere spudoratamente bianco?"
"Sissignore."
Io:"Benissimo. Puoi andare."
Tutte le mie sguattere hanno avuto un rapporto sessuale con me.
Me le sono scopate tutte.
Quest'ultima è la mia preferita, ci sa fare a letto. Si fa sottomettere senza problemi.
A volte le ragazze mi dicono che io sono un malato mentale e sono un pervertito... ma non è colpa mia se mi provocano e dopo sono violento.
Zoesite mi raggiunge in sala e si siede sull'altro trono.
Io:"Zoesite... sei uno schianto fratello."
Dico notando il suo smoking. È stupendo.
È come il mio solo che a lui è verde chiaro.
Zoesite:"Di' la verità." Dice vantandosi.
Sorrido e ritorno a guardare la spada.
Guardo un punto preciso.
Guardo dove Jade scoccò un proiettile sopra. È rimasto il segno.
Zoesite:"Quella donna è davvero forte."
Alzo lo sguardo verso di lui.
Io:"Per questo la amo."
Sentiamo dei ticchettii rimbombare nella sala...
"Signorina non può entrare se non ha un appuntamento con i signori Johnson."
Guardo Jade che guarda malissimo alla sguattera.
Jade:"È ridicolo. Assolutamente ridicolo. Ti togli dal cazzo per favore?"
Fa un gesto con la mano nel dire "va via".
Sorrido alla scena.
Zoesite:"Come mai è qui?"
Non lo rispondo e mi alzo.
Vado verso di lei.
Io:"Jade, tesoro. Cosa ti porta qui?"
Jade:"Prima cosa... dici a questa cameriera di togliersi dalle palle."
Io:"Puoi andare. È mia ospite."
"Devo farle la perquisizione?"
Io:"Non c'è bisogno. Me ne occupo io."
"Sissignore." E la sguattera va via.
Mi avvicino a lei e allungo le mani ma mi blocco appena lei parla.
Jade:"Ho due pistole. La più grande ce l'ho nella borsa e la più piccola fra le tette."
La guardo. I nostri visi sono così vicini.
Io:"Posso darti un bacio?"
Jade:"Certo." La guardo sorpreso.
Io:"Davvero?"
Jade:"No." La mia speranza di darle un bacio svanisce. Metto il broncio.
Mi sorpassa e inizia a camminare. La seguo.
Io:"Ma comunque cosa ci fai qui?"
Jade:"Ti faccio visita." Arriviamo vicino ai troni.
Zoesite se n'è andato. Sul mio trono c'è la mia spada.
La prende.
Io:"Tesoro meglio che la posi. Queste spade non possono andare in mani sbagliate."
Jade pov
Il suo debole è la spada. Gliela punto al collo.
Jadeide:"Cosa fai?" È un po' allarmato... ma cerca di non darmelo a vedere.
Io:"Ho studiato scherma da ragazzina...è lo stesso?"
Jadeide:"Si. Ma adesso abbassa la spada."
Io:"Vedi questa cicatrice sulla mia faccia? Mi è stata procurata da una di queste spade... avete osato toccarmi la faccia, la cosa che più stimo di me, e voi che fate? Me la rovinate con questi coltellacci." Abbasso la spada. La butto a terra.
Io:"Non dimentico Jadeide. Nephrite adesso è morto per colpa di Jungkook... ma quella che si doveva vendicare ero io non Jungkook."
Lui si abbassa subito per prendere la spada e se la mette nella custodia che ha ai suoi fianchi.
Mi avvicino a lui e circondo il suo collo con le mie braccia.
Avvicino il mio viso a lui.
Mi fermo di pochissimo dalle sue labbra.
Io:"Ci sono ancora i fratelli di Nephrite."
Mi mette le mani nei fianchi e lo lascio fare.
Jadeide:"Vendicati su di me allora. Vediamo se hai il coraggio di uccidermi."
Dice con voce provocante.
Io:"Non ho detto che avrei ucciso qualcuno."
Jadeide:"Tu mi uccideresti?"
Mi avvicina a lui e i nostri corpi si aderiscono perfettamente.
Io:"Non posso ucciderti. Devo sapere prima cosa mi nascondi e poi ti ucciderò."
Jadeide:"Allora non lo dirò mai." Mi bacia.
Lo lascio fare per farlo contento.
Ci mette anche la lingua.
Mi stacco dopo un po' per riprendere fiato.
Mi guarda con aria desiderosa.
Io:"Tira il freno."
Jadeide:"Tu mi hai baciato."
Io:"Bugiardo."
Gli do un bacio a stampo. Il piano sta funzionando.
"Non è possibile. Perché tu puoi stare qui a baciartela e io non posso andare da Jungkook?"
Sento la voce di quella gallina gatta morta puttana che è.
Jadeide:"Per il semplice motivo che Jungkook ti odia."
Dice mettendo una mano nel mio fianco e facendomi mettere di lato a lui.
Belle mi guarda dalla testa ai piedi.
Anch'io faccio lo stesso.
Jadeide:"E poi ricorda che non puoi ipnotizzarlo se il suo cuore appartiene a un'altra." Dice guardandomi.
Abbasso lo sguardo sentendomi in soggezione.
Mi stacco da Jadeide. E inizio a camminare verso l'entrata dove si trova anche Belle.
Io:"Esatto. Il cuore di Jungkook appartiene solennemente a me."
Belle:"E poi stavi qui a baciarti con mio fratello."
Io:"Fatti i cazzi tuoi." Questa ficcanaso di merda.
Le passo di fianco e ci guardiamo con uno sguardo da fuoco.
Ma il mio sguardo vince, naturalmente. Lei distoglie lo sguardo.
Guardo in avanti a testa alta e sorrido compiaciuta e soddisfatta.
Io:"Ciao Jadeide. A domani."
Jadeide:"Ciao Jade. A domani."
Esco da quella cattedrale.
Entro in macchina con Jungkook. È sul cellulare a guardare i social e appena entro sobbalza.
Jungkook:"Piccola. Mi hai fatto prendere un colpo."
Io:"Me ne sono accorta." Dico ridendo leggermente mentre chiudo la portiera.
Jungkook:"Com'è andata?"
Io:"Bene. Solo che quella rompi palle di Belle mi stava rovinando il gioco."
Jungkook:"Non la sopporto." Dice roteando gli occhi.
Metto gli occhiali da sole.
Jungkook:"L'hai baciato..?"
Lo guardo.
Io:"Si..."
gli sistemo i capelli.
Io:"Faceva parte del piano. Non lo facevo per davvero."
Jungkook:"Lo so."
Mi guarda e mi da un bacio a stampo.
Jungkook:"Ti amo." Sorrido.
Io:"Anche io."
Jungkook:"Cazzo. Ancora devo abituarmi a quel sorriso senza apparecchio."
Rido.
Jungkook:"Volevo mettere anche io la macchinetta." Dice guardandosi i denti nello specchietto retrovisore.
Io:"Che? Assolutamente no."
Jungkook:"Perché?"
Io:"Beh non dimenticarti qual'è il tuo soprannome in questa città."
Jungkook:"Oh giusto. Criminal bunny."
Dice sorridendo.
Io:"Ricordi quelle mascherine con il coniglio? Tu ce l'avevi nera e io rosa. Chissà dove sono."
Dico pensando al ricordo.
Jungkook:"Ce l'ha Brian in un posto sicuro."
Io:"Davvero?" Chiedo un po' confusa.
Jungkook:"Vogliamo andare a fare shopping? Nel centro commerciale che ti piace tanto?"
I miei occhi diventano cuoricini.
Io:"Si!" Esalto dalla gioia.
Lui sorride.
Io:"Anzi ancora meglio!" Mi guarda mentre mette in moto la macchina.
Io:"Andiamo dal parrucchiere?"
Lui mi guarda sconcertato.
Mi metto a ridere.
Prendo il suo viso nelle mie mani.
Io:"Come sei carino." Dico per poi stampargli un bel bacio sulle labbra.
Jungkook:"E tu sei bellissima." Mi da un altro bacio. Sorrido.
Jungkook:"Comunque è una bella idea quella del parrucchiere."
Io:"Si ma non ti faccio tagliare molto i capelli. Sono lunghi e a me piacciono così."
Jungkook:"A dire la verità volevo rasarmi nei lati."
Io:"Beh fa quello che vuoi. I capelli sono tuoi."
Jungkook:"Un secondo fa mi hai detto che non mi farai tagliare molto i capelli perché ti piacciono così lunghi."
Io:"Ho una bella idea! Posso tagliarli io?" Lui diventa serio in volto.
Faccio una faccia da cane bastonato.
Lui mi guarda.
Jungkook:"E va bene." Sorrido.
Si mette in strada e la nostra meta sarà casa nostra.
Io:"Non mi hai parlato di tutto il piano però."
Jungkook:"Semplice. Devo rovinare la festa a Jadeide."
Corrugo la fronte.
Jungkook:"Te lo spiegherò meglio a casa."
Dice girando e si posiziona davanti al cancello di casa nostra.
Fa aprire il cancello ed entra.
Il cancello si richiude.
Jungkook:"Scendi qui piccola. Vado a posare la macchina in garage. Ci metto 5 minuti."
Dice fermandosi davanti l'entrata.
Io:"Va bene bubi." Gli do un bacio a stampo.
Scendo dalla macchina.
Mi guardo intorno. Jungkook va verso il garage e io noto una cosa strana. Una persona più che altro.
È un uomo vestito tutto nero.
Posso esattamente vedere la sua pistola nel retro dei pantaloni.
Ha un corpo a me familiare.
Sembra quello di mio padre...
mio padre? Cazzo.
Distolgo lo sguardo e faccio finta di guardare verso un'altra parte.
Prendo la borsa e prendo la pistola. Mi giro.
Passano secondi ma nulla. Non attacca.
Forse... vuole Jungkook.
Vado in garage a passo veloce, cercando di non far capire nulla.
È lui. È mio padre. L'ho riconosciuto.
Ha fatto un po' i capelli bianchi ma sempre un bell'uomo è.
Arrivo in garage.
Jungkook:"Piccola. Ti avevo fatta scendere all'entrata perché così ti avrei raggiunta."
Io:"Si ma non volevo starci da sola. Già mi mancavi parecchio. E poi entriamo dal retro. È la stessa cosa."
Lui mi sorride.
Lo prendo per mano ed entriamo in casa.
Vado al piano di sopra e vado verso la finestra dove affaccia all'entrata.
È ancora lì.
Jungkook:"Piccola ma perché sei così strana?" Io:"Perché... perché... perché sono emozionata... ti taglio io i capelli."
Jadeide pov
Io:"Dove sei?" Dico parlando a telefono con l'uomo.
"Sto fuori. Anche oggi non è andata bene signore."
Io:"Quando Jade era qui, Jungkook c'era a casa?"
"No signore. Jade a Jungkook sono ritornati insieme a casa... perché?"
Serro la mascella.
Com'è possibile? Jade era qui a baciarmi mentre Jungkook era lì fuori ad aspettare?
Impossibile. Jungkook non lo permetterebbe mai.
Io:"Niente Back. Torna qui."
Back:"Va bene." E riattacca.
Sarà venuta a prenderla...
E lei come è venuta qui? Impossibile a piedi. Lei non cammina mai a piedi.
Non lo so.
Ma adesso non creiamoci complessi.
Voglio che per nessuna ragione il mio ballo venga rovinato.
Jade pov
Jungkook:"No voglio una specie di sfumatura nei lati." Ho fatto lo shampoo a Jungkook. Adesso è seduto davanti alla mia postazione make-up.
Io:"Ho capito come. Tipo come il taglio che ha Brian."
Jungkook:"Oh giusto. Brian... è biondo. Mi voglio fare biondo! Mi piacciono i capelli che ha Brian."
Lo guardo sconcertata.
Io:"Non so se stai bene con i capelli biondi..."
Jungkook:"No... stavo scherzando. Mi piacciono i miei capelli castani."
Io:"Sennò se vuoi cambiare colore ti fai nero come me."
Jungkook:"Non saprei."
"Papà si vuole fare la tinta nera?"
Mi giro verso la porta della nostra stanza.
È Ji-hyun con imbraccio Artem, e Jade con imbraccio Artemis.
Io:"No. Cioè non è sicuro. Secondo me sta bene. Secondo te?"
Ji-hyun:"Io da chi ho preso i capelli biondi?"
Jungkook:"Da Brian."
Jade:"Tu eri biondo?"
Ji-hyun:"Si. Non te l'ho mai detto?"
Jade scuote la testa in segno di negazione.
Io:"Sembrava un principe azzurro ma poi ha voluto cambiare colore dei capelli."
Ji-hyun:"Non mi piacevo tanto. Comunque. Papà voglio fare un tatuaggio."
Jungkook lo guarda.
Jungkook:"E allora?"
Ji-hyun:"Mi servono i soldi."
Jungkook:"Va bene. Quanti te ne servono?"
Io:"Hey no! Cosa vuoi tatuarti Ji-hyun?"
Ji-hyun:"Il nome della mia principessa." Dice guardando Jade.
Jade:"Cosa?"
Io:"Ji-hyun... sei sicuro?"
Jungkook:"Non è un po' troppo presto?"
Ji-hyun:"Stiamo insieme quasi da un anno. Certo che sono sicuro. Io la amo."
Jade lo guarda negli occhi.
Sorrido. Guardavo così Jungkook ogni giorno. Lo guardo tutt'ora così ma prima ero ossessionata da lui.
Mi è sempre piaciuto il suo sguardo.
Amo tutto di lui.
Noto che lo sto fissando e distolgo lo sguardo.
Io:"Jade lo farai anche tu?"
Jade:"Non credo che papà sia d'accordo... non mi ha mai voluto farmi fare un tatuaggio."
Io:"Oh giusto. Brian odia i tatuaggi sui ragazzi. Dice che dopo non sembrano seri."
Jade:"Esatto. Ma lui e mamma hanno un tatuaggio insieme, anche io ne voglio uno con la persona che amo."
Jungkook:"Vallo a fare. Parlerò io con Brian."
"Davvero?" Diciamo io e Jade contemporaneamente.
Jungkook:"Si. Non preoccuparti. Devo anche mettere delle cose in chiaro con Brian oggi. Quindi Jade facciamo presto."
Ji-hyun:"Quindi possiamo farlo?"
Io:"Si."
Jungkook:"Sai dove sono i soldi."
Ji-hyun:"Grazie!" Prende per mano Jade sorridendo e se ne vanno chiudendo la porta.
Io:"Com'è stato possibile che quei due si siano innamorati?"
Jungkook:"Tutto è possibile piccola. Guardaci. Tu eri un'FBI e io un criminale... e ci siamo innamorati."
Si toglie la camicia.
I suoi addominali scolpiti penetrano i miei occhi. Lecco i labbro.
Io:"Allora come li vuoi questi capelli? Hai detto che devi andare da Brian quindi facciamo presto."
Jungkook:"Davvero pensi ancora ai capelli?"
Lo guardo confusa.
Jungkook:"Dai piccola. Fammi un pompino. Fammi venire." Mi supplica.
È vero. È da molti giorni che non facciamo nulla, strano ma vero.
Io:"Perché se facessimo sesso direttamente?"
Jungkook:"Come vuoi piccola."
Mi tolgo il vestito davanti ai suoi occhi.
Rimango in intimo e con i tacchi.
L'intimo è davvero sexy. È tutto trasparente nero.
Le mutandine sono fatte a perizoma.
Jungkook:"Cazzo. Nascondi quest'intimo così sexy sotto quei vestitini?"
Sorrido.
Mi piace come mi sta il perizoma perché si vede bene il tatuaggio sulla natica.
Mi giro e vado a chiudere le tende. Sento il suo sguardo addosso.
Mi avvicino a lui e mi metto in ginocchio.
Io:"Ti farò contento." Abbasso la zip dei suoi pantaloni e lui se li abbassa con tutti i boxer.
Prendo in mano il suo pene.
Jungkook:"Cazzo." Dice buttando la testa all'indietro.
Inizio a leccargli il glande.
Dopo un po' lo prendo in bocca.
Jungkook:"Come la muovi bene quella lingua."
Dice raccogliendo i miei capelli con le mani.
Spinge la mia testa verso di lui, così facendomi entrare il suo pene in bocca fino all'ultimo millimetro.
Me lo ritrovo in gola.
Mi tira la testa all'indietro e il suo pene esce dalla mia bocca.
Jungkook:"Ti concedo di respirare un po'. Ti capisco, è molto grande, fa mancare il fiato."
Sorrido e subito dopo caccio la lingua.
Dopo un po' me lo ritrovo in bocca.
Mentre faccio su e giù con la testa lo guardo negli occhi.
Con i capelli bagnati è così tremendamente sexy.
Dopo minuti vedo che contrae i muscoli delle cosce.
Sta per venire.
Mi spinge di nuovo la testa.
Scoppia nella mia bocca.
Fa uscire il suo membro dalla mia bocca. Stiamo col fiatone tutti e due.
Ingoio il suo sperma mentre lo guardo negli occhi. Lui sorride.

È il giorno del ballo.
Sono con Jungkook in soggiorno a giocare con le carte napoletane. Stiamo giocando a scopa.
Jungkook:"Ma perché non mi viene una scopa..?"
Io:"Perché non sei bravo come me."
Jungkook:"Dovresti giocare con Jade junior. Lei si che è brava."
Io:"Ha preso da Brian...anzi ha preso da suo nonno." Dico distribuendo le ultime carte.
Jungkook mi guarda.
Io:"Mio padre era ossessionato dalle carte. Come sai mio nonno era francese ma aveva un ossessione per l'Italia e collezionava tutti i tipi di carte italiane, ma le sue preferite erano quelle napoletane... e per merito suo mio padre è stato sempre bravo con le carte. Mentre stava in ufficio fumava e giocava al solitario: la piramide, quello che faccio sempre io."
Jungkook:"Fumava?"
Io:"Mh. È sempre stato consapevole che il fumo non fa bene per questo non voleva che io e Brian prendessimo il vizio."
A terra ci sono due carte. Il sette denari, non che il sette bello, e un tre coppa. Ho il 10 in mano. Ho fatto scopa.
Io:"Scopa."
Jungkook:"Ci rinuncio."
Io:"Aspetta ho fatto solo due scope. Facciamo i conti."
Conto le carte.
Io:"Ho ventuno carte, sette carte denari, settebello e due scope e ho fatto io la primiera. In totale..."
Jungkook:"In totale hai vinto tu." Dice senza farmi finire di parlare. Ridacchio.
Jungkook:"Ti manca, vero, tuo padre?" Chiede dal nulla.
Lo guardo.
Guardo le carte e le raccolgo.
Jungkook:"Rispondi."
Io:"Un po'."
Jungkook:"Non è vero. Ti manca parecchio. Adesso vorresti raccontargli come hai vinto questa partita con me."
È vero.
Mi alzo dal divano e mi sistemo la gonna.
Voglio piangere ma no. Non piangerò.
Jungkook si alza e viene ad abbracciarmi.
Poggio la mia testa sul suo petto.
Jungkook:"Per colpa mia hai rovinato il rapporto con tuo padre. Ti chiedo perdono per questo." Mi stringe ancora di più.
Non ho rovinato il nostro rapporto solo per lui. L'ho fatto anche per quello che era successo in precedenza.
Io:"Vuoi venire con me?"
Si stacca per guardarmi meglio.
Jungkook:"Dove?" Dice con la fronte corrugata.
Io:"Non posso dirtelo. Tu vieni e basta."
Lui annuisce un po' insicuro.
Lo prendo per mano e andiamo all'entrata.
Prendo la mia borsa che già si trovava su un mobile vicino alla porta e usciamo di casa.
La mia macchina già è fuori al garage visto che prima sono uscita un attimo per comprare le maschere per stasera.
Saliamo in macchina e metto in moto.
Jungkook:"Fa caldissimo oggi."
Esco dal cancello.
Io:"Potresti metterti anche delle polo sai? Sempre sono eleganti."
Jungkook:"Scherzi? Sono da vecchi."
Io:"E tu lo sei." Mi fulmina con lo sguardo e a me spunta un sorrisetto.
Io:"Scherzo. Sembri più giovane tu che un ragazzo di vent'anni."
Sorride.
Arrivo fuori al cimitero e parcheggio la macchina.
Jungkook:"Il cimitero..?"
Io:"Non fare storie e seguimi."
Scendiamo dalla macchina ed entriamo nel cimitero.
"Buongiorno agente Made." Guardo la guardia del cimitero che mi ha salutato.
Gli mostro un sorriso e lo saluto.
Io:"Buongiorno anche a lei guardiano."
Jungkook mi prende per mano.
Lo guido fino a una lapide per me importante.
Mi fermo. Lui guarda la lapide per cercare di capire chi sia il ragazzo sulla foto.
Jungkook:"Zane... mi è familiare questo nome."
Io:"Si. Lui è Zane Brown. Il ragazzo che mio padre uccise davanti ai miei occhi."
Mi inginocchio e gli sistemo i fiori sorridendo leggermente.
Jungkook:"Non me l'hai mai fatto vedere..."
Io:"Si lo so... ma non so perché l'ho fatto adesso. Insomma farti vedere il mio ex ragazzo non è una cosa bella per te. Può anche darti fastidio."
Jungkook:"No invece. Non mi da fastidio." Lo guardo.
Jungkook:"Lui ha fatto parte della tua vita prima di me... e sono contento che tu mi abbia mostrato questo ragazzo. Significa che non hai alcun problema a mostrarmi la tua vita."
Sorrido.
Mi alzo e l'abbraccio.
Mi ricordo di una cosa. Gli rimasi una lettera in un vaso dei fiori.
Mi inginocchio di nuovo e sbircio nei vasi.
C'è ancora.
La lascio lì però. È sua.
Io:"Gli promisi che appena ne avrei avuta l'occasione... io, Jade Made, in nome di FBI, avrei vendicato la morte del mio amato e per di più avrei tolto un intruso dalla mia città... ma non l'ho fatto. Non ho mai avuto coraggio di uccidere mio padre e neanche mia madre."
Guardo in cielo.
Io:"Dovevo vendicare la sua morte ma non l'ho fatto. Dovevo vendicare te. Dovevo vendicare i ragazzi... ma non l'ho fatto mai. Non sono così cattiva in fondo. Io uccido persone cattive. Questo mi è stato insegnato nella vita. Mi sono difesa dalle persone che mi hanno fatto del male, sia fisicamente che psicologicamente... dovevo farlo anche con mio padre, ma non l'ho fatto. Ripeto, non ne ho mai avuto coraggio. A pensare che lui tra un po' non ci sarà più mi fa star male. Credo di averlo incontrato due volte da quando siamo qui... e tutte e due volte ero sia triste che felice. Ero felice perché l'avevo visto dopo molto tempo ed ero triste perché non potevo riabbracciarlo..."
"Jade."

My euphoria, 2. JKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora