19. La dolce vendetta: secondo omicidio.

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Pov Jungkook
Sono rimasto in ospedale. È notte. Sono le 03:30.
Non ho sonno. Jade dorme beatamente.
Sto a fissarla da un botto di tempo... è bellissima. Ha dei lineamenti perfetti.
Qui dentro fa caldissimo, mi sono tolto la maglia.
Jade mi ha fatto spazio sul letto per far stendere anche me, ma ho aspettato che si addormentasse per poi scendere e lasciare il letto tutto per lei.
Oggi è venuta un'infermiera a cambiarle la medicazione...la cicatrice fa davvero impressione. È bruttissima da vedere.
Sono seduto su una sedia che si trova al lato del letto...mentre la guardo si muove.
Tira su col naso e le esce una lacrima. Corrugo la fronte. Perché sta piangendo?
Sta sognando qualcosa?
Improvvisamente si alza a sedere e cade in un pianto disperato. Mi alzo di scatto dalla sedia.
Io:"Hey piccola...cosa c'è?"
Lei mi guarda e mi abbraccia.
Jade:"Sei qui..." dice con un tono sollevato.
Jade pov
Jungkook:"Non permetterti di toccarla!" Urla contro Jadeide.
Siamo in una stanza piena di persone vestite con degli abiti eleganti. La stanza è come quella di un castello.
Io:"Jadeide! Cosa vuoi da me? Dimmelo una volta e per tutte!"
Jadeide:"Io voglio te!"
Jungkook:"Scordatelo."
Jadeide:"Se non posso averla io...non l'avrà nessuno." Sta per infilzare la sua spada nel mio cuore ma Jungkook si mette davanti.
Perde l'equilibrio e cade a terra.
Lo guardo con gli occhi spalancati.
Io:"No!" Inizio a piangere. Mi inginocchio. Prendo il suo corpo tra le mani.
Il suo petto è carico di sangue.
Non respira più. Ha gli occhi aperti ma le sue pupille non interagiscono più.
Io:"Jungkook..." dico singhiozzando.
Io:"Parlami per favore."
Mi sveglio piangendo. Mi alzo a sedere e cado in un pianto disperato. Sento qualcuno alzarsi di scatto e venire verso di me.
Jungkook:"Hey piccola...cosa c'è?"
Io:"Sei qui..." dico con un tono sollevato. Lo abbraccio.
Jungkook:"Si. Ci sarò sempre." E mi da un bacio sulla tempia.
Mi tremano le mani e il cuore batte velocemente. Ho avuto molta paura. Quel sogno sembrava così reale.
Mi stacco dall'abbraccio e lui mi asciuga le lacrime con il suo pollice enorme.
Jungkook:"Stai tremando..." dice guardando le mie mani.
Io:"Adesso passerà." Dico tirando su col naso.
Jungkook:"Vuoi che ti porti una camomilla?"
Io:"No. Non c'è bisogno."
Jungkook:"Anche il tuo cuore è andato a puttane. Aspetta. Adesso vengo subito." Si mette la maglia ed esce dalla stanza.
Anche il tuo cuore è andato a puttane.
Sorrido. Mi piace quando parla con un linguaggio volgare. Mi piace tutto di lui.

Oggi mi rilasciano.
Ieri ho parlato con Zoesite...ha detto che oggi ci sarà il funerale del fratello. Non so perché...ma dopo 2 giorni loro celebrano il funerale. Ha detto che è una loro tradizione.
Ho intenzione di andarci.
Devo farla finita una volta e per tutte.
Non dirò niente a Jungkook e agli altri.
So tutto...so che tradiranno il loro principe, mi ha raccontato tutto Jungkook.
Mi sono vestita. Vedo l'orario sul mio orologio da polso di Chanel.
Sono le 12:25...il funerale dovrebbe iniziare esattamente tra 35 minuti.
Io:"Andiamo?" Dico a Jungkook.
Lui annuisce.
Jungkook:"Non dimentichi nulla?"
Scuoto la testa in segno di negazione.
Mi prende per mano e usciamo dalla stanza.
Salutiamo il dottore e andiamo in macchina.
Accende la macchina. Prende la mia mano e fa intrecciare le dita.

Siamo arrivati a casa. Sono le 12:40. Venti minuti.
Vado in camera mia e di Jungkook. Vado nell'armadio delle pistole.
È una stanza con tutte le pistole esistenti. Sono riuscita a procurarne anch'io buona parte grazie al titolo di FBI.
Prendo l'ultima arrivata. Nuovo calibro 429 Desert Eagle in argento. È stupenda.
La carico. Metto tutti i 15 bossoli.
La nascondo nei pantaloni. Indosso un Jeans a palazzo con la cinta di Dolce e Gabbana e un body nero a giro manica. Sopra ho una giacca rosa confetto e i tacchi del medesimo colore. I capelli sono sciolti.
Scendo giù. Prendo le mie chiavi della macchina.
Io:"Io vado a fare un giro...voglio prendere un po' d'aria." Adesso mi è più facile parlare. Mi sono abituata alla cicatrice.
Jungkook:"Va bene piccola. Io vado a fare una doccia. Non fare tardi."
Annuisco. Mi da un bacio dolce sulle labbra e se ne va di sopra.
Esco di casa e vado in macchina.
Guardò l'orologio. 12:50. Dieci minuti.
Sarò lì in perfetto orario.
Parto.
Io:"Dovrei uccidere tutti o solo Endymion?"
Dico mentre sorpasso un'inutile Jeep.
Penso. Non so chi uccidere.
Dopo qualche minuto mi ritrovo fuori quella cattedrale. Parcheggio.
Scendo dalla macchina e la chiudo.
Entro nella cattedrale.
Mi guardo intorno ma non c'è nessuno.
Inizio a camminare non sapendo dove io stia andando.
Sento una voce. Proviene dal giardino.
Vado lentamente verso la porta del giardino, senza fare alcun rumore.
Ci sono 4 uomini girati di spalle.
Tre sono vestiti bianchi e l'altro nero...quindi quello è Endymion? Mh...bel ragazzo.
Mi avvicino lentamente.
Endymion:"L'eterno riposo dona o Signore..." un tuono lo stoppa. Tutti e quattro guardano in cielo.
Abbassano di nuovo il capo. Mentre fanno ciò credo che qualcuno di loro mi abbia visto...Zoesite.
Gira di poco il capo per guardarmi con la coda dell'occhio. Posso vedere il suo volto pieno di lacrime.
Prendo la pistola. L'acqua della poggia inizia a cadere.
Zoesite si gira di nuovo verso la lapide in cristallo bianco. È davvero strano tutto ciò. La cattedrale fatta di cristallo e persino le lapidi.
Endymion:"Mettetevi nei lati." Ordina. Si mettono Jadeide e Zoesite al lato destro e Kunzite al lato sinistro. Zoesite mi guarda nuovamente.
Endymion:"L'eterno riposo dona o Signore, questo nostro fratello e tutti i morti in Cristo, per la misericordia di Dio, riposino in pace."
Prendo in mano il mio crocifisso che ho al collo in oro.
"Amen." Dicono insieme. Mi bacio la croce sotto lo sguardo di Zoesite.
Io:"Amen." Endymion irrigidisce le spalle.
Faccio mezzo sorrisetto.
Jadeide e Kunzite mi guardano con gli occhi spalancati.
Alzo la mano contenente la pistola e la punto alla testa di Endymion.
Si gira lentamente.
Alza un sopracciglio appena mi vede.
Endymion:"Quindi tu sei la principessa di cui sento tanto parlare."
Io:"Esatto." Faccio sventolare i capelli.
Endymion:"E cosa vorresti fare con quel giocattolino?"
Jadeide:"Sua maestà...stia attento..."
Lui si gira verso Jadeide e lo fulmina con lo sguardo.
Corro verso di lui e gli do uno spintone. Perde l'equilibrio e cade sulla lapide di Nephrite.
Lo prendo per il colletto e gli punto la pistola al collo.
Io:"Hai giocato tanto... cercavi di uccidermi e farmi fuori dai tuoi scagnozzi. Non hai mai avuto le palle di farti vivo da me e tanto meno da Jungkook. Sei sempre stato un vigliacco codardo. Non hai capito un cazzo. Io sono il vasto impero della criminalità di New York. Hai capito figlio di puttana?!" E gli faccio sbattere la testa contro la lapide. Urla dal dolore.
Lo riprendo per il colletto.
Io:"Quelli come te devono solo morire. Non hanno senso nella vita." Dico a denti stretti. Gli lascio il colletto ma lui rimane lì impalato. Io mi sistemo la giacca bagnata dalla pioggia.
Io:"Sai...adesso ti racconto una bella storia. Si creò un organizzazione criminale, guidata da Tano Badalamenti, in Italia. In Sicilia, per la precisione." Dico guardando in cielo. La pioggia cade sul mio viso. Abbasso di nuovo lo sguardo verso di lui che mi guarda seriamente.
Io:"Nacque nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo...alla radio si parlava sempre di egli e nei suoi occhi si leggeva la voglia di cambiare e la voglia di giustizia e in seguito lo portò a lottare. Aveva un cognome ingombrante e rispettato in quell'ambiente da lui poco onorato. Diventò il boss del crimine. Lui diceva sempre: si sa dove si nasce ma non come si muore." Alzo la pistola e gliela punto nuovamente alla sua testa.
Io:"Poteva, come tanti, scegliere e partire, ma lui decise di restare. Diceva che lui sapeva controllarsi le spalle...ma poi non ebbe tempo per farlo perché venne ammazzato." Carico la pistola.
Io:"Questa storia mi richiama un po' il tuo modo di fare. Credere di saper far tutto ma poi fallire spudoratamente." Un tuono si fa spazio nel cielo.
Io:"Adesso la tua vita è nelle mie mani."
Endymion:"Uccidimi! Cosa stai aspettando?!"
Io:"Non sono una che uccide subito sai? Sono un tipo calmo. Fa prima crescere una grande tensione per poi..." e sparo in piena fronte.
Io:"Colpo di scena."
Io:"Guardatevi le spalle da oggi in poi." Dico ai tre che mi guardano con gli occhi spalancati.
Me ne vado.
Sono tutta bagnata. La medicazione in faccia è piena zeppa d'acqua. La tolgo.
Arrivo vicino la macchina ed entro dentro.
Faccio un sospiro di sollievo.
Il telefono squilla. L'avevo lasciato qui.
È Jungkook.
Io:"Bubi cosa c'è?"
Dico mettendo in moto.
Jungkook:"Dove cazzo hai questo telefono di merda?!"
Urla.
Io:"Hey calmati, sono andata da Gucci e me lo sono dimenticata in macchina." Mento. Parto e mi incammino verso casa.
Jungkook:"Piccola mi hai fatto preoccupare."
Io:"Scusami bubi."
Jungkook:"Adesso dove sei?"
Io:"Sono quasi fuori casa."
Jungkook:"Va bene. Ti aspetto."
Io:"Mh." Dico sorridendo.
Jungkook:"Ti amo."
Io:"Ti amo." E attacchiamo.

My euphoria, 2. JKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora