5. Un incontro strano.

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Jungkook pov
Io:"Perché vuole aiutarli?!" Do un bugno sul tavolino della suite di Taehyung.
Taehyung:"Beh non saprei... ma calmati, per favore."
Jungkook:"Come? Dimmi tu! Come cazzo faccio a stare calmo!? Se n'è andata stamattina presto perché doveva scoprire assolutamente chi sono quei 5 ragazzi? E lei cosa cazzo se ne frega?! Anzi! Potranno essere anche nostri complici, che cazzo ne so!" Urlo.
Mi siedo e sospiro. Metto le mani nei capelli.
Io:"Taehyung la paura di perderla... mi fa morire." Dico guardandolo con le lacrime negli occhi.
Taehyung:"Non la perderai. Se volesse andare via l'avrebbe già fatto 15 anni fa. Anzi, ti avrebbe sbattuto in prigione e non si sarebbe unita a noi. Ti pare?" Non rispondo.
Io:"Sai qual è il bello?" Lui mi guarda interrogativo.
Io:"Forse so chi sono questi signori della spada, chi potrebbe mai camminare con una spada per la città se non loro."
Taehyung:"Eh? Ho capito bene?"
Io:"Si Taehyung, hai capito bene forse sono proprio loro."
Jade pov
Brian:"Il leader si fa chiamare Endymion..."
Io:"Endymion? Che cazzo di nome è?"
Elizabeth:"Credo che sia un nome in codice."
Brian:"Già, non credo che esista un certo nome."
Elizabeth:"Si dice anche che lui sia un principe."
Io:"Figlio di puttana. Questo stronzo chi si crede di essere?"
Elizabeth mi guarda sconvolta e Brian ride.
Brian:"E questa è mia sorella tesoro." Dice ridendo.
Io:"Ricordi quando litigavamo e dalla nostra bocca uscivano solo parolacce?"
Brian:"Si!" E ridiamo.
Io:"Lui mi chiamava sempre puttana e io me la prendevo così lo riempivo di parolacce." Dico a Elizabeth. Lei ride.
Brian:"Io però, quotidianamente, la chiamavo sempre nana."
Io:"Si!" Dico mettendo il broncio.
Brian:"Oh mio dio! Mi è mancato quel broncio." Dice ridendo.
Io:"Vaffanculo."
Lo guardo storto e prendo i fogli.
Io:"Bisogna scrivere questa informazione di intimon."
Elizabeth:"Endymion." Mi corregge.
Io:"Si è la stessa cosa." Dico scrivendo.
Loro ridono ma io rimango indifferente.
Io:"Ecco."
Brian:"Chissà gli altri come si chiamano." Dice sospirando.
Io:"Adesso parliamo di cose serie." Mi guardano.
Io:"Con Jade cosa avete fatto?"
Elizabeth:"Ci tiene il broncio e non ci parla."
Io:"Cazzo, non l'ha presa bene."
Elizabeth:"Eh già."
Brian:"Le comprerò un paio di modellini di Ferrari."
Io:"Ferrari? Le piacciono le macchine da corsa?"
Brian:"Mh."
Io:"Allora si che capisce qualcosa mia nipote!"
Brian:"A Brian cosa piace?"
Io:"Oh prima che io dimentica non chiamatelo Brian, chiamatelo Ji-Hyun. Se lo chiamate Brian adesso si arrabbia."
Brian:"Perché?"
Io:"All'inizio non voleva dirmi quale fosse il motivo però poi me l'ha detto. Semplicemente per orgoglio. Ha detto che ora siccome anche tu hai il suo stesso nome lui non si può sentire né superiore e né unico."
Brian:"Va bene, da oggi in poi lo chiamerò Ji-hyun." Dice ridendo.
Io:"A volte penso e dico 'ho fatto un bel lavoro con mio figlio'."
Elizabeth:"Tu sei contenta perché tuo figlio sia orgoglioso?"
Io:"Esatto. Perché non si deve intimidire. Si deve sentire sempre superiore, a tutti."
Brian:"Hai ragione vuoi una copia di te stessa, ma al maschile."
Io:"Dai! No. Voglio solo il meglio per lui. Non si deve far comandare, tutto qui."
Brian:"Comunque, a lui che piace?"
Io:"Oh l'arte. Ne va pazzo. Il suo dipinto preferito è il trionfo di Apollo."
Brian:"Davvero? Il mio dipinto preferito!"
Io:"Mh." Sorrido.
Io:"I quadri che avevamo nella nostra camera dove sono?"
Brian:"Ce li ho io."
Io:"Tutti i quadri di Jungkook dove sono?"
Brian:"Al sicuro."
Io:"Eh? Ce l'hai tu?" Chiedo un po' allarmata. Mi ricordo perfettamente del ritratto di 15 anni fa... quello di "Venere".
Brian:"Eh già. Alcuni stanno nella casa e alcuni ce li ho io."
Io:"Quali hai tu?"
Brian:"A dir la verità ne ho solo uno."
Io:"Quale?" Chiedo più nervosa.
Brian:"Quello dove tu e Jungkook sorridete." Subito mi tranquillizzo ma poi nasce la confusione.
Io:"Quello che io e Jungkook sorridiamo?" Chiedo confusa.
Brian:"Esatto. Non lo conosci?"
Io:"No... strano. Io conosco tutti i ritratti di Jungkook."
Brian:"Beh forse è un disegno che ha fatto lui così, tanto per."
Io:"Già hai ragione. Adesso però devo andare." Dico guardando l'ora sul mio Rolex.
Io:"Avevo promesso a Ji-hyun che avrei pranzato con lui." Prendo i miei occhiali da sole Gucci.
Brian:"Va bene. Ci vediamo dopo o domani?"
Io:"Dopo. Devo incontrare qualcuno in carcere." Lui spalanca gli occhi.
Brian:"Eh..?"
Io:"Hai capito Brian. Ci vediamo dopo." E me ne vado. Sto a piedi. Voglio vedere la mia città per bene e poi le nostre macchine sono ancora a Los Angeles. Hoseok se ne sta occupando, ha detto che in settimana ce le trasporteranno qui.
Mentre cammino mi avvicino al cancello di casa nostra e in lontananza vedo un ragazzo con i capelli un po' lunghi, quasi come quelli di Jungkook, mossi, biondo e con uno smoking bianco con delle fantasie blu...
Strano.
Mentre mi avvicino non gli tolgo gli occhi di dosso. È davvero affascinante però, lo ammetto. Lui sta leggendo un libro. È appoggiato al muretto di marmo di casa mia.
Gli passo davanti e mi fermo vicino al cancello.
Guardo quella casa così bella. Lì dentro è nato tutto.
"Che piacere incontrarla signorina Jade Made." Mi giro di scatto verso il ragazzo. Il capo è ancora abbassato verso il libro.
Io:"Ci conosciamo?" Il suo sguardo si alza e si incastra nel mio. Ha gli occhi azzurri, sono davvero chiarissimi quasi da mescolarsi con il bianco della sclera.
Chiude il libro, si alza dal muretto e viene verso di me.
"No. O meglio, io si ma lei no."
Prende la mia mano.
"Mi presento. Jadeide, Jadeide Johnson." Mi bacia la mano.
Io:"Jadeide?" Chiedo confusa.
Jadeide:"Esatto. Il leader dei quattro fratelli Johnson."
Io:"I quattro fratelli Johnson?"
Jadeide:"Mh." Mi ritiro di scatto la mano dalla sua presa.
Io:"Cosa vuoi? Perché mi conosci?"
Jadeide:"Niente. Ti ammiro molto... o meglio, mi attrai." Il suo tono di voce è così affascinante... se ne innamorerebbero tutte le ragazze.
Io:"Ti attraggo?"
Jadeide:"Mh. Sei così bella, forte e affascinante."
Io:"Mai quanto te." Ho pensato ad alta voce. Subito mi copro la bocca per l'imbarazzo e divento rossa come un peperone.
Lui ride.
Jadeide:"Grazie per il complimento." Alza la mano, dove ha il libro che stava leggendo poco fa, per grattarsi la punta del naso. Parla di spade. Nella copertina sono illustrate sei spade: una con il manico nero, una bianca, una grigia, una verde, una viola e una rossa. In mezzo a queste sei spade ce n'è un'altra ma più grande con il manico blu. Io già l'ho vista  questa copertina.
Quando se ne accorge che sto fissando il libro subito abbassa la mano.
Io:"Scusami... devo andare. Mio figlio mi sta aspettando."
Jadeide:"Certo vai." Mi sorride. Prende la mia mano e la bacia.
Sorrido a quel gesto. Mi ritiro la mano e mi giro per andarmene.
Mentre cammino mi rigiro di nuovo e lui mi saluta di nuovo con un cenno alla mano. Chi è questo ragazzo?
Ora non ci devo pensare. Ji-hyun mi sta aspettando.

REVISIONATO.

My euphoria, 2. JKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora