Albus sedeva sotto una quercia. Leggeva un libro, ma a malapena riusciva a capire il senso del paragrafo.
E lo stava rileggendo da venti minuti.
Con la bacchetta infilata tra i capelli e la camicia stropicciata, aveva un'aria trasandata ma che non toglieva nulla allo sguardo limpido e sveglio.
Chiuse gli occhi e, sospirando, appoggiò la testa al tronco dell'albero.Lo immaginava mentre si avvicinava, biondo e bellissimo. La camicia fuori dai pantaloni e i capelli raccolti.
《Al, ci sei?》Albus aprì gli occhi di scatto e gli venne il batticuore.
《pensavo dormissi. Eri molto tranquillo, mi spiace averti disturbato. 》proprio come lo aveva immaginato, Gellert era arrivato con la camicia fuori dai pantaloni, i capelli raccolti e la sua solita bellezza che lo fece incantare.《nessun disturbo Gell. Ti aspettavo.》i due si sorrisero. Gellert si accomodò al fianco di Albus e, guardando quei lineamenti marcati, quasi angelici, sentì una strana rabbia pervaderlo. Ripensò alle parole di suo fratello Abeforth e si stupì di provare verso di lui un sentimento così forte e rancoroso da poter essere scambiato per odio.
"Devi prenderti le tue responsabilità Albus! Sei il maggiore e Ariana ha bisogno di tutto l'aiuto possibile. Come puoi non vederlo? Come puoi mettere da parte tua sorella, sangue del tuo sangue, per un ragazzino dagli occhi malvagi?" Abeforth era appena uscito dalla stanza della sorella.
"tu non conosci Gellert. Non permetterti di dire una parola contro di lui, Abeforth. E io non sto venendo meno alle mie responsabilità: sto solo cercando di farmi una vita oltre a voi. Mi state soffocando e mi sto già perdendo troppe cose." Albus non era mai stato così freddo con suo fratello.《cosa leggi, Al?》Gellert si appoggiò alla spalla del ragazzo per vedere meglio il contenuto del libro. Albus arrossì lievemente, ma gli fu grato per averlo distratto dai suoi pensieri, anche se inconsapevolmente.
《il libro che avevo preso in prestito da tua zia. È interessante, ma tu lo hai già letto.》Albus sorrise all'amico e gli indicò il simbolo a bordo pagina.Gellert fece una breve risata.
《quando li troveremo tutti, Al, potremo finalmente mostrare ai babbani che non hanno alcun diritto su di noi.》alzò la testa dalla spalla di Albus e affondò in naso tra i suoi capelli.
《sei preoccupato, Albus. Cosa posso fare per te?》proseguì il biondo.Albus trattenne un sospiro.
Gellert non poteva essere cattivo. Abeforth si sbagliava, era solo accecato dai problemi di Ariana e non voleva che Albus fosse felice al di fuori della famiglia.
L'egoista era Abeforth, Albus non aveva colpe e Gellert non era cattivo.
Albus cercava in tutti i modi di eliminare dalla sua mente le accuse del fratello. Ma per quanto lui amasse Gellert Grindelwald doveva ammettere di avere dei dubbi riguardo al suo progetto di "bene superiore".Albus era frustrato: doveva fare da padre ad una sorella incontenibile e ad un ragazzino che voleva privarlo della sua libertà, serbava rancore ai babbani, poiché era colpa loro se Ariana ora era così instabile e aveva bisogno di sentirsi accettato, amato, e solo Gellert lo faceva sentire così.
Era un agglomerato di sentimenti ed emozioni che faticava a contenere. E se ne vergognava.《Abeforth ti ha di nuovo fatto la paternale su di me? Sei un ragazzo intelligente, Albus. Io non voglio costringerti a fare nulla, ma voglio solo che tu sappia che io non sono il mostruoso cattivo che tuo fratello vuole che io sia.》Gellert strinse i pugni ed evitò lo sguardo dell'amico.
《io non l'ho mai pensato, Gell. Mio fratello dovrebbe imparare a mettersi nei miei panni prima di puntare il dito e io sono fermamente convito che prima o poi si darà pace e ti lascerà stare. Ci lascerà stare.》Albus non fu in grado di resistere al broncio del biondo. Strinse la mano di Gellert nella sua.
Ogni qual volta si concentrava sul volto del ragazzo accanto a lui, sembrava dimenticare i suoi dubbi riguardo la sua bontà e la bontà delle sue azioni.Albus gli spostò una ciocca uscita dal codino spettinato e gli sorrise.
《sei davvero bello, Albus》disse con aria solenne il biondo. Albus arrossì e lo diventò di più quando Gellert gli lasciò un bacio sulla guancia.《avanti, mia zia ci sta aspettando》Gellert si alzò e tese una mano ad Albus.
Una volta entrambi in piedi, ad Albus tornarono i suoi dubbi.
Era giusto quello che volevano fare? Avrebbero riconosciuto il limite quando sarebbe stato il momento?Albus pensò che forse lui il limite lo vedeva già.
Ma Gellert no, Gellert si era fatto espellere prima del diploma, Gellert era sveglio ma troppo determinato e accecato dal desiderio di potere.E la cieca ambizione di Albus faceva in modo che non si accogesse di star avvicinandosi troppo a quel limite.
Gellert strinse la mano di Albus e si fermò un attimo per accarezzargli i capelli ramati.
Gli diede un bacio, svelto e sbarazzino, e Albus capì di aver aumentato il divario tra lui e Abeforth.
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Fanfics
Fanfictionuna piccola raccolta di one-shot e ×reader :) La raccolta è molto casuale, ci sono personaggi/ship di anime e manga ma anche di libri e saghe sooo provate a guardare se c'è qualcuno che vi interessa! grazie :)