satori tendou, rain, biscuits, fallin'

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Piove come se il mondo debba finire e le strade sono deserte. Quasi del tutto, dato che un ragazzo, un tipo strano, cammina lentamente, senza ombrello, i capelli bagnati sul viso e i piedi affondati nelle pozzanghere.
T/n lo vede passare sotto casa sua, scuote la testa e si allontana dalla fienstra.

[...]

Ancora non ha smesso di piovere. La stagione delle piogge quest'anno è abbondante e t/n è stufa di stare in casa.

Prende un ombrello e spera che resista al vento, prende uno zaino e il portafoglio e si dirige al combini.
L'aria fresca portata dalla pioggia e l'odore di asfalto bagnato le ridanno il buon umore.

Chiude l'ombrello e lo appoggia all'entrata e pulendosi le scarpe sul tappetino, si dà un occhiata attorno, saluta il proprietario e si aggira tra gli scaffali.

Prende del ramen già pronto, delle bevande, dei mandarini e del cioccolato.
Paga tutto e saluta di nuovo.
《abiti distante? Fuori piove molto, potrebbe non essere sicuro》 la ferma il proprietario.
《non si preoccupi, come sono arrivata, ora torno. La ringrazio, buona giornata.》
Interdetto il proprietario annuisce e t/n riapre il suo ombrello.

Ora che ha il vento alle spalle sente le sferzate più fredde e potenti e l'ombrello inevitabilmente e le cade dalle mani e viene trascinato distante. T/n sbuffa.
Poi alza la testa e ridacchia tra sé e sé. La pioggia le piace.

Con calma, ma non troppa, si dirige a casa ma qualche isolato prima che possa arrivare la pioggia non la tocca più.
《cosa...?》alza la testa e vede un braccio che solleva sulla sua testa una felpa viola e bianca. La felpa scolastica della Shiratorizawa.

T/n gira la testa di scatto e vede di nuovo il ragazzo che passa tutti giorni davanti a casa sua sotto la pioggia.

《grazie.》borbotta spostandosi i capelli bagnati dal viso, il ragazzo le fa un sorriso gigantesco per poi iniziare a camminare con lei.

《allooora... Sei della Shiratorizawa?》dice. È ovvio che lo sia, t/n si da della stupida.
《esattamente. Anche tu?》domanda a sua volta.
《si.》il silenzio cala di nuovo e t/n vede casa sua non troppo lontnata.

《abito lì, io.》indica la piccola casa in fondo alla via e il rosso annuisce.
《ci passo davanti spesso.》risponde.
T/n sta per dire "lo so", ma si rende conto di quanto possa sembrare equivoco e chiude la bocca arrossendo.
Silenzio di nuovo.

Il ragazzo l'accompagna fin sulla soglia in modo che non si bagni e borbotta: 《comunque io sono Satori Tendo.》
《oh giusto! T/c t/n, piacere! Satori-san, vuoi entrare? Solo il tempo che la pioggia si plachi e che ti asciugi un po'. Posso offrirti anche da bere o da mangiare o-》 inizia a parlare la c/c ma il ragazzo la interrompe.

《non preoccuparti, mi ha fatto piacere conoscerti. Ci vediamo a scuola t/c-san》fa un passo indietro.
《insisto, Satori-san, il vento è forte e la pioggia fitta, non devi restare molto, ma è pericoloso!》in quel momento, come a prova delle parole di lei, una folata di vento spettina ancora di più il rosso e gli fa scivolare dalle mani la felpa bianca.
Satori Tendou è bagnato fradicio e in maniche corte sotto una pioggia fredda e fitta. Starnutisce.

T/n non aspetta una sua risposta e lo trascina in casa, Satori ha appena il tempo di togliersi le scarpe che già sono in salotto.
《bagnerò dappertutto così》 dice. T/n alza le spalle.
《è acqua, si asciugherà》 prima di farlo sedere sul divano, corre in bagno e afferra quanti più asciugamani può.
Ne stende un paio sui cuscini e con un altro circonda le spalle del ragazzo.
《hai freddo? accendo il riscaldamento in bagno e riempio la vasca. Ti va del tè, poi?》zigzaga per il salotto mentre Satori si strofina i capelli.
《va bene così, ti rin-》
《scommetto che preferisci la doccia, vero? Vado e torno. I tuoi vestiti lasciali fuori dalla porta, li metterò nell'asciugatrice e metterò a lavare la tua felpa.》
E prima che Tendou possa dire qualcosa lei è già sparita.
Quando torna lo accompagna fino al bagno.
《prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno e scaldati per bene. Per qualsiasi cosa, urla e io arriverò in un batter d'occhio》 t/n gli sorride e Satori si irrigidisce.
È bella, pensa. E pure gentile.
Tenta di ricambiare il sorriso, ma non sa quello che né è uscito. Quando t/n si volta e gli dà le spalle, Tendou è raggiante. Si chiude in bagno e apre l'acqua.

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