Jade pov
Io:"Allora non hai visto l'assassino in faccia?"
"No."
Sto interrogando il ragazzo.
Io:"Recapitoliamo: quando tu sei entrato nella stanza del tuo padrone, cioè il gran duca, lui già era morto e l'assassino ti ha colpito da dietro. Tu cadendo in ginocchia sul pavimento, per riuscire comunque a sopportare il dolore che ti aveva provocato egli, non hai visto l'assassino fuggire e tanto meno in faccia."
Lui annuisce.
Io:"Non ti credo. Sei uno sguattero del gran duca, anzi, eri. Gli sguatteri stanno sempre azzeccati ai loro padroni. Quindi adesso smettila di dirmi fesserie e dimmi la verità." Dico un po' minacciosa.
L'ispettore e il detective sono qui con noi, ma non spiccano una parola.
"È questa la verità." Dice con tutta calma.
Sta mentendo.
Io e il gran duca siamo in affari.
Mi viene in mente la frase di Jadeide.
Io:"Sai in cosa consistevano gli affari tra Jadeide Johnson e il gran duca?"
Lui mi guarda e abbassa lo sguardo.
Ispettore:"Che?"
Io:"Shh." Dico all'ispettore.
Io:"Parla. Se non parli ti farò uscire io le parole da bocca."
Dico facendo scrocchiare le dita.
"Non so nulla riguardo a ciò."
Io:"Invece sai tutto. Ti si legge negli occhi."
"Jadeide e il mio padrone non erano in affari per davvero. I due si odiavano a morte, ma non so il perché. Siccome tuo padre era un grande amico del gran duca, Jadeide, ha usato tuo padre per avvicinarsi a lui e l'ha invitato qui."
Io:"E non sai a quale scopo?"
"No. Questo no."
Io:"Bene. Chiamatemi Jadeide. Ma dobbiamo parlare a quattr'occhi."
Dico guardando l'ispettore e il detective.
Detective:"Ce ne dobbiamo andare..?"
Io:"Si. Conosco Jadeide. Se ci sono altri, a parte me, non parlerà mai."
Ispettore:"Eh va bene." Si alzano e vanno verso la porta.
C'è Brian fuori nel corridoio che parla con Dylan.
Io:"Hey sceriffo!" Mi guarda.
Io:"Tieni lontani l'ispettore e il detective. Fa' in modo che non ficchino il naso nella conversazione tra me e..." entra Jadeide con tutta l'eleganza di questo mondo.
Io:"Il signor Johnson." Dico guardandolo.
Brian:"Certo detective, sarà fatto."
Io:"Hey!" E ride chiudendo la porta.
Jadeide:"Perché vuoi interrogarmi?"
Io:"Per il semplice fatto che ho ancora il sospetto su di voi."
Jadeide:"Anche se fossimo stati noi, comunque tu non faresti nulla. Non ci arresterai. O sbaglio?"
Io:"No. Non sbagli, forse... ma voglio scoprire chi è stato. La curiosità mi affligge. Mi sono sempre piaciuti i casi omicida."
Jadeide:"Lo vedo."
Io:"Allora siediti." Dico indicando il salotto oro e azzurro... cioè si abbina al cristallo azzurro del castello o la cattedrale, come la chiamano loro.
Lui si siede divertito.
Io:"Due giorni fa mi avevi detto che eri in affari con il gran duca... ma secondo le mie indagini non eri in veri affari con lui. O no?"
Jadeide:"Le tue indagini sono perfette."
Dice facendomi l'occhiolino.
Sospiro.
È scemo.
Io:"Mi vuoi dire perché non eravate in buoni rapporti?"
Jadeide:"Oh per il semplice motivo che voleva farmi arrestare dalle sue guardie, solo perché gli avevo chiesto dei cristalli preziosi."
Io:"Solo per questo voleva arrestarti? Anzi, doveva esserne grato visto che l'hai chiesto e non li hai rubati."
Jadeide:"Per lui i cristalli erano preziosi più della sua stessa vita... e anche per me lo sono, devo ammettere che se mi chiedessero anche un piccolo pezzo di cristallo io non lo darei a nessuno."
Io:"Neanche a me?"
Lui mi guarda.
Jadeide:"Darei il mondo per te."
Lo guardo.
Io:"Dammi un cristallo Jadeide."
Lui mi guarda.
Io:"Sono capace anche io di riconoscere se sono falsi, quindi non fare scherzi."
Jadeide:"Ma ho detto che a te li do senza problemi."
Io:"Dammeli."
Lui si alza e va vicino un cassetto. Prende una pietra piccola verde.
Jadeide:"È un pezzo di Jadeite." Si avvicina.
Io:"Ma è verde." Dico mentre me la porge.
Jadeide:"Credevi che questa pietra di cristallo fosse blu?"
Annuisco.
Lui sorride.
Me la poggia sulla mano e me la fa stringere.
Jadeide:"Questo è un pezzo di me, non perderlo mai o addirittura buttarlo. Ok?"
Io:"Cosa? No, scherzavo... prendila."
Jadeide:"Io non scherzavo. Prendila tu, è un regalo da parte mia. Ogni volta che la guarderai ti verrà sempre in mente la mia meravigliosa faccia."
Lo guardo.
Io:"Hai rovinato un momento carino."
Jadeide:"Ah si?" Annuisco e lui sorride divertito. Si siede vicino a me.
Io:"Non la voglio adesso, me la darai in un altro momento." Dico porgendogliela.
Jadeide:"Quando?"
Io:"Quando lo vorrai tu." Sorrido. Ci guardiamo negli occhi.
Jadeide:"Ti posso rubare un bacio?" Roteo gli occhi.
Io:"Parlami di questi affari." Dico cambiando discorso. Lui sospira.
Jadeide:"Niente da dire a riguardo. Volevo avvicinarmi al gran duca solo per i cristalli."
Io:"Comunque siete nella lista dei sospettati."
Mi guarda con un sopracciglio alzato.
Io:"La lama che ha trafitto il cuore della vittima è la stessa della vostra spada... come non si può sospettare di voi?"
Jadeide:"Beh..." fa un'espressione ovvia.
Io:"E poi... voi siete soliti a ficcare la spada nel cuore, no?"
Jadeide:"Sì, ma questa cosa la conoscono in pochi."
Io:"Non preoccuparti quest'ipotesi l'ho custodita nel mio cervello, e non l'ho riferita a nessuno."
Jadeide:"Lo so. Mi fido di te."
Lo guardo sorpresa.
Io:"Davvero?"
Jadeide:"Certo. Ti amo, lo sai."
Sospiro.
Io:"Non te lo vuoi togliere proprio dalla testa vero?"
Jadeide:"Come faccio? Tu vieni improvvisamente qui e mi baci, come posso togliermi dalla testa questa cosa?"
Abbasso lo sguardo.
Io:"Era tutta una messinscena." Lo guardo.
Io:"Ti ho baciato perché faceva parte del piano, mio e di Jungkook. Jungkook voleva farti credere che io pian piano stavo cadendo ai tuoi piedi, così io ti stavo appiccicata e lui scopriva tutto sulla leggenda stasera, così ti avrebbe rovinato non la festa ma la vita."
Jadeide:"E perché?"
Io:"Sono certa che abbia visto cosa abbiamo fatto l'ultima sera insieme, quando io ti ho respinto."
Jadeide:"Sai, io te l'ho detto, se sono amico a Jungkook è solo per te. Ma stai ben sicura che, se non ci fossi stata tu, Jungkook già aveva il cuore trafitto."
Faccio mezzo sorrisetto.
Io:"È una minaccia?" Dico guardandolo negli occhi.
Jadeide:"Non per te. Per Jungkook, naturalmente."
Io:"Ma voi siete nemici per me?"
Jadeide:"Per una parte si e per una parte no. Da parte sua lo sono solo per te... ma da parte mia lo sono per te e per i miei fratelli. Ti avevo vista per primo e lui comunque non mi ha lasciato via libera. Ha distrutto la nostra amicizia e ha perso la mia fiducia."
Mi mordo il labbro.
Jadeide:"Ricordo che aveva sempre quella maledetta matita nelle mani... a me piaceva molto guardarlo disegnare. Disegnava, però, sempre la mia spada. La mia spada è più elaborata delle altre e a lui piaceva moltissimo.
Lo guardavo come se fosse uno dei miei fratelli, gli volevo molto bene. Quando venne a chiedermi aiuto sembrava davvero disperato. Non so come mi conoscesse ma lui venne in questa cattedrale e mi chiese aiuto. Era in crisi. Non lavorava più. Aveva solo 19 anni. Già viveva in quella grande casa ma aveva dei debiti. Lo minacciarono, se non avesse pagato tutti quei debiti per lui sarebbe stata la fine. Aveva molta paura ma non disse niente ai ragazzi. Alla madre non disse nulla. Non aveva voglia neanche di digitare il suo numero. Venne a piangere da me. Io gli chiesi come si fosse costruito quella casa enorme, e lui mi rispose: ho giocato sporco. Un ragazzino di soli 19 anni che già faceva affari e già era esperto nell'ambito dei stupefacenti. Mi affascinò molto. Jungkook è stato sempre sveglio ed è stato sempre capace di fare qualunque cosa. Mi piaceva il suo modo di fare, di essere...
Io, con grande piacere, aiutai lui e i suoi ragazzi. Iniziai prima con un prestito di 10 mila dollari e poi si mise a lavorare per me. Veniva anche lui a rapinare delle banche anche se siamo più tipi da gioiellerie, infatti, rapinavamo di più quelle, però lui fece una stronzata. Aveva sempre la sua mascherina da coniglietto, e si fece vedere in una telecamera di una banca e alzò il dito medio. Per lui era simpatico farlo ma poi, gli FBI, puntarono su di loro." Sorrido. Ricordo quel video.
Jadeide:"Io ho sempre saputo tutto ma a lui non dicevo niente. Ripeto, gli volevo bene, e non volevo farlo spaventare di nuovo... quindi mi stetti in silenzio. Poi venisti tu. Io stavo andando a casa loro ma tu facesti prima e ti trovai fuori la loro porta.
Mi nascosi e ti osservai attentamente. Eri bellissima ma subito pensai che non potevo corteggiarti... visto che eri una cortigiana. A me non sono mai piaciute le cortigiane. Voglio una donna che abbia attenzioni solo per me. Perché ho le mie sgualdrine?" Spalanco di poco gli occhi.
Io:"Cosa..?"
Lui ride.
Jadeide:"Sono bellissimo e affascinante. Sono felicemente single, non per molto..." mi fa l'occhiolino.
Jadeide:"...Ogni giorno ho una donna da portarmi a letto. Roba normale."
Io:"Beh non credo sia normale." Avvicina il suo viso al mio e prende la mia faccia in una mano.
Jadeide:"Devo farlo per forza con le mie sguattere visto che non posso farlo con la donna che amo."
Prendo la sua mano e gliela faccio togliere dal mio viso.
Mi metto a cavalcioni su di lui e il mio vestito si alza troppo.
Io:"Le sgualdrine? Che modo brusco per chiamare delle donne."
Jadeide:"Conosco le mie sgualdrine da quando ero un ragazzino. Siamo cresciuti assieme. Hanno giurato la mia fedeltà... ciò significa che non mi tradiranno mai e non mi lasceranno mai solo, quindi hanno attenzioni solo su di me. La verginità di tutte ce l'ho io."
Io:"Quante donne sono?"
Jadeide:"Sei."
Io:"Hai sei donne a disposizione e tu sbavi dietro di me?" Dico maliziosamente.
Jadeide:"Tu sei una cosa a parte. Loro sono solo per svago invece tu no."
Lo guardo negli occhi.
Prende il mio polso e lo tocca con dolcezza, ma io non distolgo lo sguardo dai suoi occhi.
Io:"Sei bellissimo stasera, mi incanti dalla bellezza."
Jadeide:"Hai le pupille dilatate, il battito accelerato, cosa dovrei pensare amore mio?" Fa scendere l'altra mano sul mio sedere.
Io:"Che vorrei tanto fare sesso con te qui, adesso. Ma..." Scendo dalle sue gambe.
Jadeide:"Cosa? E facciamolo, chi aspettiamo?"
Io:"C'è un delitto di la, devo risolvere il mistero."
Jadeide:"C'è un delitto o c'è Jungkook?"
Io:"Comunque... stavi raccontando." Dico cambiando discorso.
Jadeide:"Oh si, comunque. Jungkook quando mi disse che tu vivevi temporaneamente da lui mi diceva che non sembravi affatto una cortigiana." Sorrido divertita... è divertente quando dice cortigiana per non dire puttana.
Jadeide pov
Io:"Non sapeva cosa fare per portarti a letto. Diceva che tu prendevi scuse per non farlo. Poi man mano si è preso gioco di te e dei tuoi sentimenti per una scommessa stupida, ma in quel periodo, la sua matita non disegnava più la mia spada... ma disegnava te. Io già dall'inizio, quando lui mi parlò di te, capii che tu non eri una-"
Jade:"Cortigiana." Dice divertita. Sorrido.
Io:"Esatto, e con le mie perfette deduzioni arrivai alla conclusione che tu eri un'FBI... ma non gliel'ho mai detto. Gli facevo credere che tutto quello che stava facendo non era sbagliato e che tu eri una prostituta qualunque. Ma su questo io ci giocai, cioè, gli dissi che provavo interesse verso di te..."
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My euphoria, 2. JK
Fiksi PenggemarSequel di "My euphoria." Un terribile passato. Un terribile presente. Un futuro terribilmente piacevole. Questa è la vita futura dei criminali di New York. Qualcosa cambia. Ci sono esperienze sempre più nuove, problemi sempre più gravi. Jeon Jungk...