solangelo (angst!)

49 1 2
                                    

Per Hello_MyDarling

Nico ha sempre odiato le profezie. Anzi, Nico ha sempre odiato essere un semidio.
Non c'era mai stato un singolo momento della sua vita in cui si era sentito al sicuro, mai, nemmeno uno; prima all'hotel Lotus, poi la morte di Bianca, poi Jason.
L'unica cosa che lo aiutava a rimanere a galla era Will.

Reyna ormai era distante ed Hazel, beh, Nico non voleva disturbarla troppo.

Will era l'unica cosa tangibile, vicina abbastanza e forte abbastanza da potergli stare accanto senza esserne ferito a lungo andare.

È per quello che l'idea di perderlo in qualunque modo lo manda in bestia, lo fa proprio incazzare e lo fa sentire colpevole, perché non è possibile che ogni persona per lui importante muoia.
Ma una parte di Nico sa che non è colpa sua, e che la colpa è della metà divina del loro DNA.

Quando Chirone, scuro in volto, annuncia che il campo è sotto minaccia Nico capisce che saranno tempi duri per il regno di suo padre.

***

Il giorno dell'attacco Will è nella cabina di Nico.

《Ti amo》borbotta a bassa voce e Nico ringrazia che la cabina sia poco illuminata perché oltre ad essere rosso d'imbarazzo ha le lacrime agli occhi per la frustrazione.

《Anch'io, Will. Non farti ammazzare, ti prego》mormora sulla sua spalla dopo che il biondo lo abbraccia con trasporto.

《io sarò nelle retrovie per la maggior parte del tempo. Tu non fare cazzate. 》Will non sembra intenzionato a liberare Nico dall'abbraccio ma a lui non dispiace per niente.

Il corno suona, ecco il primo attacco.

Nico bacia velocemente Will e si fionda fuori. Ha un compito importante e se vuole sentirsi meno colpevole deve fare del suo meglio.

Da quando erano entrati in contatto coi Romani, Chirone aveva cercato di istruire i campeggiatori sull'organizzazione militare ma, a parte i figli di Atena, la cosa non aveva fruttato molto e i greci continuavano a combattere in modo casuale, menando fendenti finché non atterravano il nemico.

Con Chirone e figli di Apollo che stavano insieme a Will nelle retrovie, Nico aveva concordato che il suo ruolo sarebbe stato quello di proteggere i feriti: se vedeva qualcuno a terra o in pericolo mortale, faceva un viaggio d'ombra per prelevarlo e portarlo nelle retrovie a ricevere cure e ristoro dai fratelli del suo ragazzo.

Will non era d'accordo con tutto ciò, i viaggi d'ombra stancavano molto Nico e farne oltre il suo limite lo avrebbe potuto uccidere. Certo, negli anni è migliorato in quanto a distanza e frequenza ma nulla riusciva a togliere dalla mente del biondo il modo in cui Nico sembra svanire quando oltrepassa il limite.

Will non può perdersi in pensieri lugubri però, la battaglia è iniziata e già alcuni suoi fratelli stanno elargendo le prime cure ai primi feriti.

Nico, guardingo, colpisce i nemici alle spalle e salva i campeggiatori in fin di vita e continuava così da ore e per ore.

***
Stremati ormai e a notte fonda i campeggiatori che non erano morti o feriti, cozzano ancora le spade con quelle degli avversari ed evitano i loro colpi con maestria.

Nico, col fiatone, evoca un'orda di scheletri: la battaglia sembra vinta perciò vuole dare una spinta in più ai ragazzi, dare loro speranza.

Poi però la vede. Una bambina di dieci anni al massimo, che mena fendenti con una spada troppo grossa per lei, contro un mostro che potrebbe schiacciarla come un moscerino. Non piange, non sembra affaticata, non sembra nemmeno impaurita. Quando lei spinge il mostro leggermente indietro, rivela alle sue spalle un bambino della sua età, che al contrario piange e urla tenendosi le ferite sanguinanti.

Nico non ci vede più. Non gli importa quanto è stanco, non gli importa che le sue mani siano già evanescenti.
È stata una questione di secondi: viaggio d'ombra davanti alla bambina, prende i due bambini e soffoca un gemito. Fa il secondo viaggio d'ombra in infermeria e crolla per terra. Si scusa coi due campeggiatori e subito vengono circondati dai figli di Apollo.

《Fatemi passare!》Nico sente Will gridare, lo sente lontano e poi prende a tossire, tossisce fortissimo, gli fanno male i polmoni, gli occhi si annebbiano e cerca aria.

Le mani di Will lo raggiungono e lo aiutano a rimettersi dritto, cosa che gli fa riprendere un po' d'aria fortunatamente.

《Cos'hai fatto, Nico?》ripete e singhiozza, Nico non capisce.
Allunga una mano sul suo viso e quando gli sporca i capelli di sangue, realizza.

L'aria gli manca di nuovo e il dolore del pugnale piantato tra le scapole si fa sentire tutto in un colpo.

Nico deve accasciarsi per sentire un po' di sollievo e Will, sempre singhiozzando, gli preme le mani luminose sulla ferita mentre chiede bende e unguenti, ambrosia, antidolorifici e qualsiasi cosa gli passi per la testa.

Nico però lo percepisce. Lo sa già, è un figlio di Ade dopotutto.

Gli allontana le mani con quanta più forza ha e si risolleva piano.
Appoggia la fronte sulla sua e cerca di parlare, ma non ci riesce, ha un tappo in gola.
Per non farsi prendere da un attacco di tosse preme le labbra su quelle di Will prima che sia troppo tardi, e lacrime e sangue si fondono in un addio tremendo.

Nico si butta all'indietro e, prima che Will possa agguantarlo, svanisce nell'ombra; ignaro se potrà godere della compagnia di Bianca e Jason o se rimarrà per sempre parte del vento.










Fatemi sapere com'è pls!!

Fanfics  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora