Eiji ci era rimasto male. Ash non lo aveva raggiunto all'aeroporto.
Si sarebbe accontentato di vederlo da lontano, salutarlo con la mano, avrebbe capito. Gli aveva preso un biglietto per il Giappone, ma capiva che, se anche Ash avesse deciso di restare in America, se ne sarebbe fatto una ragione.Ora però era troppo tardi. Non solo non lo aveva nemmeno salutato, ma non aveva nemmeno provato a contattarlo.
Eppure non riusciva ad essere arrabbiato.《Ibe-san? Sei ancora in contatto con Max e Jessica?》domandò. Ibe lo guardò incuriosito e annuì.
《vuoi domandargli di Ash, non è vero?》Ibe sorrise.
《voglio solo sapere se sta bene.》alzò le spalle.
《li chiamerò più tardi e ti farò sapere.》gli fece un occhiolino e Eiji lo ringraziò, sorridendo a sua volta.[...]
Ad Ash veniva da piangere.
Eiji ce l'avrà a morte con me.
No, Eiji non è il tipo da arrabbiarsi. E questo fa arrabbiare me.
Si passò le mani tra i capelli biondi e la porta si spalancò.
《Ciao, Ash!》Michael agitò una mano dalle braccia della madre.
Max gli si avvicinò scuro in volto. Gli tirò un pugno sulla testa e Ash esclamò un "perché?!" coprendosi la zona colpita con le mani.《mi ha chiamato Ibe! Sei un ragazzino viziato, sbarbatello. Non hai nemmeno provato a chiamare Eiji!》Max incrociò le braccia al petto, il suo pessimo umore contagiò il biondo.
Jessica si avvicinò.
《smettila Max, credi che sia stata una sua idea farsi pugnalare?》mise giù Michael e tirò un pugno al braccio del marito, che era già pronto a ribattere.《Eiji ci è rimasto molto male quando non ti ha visto all'aeroporto. Però Max ha ragione, avresti potuto mandargli almeno un messaggio. Tra poco ti dimetteranno, che ne dici di chiamarlo e scusarti?》Jessica gli mise una mano sul braccio. Ash si irrigidì.
《È meglio per lui che io non lo abbia chiamato. Ora che ne dite di portare Michael al parco, si divertirebbe molto di più che stare in un ospedale》disse e, offeso, voltò la testa dall'altro lato.
Sospirò quando sentì la porta chiudersi e Michael sussurrare ai genitori se l'avessero fatto arrabbiare.La mia anima è sempre con te.
Gli venne la pelle d'oca e prima ancora di rendersene conto le lacrime gli bagnavano le guance.
[...]
Eiji sembrava sereno.
Non felice, ma sereno.
Max aveva detto a Ibe che Ash stava bene e questo lo aveva rassicurato.
Si sentiva quasi sollevato che non lo avesse chiamato, Eiji non avrebbe saputo dire con certezza come avrebbe reagito se lo avesse sentito di nuovo.Aveva anche ripreso gli allenamenti. Non sarebbe più stato a livello olimpico, lo sapeva, ma saltare gli dava un senso di liberazione che poche altre cose gli davano.
Nonostante lui in primis facesse fotografie, non aveva mai accettato il fatto di non poter più saltare con l'asta, così ogni qualvolta avesse avuto un momento libero si buttava in pista.Avvisò sua madre che sarebbe andato alla pista e sua sorella gli saltò addosso, volendo andare con lui. Nonostante avesse preso un appartamento tutto per sé, gli piaceva ancora fare visita ai suoi genitori.
Accettò a malincuore, ma infondo gli faceva piacere.
Si riscaldò con vari minuti di corsa.
《dai, schiappa, fammi vedere qualche salto!》urlò la mora dagli spalti. Eiji le fece la linguaccia.Si sedette in mezzo alla pista e cominciò a fare stretching.
《sei noioso onii-chan!》disse di nuovo sua sorella. Eiji rise.Prese l'asta, la soppesò con attenzione e prese un gran respiro. Si mise in posizione e dopo un attimo di esitazione si mise a correre.
Fu in alto, trattenne il fiato e chiuse gli occhi.
Eiji vola.
Gli disse una voce nella testa, la voce di Ash.
Spalancò gli occhi e gli tremò il cuore nel petto. Gli sembrò di aver visto i suoi capelli biondi avvicinarsi agli spalti.Colpì l'asta che avrebbe dovuto saltare, che cadde insiseme a lui. Si coprì il volto per non essere colpito e quando l'attimo fu passato si massaggiò il piede.
Ero lo stesso con cui si era infortunato.La sorella fu subito da lui.
《onii-chan! Ti sei fatto male?》preoccupata lo aiutò a sedersi sul bordo del materasso.
《no, va tutto bene.》la rassicurò, ma si appoggiò a lei per alzarsi. Provò a fare qualche passo e notò che il piede non sembra avere problemi.
Per fortuna, pensò.《chiede di te, quel ragazzo.》la mora lanciò uno sguardo alle sue spalle e Eiji sentì lo stomaco sottosopra. Ebbe quasi paura a voltarsi.
《Ash》mormorò. Sua sorella lo guardò confusa.
《lo conos-》non terminò la frase.
Incurante del piede, Eiji corse verso la chioma bionda che stava lì impalata e sentì l'impulso di abbracciarlo come mai aveva fatto prima d'ora.Invece, si fermò a qualche passo da lui.
《Ash》mormorò di nuovo. Ash, annuì con gli occhi lucidi. Lui aveva voglia di gettargli le braccia al collo e passare le mani tra i suoi capelli neri, che erano cresciuti e sembravano morbidi come piume.Eiji tirò su col naso. Alzò un braccio e inaspettatamente tirò un pugno proprio sul naso del biondo.
Ash perse l'equilibrio un istante, colto di sorpresa, e si portò una mano al punto dolorante.
Non fece in tempo a dire una sola parola che so trovò soffocato dalle braccia del moro.Singhiozzava sommessamente sulla spalla di Ash e lui gli accarezzava i capelli. Aveva anche lui le guance umide di lacrime.
《Eiji》borbottò il suo nome parecchie volte.《Non eri venuto in aeroporto. Non hai mai cercato di metterti in contatto con me. Sei un idiota.》la voce gli tremava.
《Volevo venire da te. Avrei dovuto tenere alta la guardia, Lao mi porterà rancore a vita per Shorter.》Ash strinse tra le braccia Eiji così forte che quasi gli tolse il respiro.
《Lao ha-》tentò di chiedere incredulo.
《Adesso sei qui.》Ash nascose la testa nel collo del ragazzo. A Eiji venne la pelle d'oca nel sentirlo umido.《Scusate se interrompo, ma tu chi sei?》la sorella di Eiji si era avvicinata con curiosità. Ash sembrava non avere intenzione di muoversi di nemmeno un millimetro e continuava a piangere silenziosamente sulla spalla del ragazzo.
《Vai casa, dì alla mamma che io torno al mio appartamento e di non preparare per me. Non dirle di Ash.》rispose Eiji, iniziando ad alzarsi lentamente, portando con sé ache il biondo.《Ma-》ribattè la mora.
《Vai a casa, per favore.》Eiji aveva messo su un bel carattere severo e la sorella non se la sentì di ribattere e andò via sbuffando.《Ash, va tutto bene. Sono contento che tu stia bene. E che tu sia venuto.》Eiji sorrise e Ash alzò finalmente la testa.
《Appartamento, fratellone?》tornò il solito Ash di sempre ed Eiji arrossì scoppiando a ridere.Lo prese per mano e si diresse verso casa. La loro casa.
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Fanfics
Fanfictionuna piccola raccolta di one-shot e ×reader :) La raccolta è molto casuale, ci sono personaggi/ship di anime e manga ma anche di libri e saghe sooo provate a guardare se c'è qualcuno che vi interessa! grazie :)