23. Problemi di famiglia.

212 10 0
                                    

Jade pov
Io:"Vi sembra normale?!" Dico sbattendo la porta di casa. Gli altri se ne sono andati di sopra.
Io:"Non è possibile che padre e figlio non vadano d'accordo! Fino al punto di odiarsi!"
Dico urlando in faccia a tutti e due.
Io:"In questa famiglia ci manca il sole. E io voglio farla risplendere di nuovo. Cosa insegneremo a questi bambini?" Dico toccandomi la pancia.
Ji-hyun:"Non è colpa mia se ho un padre che mette le corna a mia madre." Dice con calma.
Ji-hyun pov
Papà:"Basta!" Dice stringendomi una mano intorno alla gola. Mi sbatte vicino al muro.
Mamma:"Jungkook!"
Papà:"Deve finire questa storia. Lo so. Mi vuoi mettere il cazzo in bocca. E vai. Va'! Che c'è? Mo non tieni più le palle, eh? Non lo ripeti più?" Dice incazzato.
Io:"Hai perso la testa?"
Papà:"Tu stai rischiando assai. Assai! Dici un'altra parola e ti uccido." Lo guardo con le lacrime negli occhi.
Corrono gli altri.
Jin:"Jungkook." Lo fulmina con lo sguardo.
Papà:"Sono questioni tra padre e figlio. Non vedete?" Mi guarda di nuovo.
Io:"Uccidimi." Gli mostro uno sguardo di sfida. Metto con forza la mia mano sulla sua...che mi tiene il collo. Stringo la mia mano.
Io:"Vai! Vai! Non aver paura, vai!" Dico urlando.
Papà:"Che cazzo fai?!" Dice dimenandosi dalla presa. Indietreggia.
Io:"Uccidimi dai! Continua! Che c'è? Non aver paura." Urlo camminando verso di lui mentre lui indietreggia sempre di più.
Io:"Uccidimi papà. Che c'è? Non hai le palle?!" Adesso sono infuriato. Non mi riconosco neanche io.
Il muro delle scale lo ferma. Io mi fermo a pochi centimetri da lui.
Io:"Cacasotto, uccidimi! E guardami bene!"
Lo guardo con uno sguardo pieno di rabbia e lui stupito.
Io:"Sei solo uno stronzo di merda!" Dico spingendolo violentemente.
Io:"Perché io ti ho sempre dato tutto! Ti ho sempre voluto bene! E tu sei solo uno stronzo, ti sei fatto incantare da quelle puttane di merda mentre qua a casa tenevi a mia madre!" Sono in affanno.
Io:"L'unico con le palle qui sono io, e te le metto in bocca, capito?!" Indietreggio.
Io:"Non ho paura di nessuno! Neanche del diavolo! Sei solo un coglione!" Faccio per andarmene.
Io:"E voi?! Che cazzo avete da guardare?! È una questione tra padre e figlio! Andatevene forza!" Dico urlando per la rabbia. Vado verso la porta.
Io:"Ma io non lo so. Il sole, il sole... ma che volete fare in questa famiglia di merda?! Ma quale sole?! Forse il sole serve per bruciare vivo a quel figlio di puttana, ed è questa la fine che deve fare!" Spingo mia madre.
Io:"Togliti davanti. Non sei buona a fare niente. Apri gli occhi e poi verrai da me. Che cazzo di madre sei? 'Io non ti do niente'. Ma perché?! Vorresti avere ragione? Si?!" La guardo con gli occhi spalancati per la rabbia.
Mamma:"Cosa ti prende improvvisamente?"
Io:"Improvvisamente? Io ho tutto questo in corpo da quando ho saputo che quello sporco ti aveva messo le corna!" Dico indicandolo.
Mamma:"Dobbiamo vedere cosa ho io in corpo allora?!" Dice alzando il tono di voce. Il suo sguardo riesce a placare il mia voce.
Ma no. Devo ribattere. Sto per farlo ma lei mi ferma.
Mamma:"Non ribattere. Zitto."
Riprovo di nuovo ma niente.
Mamma:"Zitto! Non sono stronza come credi. Sai benissimo che nessuno è alla mia altezza. Non credere che io mi faccia mettere 'le palle in bocca'. Le palle in bocca te le metto io. Hai capito? Sono una mamma da 15 anni...quindi sono perfettamente in grado di saper cosa fare. Quindi vattene." Dice indicandomi la porta.
Jungkook pov
Sono immobilizzato. Mi sento uno schifo. Anzi, sono uno schifo.
Jade:"Vattene!"
La guardo. No...
Ji-hyun prende una busta di carta bianca da terra.
Ji-hyun:"Tieni. Anche se non te lo meriti."
Jade:"E tu che fai lì impalato?" Mi guarda.
Jade:"Seguilo. Su! Forza."
Io:"Che?!"
Jade:"Non ribattere neanche tu. Vai con lui."
Sbuffo.
Ji-hyun:"Ma non voglio stare con lui."
Jade:"Mi dispiace, ma non comandi tu." Vado verso la porta.
Io:"Andiamo."
Ji-hyun sbuffa ma mi segue.
Jade pov
Ji-hyun chiude la porta alle sue spalle.
Sospiro rumorosamente.
Jin:"Lo hai fatto per farli stare insieme?"
Io:"Si. Speriamo che non si uccidano."
Jimin:"A volte Ji-hyun mostra il suo lato più brutto...che nessuno conosce."
Yoongi:"Esatto. Non lo riconoscevo più prima."
Namjoon:"Non ha mai detto quelle cose...specialmente quelle parolacce."
Io:"Il merito delle parolacce è di Jungkook. Anche io le dico sempre...ma non come Jungkook."
Hoseok:"Infatti. Ji-hyun ha assistito, qualche volta, agli omicidi fatti da Jungkook."
Jimin:"Infatti. E sappiamo benissimo che Jungkook non uccide e basta."
Io:"Già. Prima lo minaccia...lo fa soffrire, lo riempie di botte, lo minaccia ancora con un linguaggio volgare...peggio di quello di Ji-hyun oggi e poi, forse, lo uccide. Una morte lenta e serena."
E tutti ridono.
Yoongi:"Hey ma domani è il tuo compleanno."
Io:"Si. Jungkook e Ji-hyun mi hanno promesso che mi avrebbero fatto una torta..."
Jin:"Andiamo a prenderla noi."
Io:"No. La voglio fare io."
E tutti tossiscono.
Io:"Cosa c'è?"
Hoseok:"Tu...fare una torta?"
E ridono.
Io:"Dai! Perché ridete?!" Metto il broncio.
Vado in soggiorno. Smettono di ridere e mi seguono.
Ho ancora la busta che mi ha dato Ji-hyun...
Non sono curiosa di vedere cosa c'è dentro...non sono mai stata tanto curiosa, solo quando ero un'FBI facevo sempre domande, ma adesso no. È cambiato tutto.
Ma domani devo aprirlo. Come ho capito è un regalo di compleanno, quindi l'aprirò domani.
Jungkook pov
Stiamo camminando verso il centro. Io a testa alta e lui a testa bassa.
Lo guardo.
Ha le mani in tasca e guarda per terra. È vestito uguale a me. Si vede che è mio figlio.
Sorrido.
Io:"Hey." Non risponde.
Io:"Hey non camminare a testa bassa. Tutti penseranno che sei debole."
Ji-hyun:"E chi ti dice che non lo sono?"
Io:"Dopo quello che è accaduto prima...non credo che tu sia debole." Dico con mezzo sorrisetto.
Ji-hyun:"Si certo, come no."
Io:"Dico davvero. Alza la testa. Sempre a testa alta. Non dimenticarlo mai."
Alza la testa e mi guarda.
Ji-hyun:"Perché non sei infuriato con me?"
Io:"Perché dovrei? Ho torto." Mi guarda ancora.
Ji-hyun:"Si ma..."
Io:"Ji-hyun. Zitto. Basta. Davvero, ho torto. Lo ammetto. Sarei solo ridicolo se non l'ammettessi. O sbaglio?"
Ji-hyun:"No." Finalmente alza la testa e guarda davanti a se.
Io:"Sono riuscito a farmi perdonare da tua madre...e come vedi, sto cambiando. Non esco più da solo proprio per non ritrovarmi in qualche bar...oppure in un burlesque."
Ji-hyun:"Ma il pensiero devi averlo tu di non andare in quei posti."
Io:"Lo so. Ma la bella vita acceca... e non poco."
Ji-hyun:"Non so se crederti."
Io:"Fa' come vuoi. Ci sarò sempre. Ricordati... non sarà mai troppo tardi."
Non risponde e guarda avanti.
Io:"Domani è il compleanno di Jade." Dico per cambiare discorso.
Ji-hyun:"Si. Le hai fatto il regalo?"
Io:"Certo. Anche tu da come ho visto."
Ji-hyun:"Mh. È uno specchio a mano in oro. Veramente è un trio. C'è lo specchio, la spazzola e il pettine...ma a me importava solo lo specchio."
Io:"Mh bello. Dove hai preso i soldi..? A me non hai chiesto nulla."
Ji-hyun:"Mi facesti contare dei soldi...erano 50 milioni di dollari e quindi decisi di prenderne a metà."
Io:"Che cosa?! Ti sei messo in tasca 25 milioni di dollari senza chiedermelo?"
Ji-hyun:"Si." Dice con noncuranza. 
Io:"Oh my god. Mi sento male." Dico mettendomi una mano sulla fronte.
Ji-hyun:"Dai papà. Che saranno 25 milioni per te?"
Io:"Carta igienica. Hai ragione. Mi ci posso pulire il culo con tutti i soldi che ho. Ma perché non me l'hai chiesto? Sai perfettamente che non te lo negavo."
Ji-hyun:"Si lo so... ma ho preferito fare così."
Io:"Eh va bene. Ma la prossima volta chiedimelo."
Ji-hyun:"Eh va bene. Ma adesso una domanda. Tu, cosa le hai regalato?"
Io:"Una macchina."
Ji-hyun:"Davvero?!"
Io:"Mh." Dico sorridendo.
Ji-hyun:"E adesso dov'è?"
Io:"In concessionaria. L'hanno dipinta di fucsia."
Ji-hyun:"Fucsia?"
Io:"Yes. Fucsia. È una Cadillac CT6. Favolosa."
Ji-hyun:"Oh cazzo. È stupenda quella macchina... ma perché fucsia? Nera è più bella."
Io:"Si lo so. Ma parlammo qualche mese fa. Quando lei aveva ancora le spalle ingessate...se non ricordo male proprio il giorno che ci rilasciarono in ospedale parlammo di quella macchina. Lei disse che fucsia era favolosa...non so cosa le piace di quel colore ma voglio vederla comunque felice."
Ji-hyun:"Bel regalo...comunque." Dice abbassando di nuovo la testa.
Io:"Hey, che c'è adesso?"
Ji-hyun:"Le piacerà il regalo?"
Io:"Che? Lo chiedi pure? È logico che le piacerà. Lo sai, sta 24 ore su 24 a guardarsi allo specchio. Le piace specchiarsi."
Ji-hyun:"Si ma lei tiene di più alle macchine che ai specchi, però."
Io:"Ma non è vero!" Dico dandogli una pacca sulla spalla.
Io:"Uno: penserà alla persona che gliel'ha regalato. Due: le piacerà moltissimo. Quando uscirà, metterà lo specchio in borsa e poi salirà nella mia macchina. Che ne dici?" Dico scherzoso.
Ji-hyun:"Si...ci può stare. Ma adesso, che ne dici di andare a bere qualcosa?"
Dice indicando un bar.
Io:"Certo, perché no."
Entriamo in questo bar.
Ci sediamo al bancone.
Io:"Buonasera."
Barista:"Buonasera signori."
Io:"Due birre?" Chiedo a Ji-hyun. Annuisce.
Io:"Due birre."
Barista:"Subito."
Questo non è un bar. È un locale a luci rosse.
"Hey." Sento una voce femminile. Mi giro e Ji-hyun mi segue.
Una donna con una minigonna di jeans e una maglietta corta...
Io:"Chi sei?"
Donna:"Tu sei Jeon Jungkook?"
Io:"Si...come fai a conoscermi?" Chiedo confuso.
Donna:"Come mai sei qui a New York?"
La guardo ancora più confuso.
Donna:"Hey! Davvero non ti ricordi di me? A Los Angeles. In quel locale..."
Oh cazzo. È qualche escort che mi sono scopato. Ma io non me la ricordo. Guardo Ji-hyun che la guarda schifato.
Donna:"Certo che l'alcol fa dimenticare i momenti migliori. Dopo quella notte non ho trovato più nessuno come te. Tu ci sai fare."
Io:"Hey! C'è mio figlio qui." Mi alzo di scatto dallo sgabello.
Donna:"E si vede. Anche lui è bello."
Io:"Te ne puoi andare?"
Donna:"Fammi indovinare, tua madre si chiama Jade." Ji-hyun di alza di scatto.
Ji-hyun:"Come fai a saperlo?" Gli metto una mano sul petto per fermarlo.
Donna:"Be' sai, tuo padre talmente che era ubriaco quella notte mi chiamava con il nome di tua madre."
Cazzo. Non dovevo venire qui. Però...
Io:"Cosa? Ti chiamavo con il nome di..." Be' siccome ero ubriaco credevo che lei fosse Jade. Bleah, che schifo.
Io:"Be' adesso che sono lucido non ti chiamerei neanche morto con il nome di mia moglie. Lei è una divinità mentre tu sei uscita da un bidone dell'immondizia." Dico guardandola dalla testa ai piedi.
Donna:"Stronzo! Sei tanto bello quanto stronzo."
Io:"Be' quindi sono tanto stronzo." E rido.
Io:"Ora smamma. Su!" Faccio un gesto con la mano per farla allontanare. Ci sediamo e viene il barista con le birre.
Io:"Non ti preoccupare. È solo una stronza quella donna." Dico a Ji-hyun.
Lui beve la birra e non risponde.

My euphoria, 2. JKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora