2. Il ritorno.

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Jade pov
Adesso stiamo andando verso il centro di New York dove si trova il nostro hotel. Mentre sistemeremo le cose in casa alloggeremo in quest'hotel di lusso a cinque stelle.
Sono così nervosa.
Arriviamo al centro, dove c'è l'hotel. The big New York. Così si chiama.
La limousine si ferma e il ragazzo di prima viene ad aprire la portiera. Sono sempre la prima... sembro un'anatra. Io davanti e tutti i pulcini che mi seguono. Ovunque vada.
Scendo dalla limousine e mi guardo intorno. Mi era mancata New York ma non potevo farci niente. Eravamo nella merda in quel momento, non potevamo fare altro.
Io mi allontano dalla porta per far scendere gli altri. Mentre cammino verso l'hotel mi guardo ancora intorno.
Hoseok:"Ah. Casa dolce casa." Mi giro verso di lui sorpresa.
Hoseok:"Che c'è?"
Io:"Non credevo che ti fosse mancata New York." Invece lo so eccome. A tutti è mancata New York. Mi giro per chiudere la conversazione. Viene un facchino con lo smoking. È un ragazzo alquanto carino. So già che appena mi dirà buonasera Jungkook...
"Buongiorno signorina." Mi sorride.
Jungkook:"Buongiorno." Dice mettendosi davanti a me. Come non detto.
Brian:"Hey, mi avete preso la camera singola?"
Jungkook:"Certo! Io e tua mamma dobbiamo andarci dentro stanotte."
Io:"Jungkook!" Lo rimprovero.
Jungkook:"Cosa c'è piccola?" Lo guardo confusa. Sospiro.
Io:"Non fa niente, andiamo." Arrivano altri facchini. Sono tutti giovani in questo Hotel.
Il primo ragazzo prende i miei bagagli.
"Sa signorina... ha un viso molto familiare." Mi dice il ragazzo.
Io:"Impossibile." Dico impassibile. Ho anche gli occhiali da sole quindi il mio viso non si vede bene.
"Il vostro cognome è Made, giusto?"
Mi raggiunge Jungkook. Mi prende per mano.
Lo guardo. Faccio intrecciare le nostre dita.
Non rispondo al ragazzo.
"Made..." dice il ragazzo pensieroso. Cazzo.
"Oh ma giusto!" Mi si gela il cuore. E se mi conoscesse?
"Lo stesso cognome dell'ex comandante FBI." Lo guardo confuso.
Io:"Ex?"
"Già. Lei è di Los Angeles quindi non sa di cosa è successo circa quindici anni fa." Dice sospirando e guardando avanti. Guardo Jungkook che lo guarda confuso.
Io:"Racconta. Sono curiosa."
"Certo. Quindici anni fa otto ragazzi, nonché i 'boss criminali' di questa città, ma in realtà non facevano del male neanche ad una mosca, bruciarono il quartier generale e il comandate lanciò una bottiglia infuocata nella macchina degli otto e così i ragazzi morirono. Il comandante è stato arrestato da suo figlio, Brian Made. Il nostro sceriffo. Adesso è sposato e ha anche una figlia. Se non erro si chiama Jade..." mi mordo il labbro per non sorridere. Quindi Brian è sposato? E ha anche una figlia? Back Made è stato arrestato?
Guardo Jungkook che guarda ancora il ragazzo, ma questa volta con un'espressione compiaciuta. Mi guarda negli occhi cercando di non sorridere. Guardo di nuovo il facchino.
Io:"E siccome questo comandante FBI ha un figlio... avrà una moglie, no?"
"Certo. La moglie era la comandante di polizia, e venne arrestata insieme a suo marito proprio il giorno del funerale. Questa città ha sempre ricordato quegli otto ragazzi come degli eroi... perché ci hanno salvato da quei due."
Io:"Che bella storia." Sorrido.
"Già. Degli otto ragazzi non ricordo il viso di nessuno... ma forse un po' della ragazza." Subito distolgo lo sguardo.
Io:"Se volete vedere questi ragazzi li troverete al cimitero."
Io:"Adesso sono curiosa di vedere come erano questi ragazzi." Mi fermo e mi giro.
Io:"Ragazzi fate presto a posare le valigie in camera. Andremo al centro della città."
Namjoon:"Perché mai?"
Io:"Ve lo spiegherò dopo."
Mi giro. Guardo Jungkook.
Io:"Si ricomincia." Dico in sussurro. Lui mi sorride.
Jungkook:"Si ricomincia, piccola."

Abbiamo posato tutti i bagagli nelle nostre camere. Ho spiegato tutto ai ragazzi.
Io:"Mettete gli occhiali da sole." Dico prima di uscire dall'hotel. C'è molta gente e potrebbe riconoscerci. Io sono cambiata... ho cambiato taglio di capelli ma comunque il viso non è cambiato moltissimo. Adesso ho la frangia sfoltita ma il resto dei capelli sono sempre lunghi. Ho sempre odiato i capelli corti, da quando ho conosciuto Jungkook. Lui amava, e tutt'ora lo fa, spazzolarmi i capelli... dice che se ho i capelli corti non può più spazzolarmeli.
Io:"Su. Andiamo al cimitero."
Brian:"Oh mio dio, che malinconia. Già non mi piace stare qui." Dice mentre andiamo verso la limousine.
Io:"Non dire così. New York è bellissima." Dico prendendolo per mano.
Jungkook:"Già. New York è bella ma le persone che ci vivono no." Lo guardo storto.
Brian:"Perché?"
Io:"Da quando credi alle stronzate dette da tuo padre?"
Jungkook:"Hey!" Brian ride e io faccio un sorrisetto strafottente.
Brian:"Sai... hai ragione mamma." Dice divertito. Sorrido.
Entriamo in limousine.
Hoseok:"Al cimitero." Dice all'autista. Chiude lo sportello per non far sentire le nostre conversazioni e per non farci vedere.
Io:"Andiamo a vedere come saranno le nostre tombe." Dico divertita.
Taehyung:"Oh mio dio, l'ansia." E ridiamo.
Brian:"Ma perché siete così importanti per questa città?"
Yoongi:"Perché questa era, e lo è tutt'ora, la nostra città."
Brian:"Ma perché conoscevano i vostri volti? Non avete paura che vi riconoscano?"
Io:"Amore vedi... se mai dovessero riconoscere i nostri volti, scapperanno via per la paura. I cittadini non conoscevano i nostri volti, sapevano solo che ormai New York era nelle mani di otto ragazzi. I boss di New York. Noi non abbiamo mai toccato i cittadini abbiamo solo fatto omicidi di chi non ha voluto darci la droga o, meglio ancora, soldi."
Jungkook:"Sai Brian, la prima rapina che fece tua mamma è stata favolosa. Rubò tutti i soldi e l'oro del presidente... e poi trovammo quella gattina di cui parliamo spesso, Luna."
Sorrido.
Io:"Già Luna."
Namjoon:"Abbiamo fatto davvero schifo con quella gatta."
Jin:"Già. Potevamo prendere anche lei quando siamo passati a casa nostra per prendere i soldi."
Io:"Si ma era un periodo che lei si nascondeva spesso... quindi in quel momento l'abbiamo dimenticata."
Brian:"Ma se vi manca così tanto quella gatta perché non comprate un altro gatto?"
Io:"No Brian..."
Yoongi:"Nessun gatto può superarlo."
Sorrido pensando a Luna.
La limousine si ferma e l'autista viene ad aprirmi la portiera. Scendo. Mi guardo ancora intorno. Voglio ricordare per bene com'è bella la mia New York... o meglio, la nostra.
Scendono tutti dalla macchina ed entriamo in cimitero. Jungkook mi tiene per mano. Ci allontaniamo un po' dai ragazzi per parlare.
Io:"Sai bubi... ho paura di dire il mio nome a quel poliziotto."
Jungkook:"Perché?"
Io:"E se mi riconoscesse?"
Jungkook:"Impossibile."
Io:"E se invece è possibile?"
Jungkook:"Eh va bene. Vuoi che lo dica io?"
Annuisco. Lui mi guarda negli occhi. Si lecca il labbro.
Jungkook:"Piccola non me ne frega un cazzo... stanotte si scopa."
Io:"Si non preoccuparti." Dico sorridendo. Arriviamo all'entrata.
Jungkook:"Mi scusi, sa dirmi dove si trova Jade Made?"
"Certo. Ma solo per avvertirla, c'è già lo sceriffo con la sua famiglia." C'è Brian? Davvero è qui?"
Io:"Non ci dispiace." Il poliziotto dice in che zona sono le nostre tombe e noi ci andiamo.
Siamo quasi arrivati e in lontananza sento la voce di Brian. Mi vengono i brividi solo a sentirlo parlare.
Brian:"Già. È stato bruttissimo." Dice. Ci fermiamo dietro di loro.
"Com'erano carini però..." dice una donna guardando in particolare la foto di Hoseok. Non so chi sia quella ragazza. C'è un'altra ragazzina che sta guardando la mia foto.
Brian:"Hey!" Mio fratello la rimprovera e lei ride. Mi giro verso i ragazzi e gli faccio segno di stare zitti.
"Stavo scherzando." Risponde lei a mio fratello.
"Però certo che la zia Jade mi somigliava parecchio." Dice la ragazzina più piccola. Oh... allora lei è Jade. La figlia di Brian.
Io:"Esatto-" viene fermato dalla mia voce.
Io:"Esatto Jade. Siamo parecchio simili io e te."
La ragazzina, Jade, si gira per vedere chi ha parlato. Posa lo sguardo sulla foto per poi riportarlo su di me. È confusa.
L'altra ragazza si gira di scatto. Mi squadra per bene poi guarda i ragazzi dietro di me.
"Tesoro!" Urla dalla paura la donna. Si appiccica a Brian e così fa Jade.
Lui ancora non si è girato.
Io:"Allora Brian? Dov'è quel maledetto caffè che ti avevo chiesto...fammi pensare...si, 15 anni fa." Lui si gira lentamente. Appena i suoi occhi sono incastrati nei miei mi vengono i brividi.

REVISIONATO.

My euphoria, 2. JKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora