39. Fuori dai guai, forse.

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Jade pov
Io:"Sei impazzito?! Da quando uccidi le donne?!"
Jimin:"Zitta. Per favore. Non farlo sentire agli altri."
Mi scende una lacrima.
Io:"Jimin... sei arrivato al punto di uccidere questa prostituta..."
Jimin:"Lo so. Mi sento uno schifo."
Io:"Guarda le tue mani come sono sporche... quanti colpi le hai dato?"
Jimin:"Tanti. Non so cosa mi è passato per la mente. So solo che mi ha irritato molto. Voleva per forza farlo... ma io ho esagerato, e non poco. Non ho mai sfiorato nessuna ragazza... ma da oggi non deve succedere più."
Io:"Jimin... già oggi non doveva succedere."
Jimin:"Lo so!" Esclama esausto. Si inginocchia e piange.
Metto una mano tra i capelli. Guardo il cadavere a terra.
Io:"Jimin... ci libereremo del corpo e nessuno saprà nulla. Ok?" Dico avvicinandomi a lui.
Alza lo sguardo e mi guarda.
Io:"Va bene?"
Lui annuisce.
Sospiro.
Jimin:"Jade... ti chiedo solo una cosa."
Lo guardo e alzo un sopracciglio.
Jimin:"Non avere paura di me, adesso."
Io:"Cosa? Io, paura di te? Sei impazzito?"
Jimin:"Ho ucciso una donna... e l'ho fatto anche violentemente." Dice indicando il corpo.
Io:"Si lo so... ma so anche che tu non potresti mai farmi nulla, Jimin."
Mi inginocchio anche io per abbracciarlo.
Piange nuovamente sulla mia spalla.
Io guardo il vuoto.
Io:"Vai a cambiarti. Lavati per bene le mani. Butteremo il corpo in qualche bidone dell'immondizia, ma molto lontano da qui."
Jimin:"Gli altri ci vedranno."
Io:"No. Ji-hyun è nella sua stanza insieme a Jade. Jungkook adesso si starà facendo una doccia... e gli altri sono andati nel centro commerciale a fare shopping."
Jimin:"Davvero?"
Io:"Mh." Lui guarda il corpo.
Io:"Ci muoviamo?"
Jimin:"Vai a controllare che Jungkook stia sotto la doccia."
Io:"Si. Tu porta il corpo nella mia macchina. Le chiavi stanno all'entrata."
Lui annuisce.
Esco dalla stanza.
Cazzo.
Si è cacciato in un bel guaio.
Adesso ha commesso un altro reato... e Brian non deve saperlo.
La donna è stata vittima di femminicidio...
Jimin ha già i precedenti reati alle spalle.
Atti osceni in luogo pubblico, omicidi stradali, traffico di droga, casi di truffe, possesso illegale di armi, atti di vandalismo e molti altri.
Io non ho alcuna accusa. Ho ancora il titolo di FBI non posso avere accuse su reati.
Gli altri neanche stanno messi bene... ma Jimin è il più preoccupante.
Tranne Jungkook, Jungkook ha la fedina penale pulita, non so come ma non si porta neanche un reato dietro.
Entro in camera.
Sento Jungkook che canta sotto la doccia.
Sospiro.
Vado di fretta nella cabina armadio e prendo un leggings di pelle nero e una canottiera del medesimo colore.
Prendo i tacchi fucsia e indosso il tutto. Prendo la borsa e il telefono.
Esco dalla stanza e vado subito in garage.
Jimin chiude il cofano della mia Ferrari.
Vado verso il bancone delle targhe falsificate.
Prendo il cacciavite e mi avvio verso la macchina.
Io:"Tu cambia quella davanti." Lui annuisce.
Mi inginocchio e tolgo la targa originale.
Metto quella falsa.
Mi alzo e poso la targa originale e il cacciavite.
Io:"Hai fatto?"
Jimin:"Si." Posa anche lui la targa.
Io:"Dammi le chiavi."
Me le lancia e io le prendo al volo.
Saliamo in macchina e parto.
Faccio aprire il cancello con il telecomando e mi metto in strada.
Nessuno dei due spicca parola.
Mi giro verso di lui.
Ha lo sguardo perso.
Non può crederci neanche lui a ciò che ha fatto.
Io:"La butteremo nella discarica al centro di New York. Lì Jungkook butta i cadaveri degli uomini che maltratta nel seminterrato..."
Jimin:"Si. Andiamo lì. Dove buttammo Manfite..."
mi immobilizzo in un attimo ma poi dopo accelero.
Jimin:"Vai piano..."
Io:"Zitto. Non fiatare."
Jimin:"Ok. Va bene." Sospira.
Apro il cruscotto dell'auto e prendo il pacchetto di sigarette con l'accendino, stando attenta alla strada.
Prendo una sigaretta e la metto in bocca.
Lui fa per prendere l'accendino... così da potermela accendere lui, visto che lo fanno spesso tutti.
Io:"So farlo da sola." Dico fermandolo.
Accendo la sigaretta.
Faccio un tiro, due, tre e forse anche quattro.
Spero che tutto questo sia un sogno.
Spero che adesso mi svegli urlando dalla paura e piangendo così da essere consolata da Jungkook.
Se invece è tutto vero, cosa probabile, devo accettarlo. E cazzo se lo devo accettare.
Jimin è un mio fratello. È come se tradissi la sua fiducia.
Io:"Siamo quasi arrivati." Dico buttando la mezza sigaretta dal finestrino.
Jimin:"Se lo sanno gli altri è finita."
Io:"Perché mai?"
Jimin:"Non mi guarderanno più come un Jimin di una volta. Per questo non lo devono sapere."
Io:"Jimin nessuno deve saperlo... ma mi devi promettere una cosa."
Jimin:"Cosa?"
Io:"Non chiamare più prostitute."
Jimin:"Ma io..." non lo faccio finire di parlare.
Io:"Non le devi chiamare più!" Dico urlando a squarciagola sbattendo le mani sul volante.
Mi scende una lacrima.
Lui si zittisce.
Tiro su col naso.
Jimin:"Te lo prometto. Non chiamerò più prostituite. Te lo giuro."
Io:"Jimin... se solo ne vedrò una per casa, ti caccerò fuori e non ti darò neanche mezzo dollaro."
Jimin:"Hai la mia parola."
Sospiro rumorosamente.
Siamo arrivati.
Fortunatamente la discarica è in un posto isolato dalla città.
Mi fermo davanti al cancello.
È aperto.
Io:"Nel cruscotto ho mascherine e guanti. Qui ci sono parecchie telecamere. Copriti per bene."
Lui apre il cruscotto e prende le mascherine. Me ne porge una e la metto.
Lui la mette e io gli metto i capelli davanti agli occhi.
È asiatico... e ci sono pochi asiatici a New York, quindi è meglio coprirlo per bene.
Faccio uno chignon.
Mettiamo i guanti.
Guardo nello specchietto laterale per controllare se ci siano le macchine.
No. Non ce ne sono.
Scendiamo dalla macchina velocemente.
Andiamo verso il cofano e lo apro.
Prendo i piedi della donna e lui le spalle.
È ancora coperta dalla busta nera.
Entriamo velocemente nella discarica e la buttiamo sui vari rifiuti.
Scappiamo e torniamo in macchina.
Chiudiamo velocemente le portiere e io accelero.
Corro come non ho mai fatto.
Rallento un po' dopo che ci siamo allontanati abbastanza.
Jimin toglie la mascherina e i guanti.
Si sistema i capelli.
Mi guarda e subito dopo mi toglie la mascherina.
Prende il mio polso e così inizia a togliermi un guanto
Gli porgo l'altra mano così da fargli togliere anche l'altro.
Il mio telefono inizia a suonare. Jimin lo prende e vede chi è.
Jimin:"È Jungkook."
Io:"Che cazzo gli dico adesso?"
Prendo il telefono da mano a Jimin.
Rispondo.
Io:"Bubi, cosa c'è?"
Jungkook:"Dove sei? Improvvisamente te ne vai?"
Io:"Te l'ho detto fuori alla porta del bagno che sarei uscita... ma non mi avrai sentita allora." Mento spudoratamente.
Jungkook:"Oh... ma almeno dimmi dove sei."
Io:"Sono... non posso dirtelo!" Dico in modo scherzoso.
Guardo Jimin con uno sguardo da cucciola.
Sa che gli sto chiedendo aiuto così.
Jungkook:"Come non puoi dirmelo?" Dice facendo una voce da cucciolo.
"È una sorpresa." Mima Jimin con il labiale.
Io:"È una sorpresa."
Jungkook:"Davvero? Non vedo l'ora di vedere di cosa si tratti!" Dice euforico.
Cazzo. Adesso?
Io:"Adesso ti devo lasciare. Tra poco torno. Ok?"
Jungkook:"Ok piccola. Fai presto sono curioso."
Io:"Certo. Ti amo."
Jungkook:"Anch'io ti amo." E stacchiamo.
Guardo Jimin.
Io:"E adesso? Qual'è la sorpresa?"
Jimin:"Compragli una macchina."
Io:"Una macchina? Sai che a lui piacciono personalizzate."
Jimin:"Compragli un rolex."
Io:"Li tiene tutti. Dal primo all'ultimo. Adesso sta aspettando che ne esca un altro."
Jimin:"Allora una moto?"
Una moto...
Io:"Si. Una moto va più che bene."
Mi spunta mezzo sorrisetto. Arriviamo fuori casa nostra. Entro dentro.
Vado in garage.
Jungkook non se ne accorgerà mai che noi siamo qui.
Io:"Smontiamo la targa e mettiamo l'originale." Lui annuisce e scende dalla macchina. Scendo anche io. Prendiamo tutti e due un cacciavite.
Dopo fatto entriamo di nuovo in macchina.
Esco dal cancello e lo faccio chiudere. Mi incammino verso non so dove.
Io:"In quale concessionaria, Jungkook, ha comprato la CT6?"
Jimin:"Quella vicino la chiesa."
Annuisco.
Io:"Dobbiamo cambiare prima i vestiti."
Jimin:"Dobbiamo andare di nuovo a casa?"
Io:"No. Ti stanno bene i vestiti di Jungkook?"
Jimin:"Credo che mi stiano un po' larghi visto che lui è più robusto di me... ma perché me lo chiedi?"
Giro in un vicoletto sperduto.
Scendo dalla macchina senza dire nulla e apro la portiera posteriore.
Prendo una scatola che si trova ai piedi dei sedili.
Prendo una camicia e un pantalone di Jungkook.
Io:"Togli i vestiti, senza fare domande. Muoviti." Gli do i vestiti.
Lui mi guarda confuso ma inizia a togliere la camicia.
Ho i vestiti miei e di Jungkook in macchina perché tutte le volte che abbiamo fatto qualche rapina non avevamo mai i ricambi.
Anche lui li ha nella macchina.
Prima di essere incinta e prima di partire, a Los Angeles, Jungkook cadde in depressione perché gli scassinarono la macchina.
Le macchine sono come figlie per noi.
Per farlo riprendere, lo portavo in giro e facevo guidare lui.
Quando andavamo a fare rapine facevo scappare lui alla guida... proprio per tirarlo su di morale.
Devo ammettere che non è solo questa la motivazione.
Parecchie volte, io e Jungkook, abbiamo fatto sesso in macchina. Quando usciamo insieme da soli ci viene in mente di fare solo quello.
Parecchie volte Jungkook, mi ha sporcato i vestiti con il suo...sperma.
Non si controlla quando lo facciamo e questo, però, mi piace, io lo faccio impazzire.
Lancio anche la giacca a Jimin.
Prendo i miei vestiti e salgo in macchina.
Nella scatola c'era un vestito a tubino nero con le bretelle sottili e la scollatura a cuore... ecco perché non lo trovavo più.
Jimin già sta mettendo i pantaloni.
Tolgo i tacchi.
Mi tolgo la canottiera e leggings.
Mi metto inginocchio sul sedile e mi infilo il vestito.
Io:"Cacchio. Questo va senza reggiseno." Dico notando le coppette che ci sono all'interno.
Sbuffo.
Guardo Jimin. Lui sorride leggermente e si gira dall'altra parte.
Abbasso la metà superiore del vestito e mi tolgo il reggiseno.
Mi risistemo.
Io:"Puoi girarti." Lui si gira e mi guarda. Mi rimetto seduta.
Sciolgo lo chignon e sistemo i capelli.
Guardo Jimin che ha lo sguardo fisso su di me.
Jimin:"Grazie."
Io:"Si certo. Adesso vai a buttare questi vestiti. Ne comprerò altri." Dico dandogli i miei vestiti.
Lui prende i suoi vestiti e scende dalla macchina. Li butta nel cassonetto che c'è più avanti.
Risale in macchina e io metto i tacchi.
Mi metto di nuovo in strada e arrivo in 5 minuti.
Stranamente non c'era traffico.
Prendo la borsa e scendiamo dalla macchina.
Entriamo in concessionaria e veniamo accolti da un uomo di mezza età, con indosso uno smoking oro con delle fantasie nere all'interno.
"Buon pomeriggio signori. Come posso esserle d'aiuto?"
Io:"Voglio vedere le moto più costose che esistano in questa concessionaria."
"Oh certo. Seguitemi, prego."
È strano far finta di niente. Cinque minuti fa abbiamo buttato un cadavere in una discarica... e adesso sono in concessionaria a comprare una moto per Jungkook.
Ci porta in una stanza enorme.
Ci sono dei "piedistalli" su la quale ci sono le moto.
"Questa è Yamaha. MT- 09 SP. Questo ha l'incredibile costo di 10 mila dollari."
Io:"Non mi piace. Non ha Honda?"
"Certo che si. Ma si va troppo sul costoso."
Io:"Io non le ho detto un budget, quindi lei è obbligato a mostrarmi tutte le moto, anche le più costose che è quello che voglio, tra l'altro."
"Si, mi scusi."
Andiamo verso altre moto.
Questa si che è bella.
"Questa è un'Honda. La Fireblade. Questa costa 30 mila dollari. È una moto da super sport ma si può usare tranquillamente per strada."
Io:"Mi piace tantissimo." È nera. È elegante. È bellissima.
Jimin:"Anche a me piace."
Io:"Prendo questa."
"Adesso?" Chiede un po' sconvolto l'uomo.
Io:"Certo."
"Oh, si... ma devo controllare se ha la patente giusta prima. Questa è una moto da corsa per precisione di super sport."
Io:"Sono un'FBI. Ho tutte le patenti."
Cerco nella mia borsa il distintivo.
Lo prendo.
Io:"Agente FBI. Jade Made."
"Oh ma certo. L'FBI più famosa di New York. Colei che si finse morta per far incastrare il padre criminale! Mi scusi." Faccio finta che non abbia detto nulla.
Per oggi basta morti.
Jimin sta per farsi avanti per dire qualcosa, ma io lo freno mettendogli una mano sul petto.
Io:"Prende, vero, carte di credito?"
Sennò devo andare a casa a prendere 30 mila dollari in contanti.
"Ma certo. Seguitemi."
Andiamo nel suo ufficio e mi chiede la carta.
Io gliela do.
"Metta il codice."
Metto il codice.
"Adesso dovrei darle quella in garage. Se aspetta un attimo la vado a prendere."
Io:"Certo."

Dopo anni e anni risento questa sensazione.
Io:"Si! Yu-uh!" Urlo impennando con la moto.
Io:"Da quanto tempo non ne portavo una."
Dico ritornando a correre normalmente.
Jimin sta portando la macchina.
Jimin pov
Improvvisamente Jade impenna.
Mi fa prendere uno spavento ma poi ricordo che lei è una professionista per il lavoro che faceva.
Ma non ha paura del fatto che si può alzare la gonna?
Lei può portare tutti i tipi di mezzi: Elicottero, per merito del militare, tutti i tipi di moto, super sport, da strada eccetera.
Poi può portare anche le macchine sportive, come già si sa.
Insomma, gli FBI, i poliziotti e quant'altro sono i nostri nemici ma il loro mestiere è bello.
Vive una vita pulita e con denaro.
Noi invece la viviamo sporca ma con non solo il denaro, ma blocchi d'oro.
Tutti gli accessori della nostra casa sono fatti in oro vero e proprio.
Accelero per starle dietro.
Arriviamo a casa. Ci fermiamo fuori al cancello.
Jade:"È favolosa." Dice riferendosi alla moto.
"Jade!" Sentiamo urlare.
Brian.

My euphoria, 2. JKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora