sakuatsu, I thought I'd protect you

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《allora fai sul serio?》 Kiyoomi guarda Atsumu caricare la macchina.

《Sì. Te l'ho detto, sono stufo delle tue moine da germofobico e ormai non sento più niente》Atsumu non lo guarda in faccia, carica l'ultima borsa e sbatte il baule sospirando.

Sì volta verso il suo ormai ex ragazzo.
Kiyoomi ha voglia di dirgli che è uno stronzo, che gli aveva chiesto una cosa, una sola: di non illuderlo, e adesso lo stava piantando in asso.

Si guardano in silenzio.

《D'accordo...fammi sapere quando arrivi》borbotta incerto e poi sospira.
Atsumu fa un sorriso ironico:《No, non ho intenzione di sentirti ancora》
Una vena sulla fronte del moro inizia a pulsare. Odia quando fa così.

Atsumu sale in macchina e mette in moto quasi sgommando. Guarda Sakusa dallo specchietto, sempre più lontano.

Appena l'auto sparisce dietro una curva, il naso di Sakusa inizia a prudere. Prima che possa fermarsi, gli occhi gli si riempiono di lacrime e prima che i vicini vengano a godersi lo spettacolo torna in casa.

...

Ormai Atsumu era andato via da un paio di settimane e come previsto non si era fatto sentire. Osamu però sì. Si era preso la responsabilità di tenere aggiornato Kiyoomi, anche perché probabilmente aveva capito che Atsumu stava mentendo.

《Si è preso l'influenza, va in giro come se fosse il suo ultimo giorno e mi ha appena chiesto di scrivergli il testamento. Di solito prendeva qualcosa?》Osamu è stufo di avere suo fratello in casa,per quanto gli voglia bene.
《Lo facevo stare a letto e gli preparavo del ramen. Dentro facevo sciogliere gli antibiotici altrimenti non li prendeva.》
《Questo è molto intelligente, se potessi tornare nel passato direi a nostra madre di fare così!》

《Comunque non so se dovrei dirtelo, ma ultimamente dorme poco e quando lo fa si agita un sacco. Ieri sembrava stesse andando in iperventilazione e borbottava "Omi, chiedi a Omi se sta bene". Ho provato a chiedergli qualcosa stamattina ma mi ha quasi morso da quanto era nervoso》

《Mi dispiace ma io non so cosa fare. È stato lui a lasciarmi e sembra non stare poi così male》la sua voce cambia. Mentre prima era premuroso e sinceramente preoccupato, adesso il suo tono è meccanico e glaciale.

Osamu sospira e pensa al perché deve essere sempre lui ad avere a che fare con quei due idiota. Non trova risposta alla sua domanda ma risponde al moto: 《Kiyoomi non fare così, ti ricordo che quando mi ha suonato alla porta due settimane fa era in lacrime.》
《lo so lo so, ma allora perché mi ha mollato? Perché non torna?》

《Perché non vieni tu qui?》il Miya sgancia la bomba.
Kiyoomi esita a rispondere.

《Atsumu si arrabbierà un sacco》
《È casa mia, decido io chi invitare e per la cronaca, lui non è stato invitato》preme ironicamente sull'ultima frase e Omi sbuffa in una risata.

《D'accordo, ci penso. Grazie Osamu》
《No problemo 》La telefonata si chiude con un suono secco.
Kiyoomi si passa le mani sulla faccia e mette in macchina un cambio di vestiti, mascherine, guanti di tessuto, gel per le mani e dei fiori.

Non ci ha pensato, è salito in macchina ed è partito. Odia anche questo di Atsumu, che lo renda così impulsivo e senza freni.

Omi spegne il cervello e accende la radio, ora deve solo pensare a guidare.

...

Ha fatto male i conti, o forse sì è solo fermato troppo volte, perché quanto arriva a casa di Osamu è notte fonda.

Gli manda un messaggio dicendogli che avrebbe riposato in macchina e che la mattina dopo sarebbe andato a prendere la colazione per tutti. Inaspettatamente però Osamu gli risponde.

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