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Harry Potter, infermeria

《Potter! Potter sei davvero svenuto sul treno?》Malfoy parla dal tavolo dei serpeverde.
《Malfoy! Sei davvero nato così stupido?》domandi.
Odi quando insultano Harry. È la tua cotta dal primo anno e quando hai scoperto che sareste stati entrambi in grifondoro eri così felice!

《cos'è t/c, cerchi rogne?》si alza dal tavolo il biondo. Tu fai lo stesso.
《andiamo Malfoy, da dove lo tiri fuori questo coraggio?》ridacchi portando furtivamente la mano alla a bacchetta.

Hermione ti afferra la mano, facendoti un cenno di negazione con la testa. Fai zigzagare lo sguardo tra Hermione, Harry e Draco poi lasci la presa.

《se proprio vuoi farti espellere ci becchiamo fuori》mormora il biondo sottovoce uscendo dalla sala grande.
Hermione ti stringe di più la mano e tu torni a sederti accanto a Harry.

《non dovresti difendermi, ti metteresti solo nei guai. Soprattutto con Malfoy. 》borbotta il moro.
《lo so, ma non lo sopporto.》addenti il tuo petto di pollo.
《che cosa non sopporti?》domanda Ron rosicchiando l'osso della quarta coscia di pollo.
《Malfoy. E anche che insultino Harr-i miei amici》rimani sul vago e vedi Hermione sorridere.

《beh, grazie T/n, ma sul serio. Con uno come lui non ne vale pena》dice e tu annuisci alzando le spalle.

***
《Malfoy.》
《t/c.》

Alzate la becchetta nello stesso momento. Urlate nello stesso momento uno schiantesimo ma il tuo viene deviato perché vieni distratta da una voce.

《t/n, non lo fare!》.

Lo schiantesimo di Draco va a segno e ti colpisce facendoti indietreggiare e sbattere contro il muro.

Svieni vedendo Malfoy per terra con il sangue che gli esce dal naso.

***
Madame Pomfrey ti sta schiffeggiando le guance.
《ah, era ora, signorina t/c. Insomma, voi ragazzini non volete proprio mettervi intesta che la magia può essere pericolosa.》sbuffa e ti mette un bicchiere con una brodaglia scura tra le mani.
《io non lo bevo.》dici.
《certo che lo beve. E subito!》
《lo beva le-》stai per dirle ma una voce ti sovrasta chiamandoti.
《T/n! Stai bene?》gli occhiali di Harry per poco non cadono quando madame Pomfrey lo ferma.
《non dovrebbe essere in punizione, signor Potter?》domanda sospettosa.
《io... Io ho finito... Sa, sistemare la stanza dei manufatti è proprio piacevole e ho finito in un batter d'occhio》ridacchia confuso.
《andrò ad accertarmene. Spero non debba passare troppi guai, signor Potter. E la signorina t/c ha bisogno di tranquillità.》dichiara con aria solenne.
《ma se mi ha svegliata a suon di schiaffi!》sbarri gli occhi. Madame Pomfrey sbuffa contrariata e alza gli occhi al cielo borbottando quanto i ragazzini non possano sapere nulla di medicina.

Harry si siede al tuo fianco.
《allora? Punizione, eh, Potter? Per cosa?》domandi ironica.
《ho tiramoneuoi...》borbotta arrossendo.
《non credo di aver capito》lo deridi.
Lui borbotta di nuovo qualcosa di incomprensibile.
《avanti, Harry, parla come mangi. Che hai combinato?》gli sorridi.
《ho tirato un pugno a Molfoy.》arrossisce.

《tu hai...ma...SEI PER CASO IMPAZZITO, HARRY?》gli tiri un pugno sil braccio.
《suo padre potrebbe farti espellere. E Silente... Oh no Draco è una vipera! Non dovevi farlo!》

《Parla quella che voleva schiantarlo!》esclama. Qualcuno dai lettini dell'infermeria borbotta di fare silenzio.
Arrossite entrambi.

《Ma lui ti ha insultato, avevo una buona scusa!》ribatti.
《Lui ti ha schiantato, qui quello con la scusa buona sono io》replica. Non sai cosa rispondere.
Un punto per Potter, zero per te.

《Sei davvero carina quando rimani senza parole》dice sorridendo.
《Oh sta' zitto idiota!》rispondi. Sei così rossa che faresti invidia agli stendardi di Grifondoro.
《Sei carina anche quando arrossisci》continua. Stai per zittirlo di nuovo in modo molto più volgare ma lui ti sposta i capelli dietro l'orecchio e ti fissa con insistenza.

《Però quando mi difendi e sei cazzuta, lì, per Godric, se sei bellissima》 cento punti per Potter, zero per te.
Seduto sul bordo del lettino, si sporge in avanti e ti bacia sulle labbra velocemente. Quando si ritrae anche lui è rosso.
Ti avvicini e poggi la fronte sulla sua.
《Sei un idiota Potter》ridi. Lui ti segue e ride a sua volta.
Di nuovo qualcuno vi dice di fare silenzio, ma voi siete troppo contenti e imbarazzati per dargli ascolto.