-Sei proprio sicura che quella fosse Eleonore?
Domandò Steve ancora scosso da quanto sentito, la rossa annuí semplicemente.
Era ovvio che fosse sicura, domanda abbastanza scontata.
Era perdonabile però dato lo stupore che aveva suscitato questa affermazione.
-Se è lei dobbiamo andare ed anche ora! Blue ha sicuramente bisogno di aiuto, quella donna è squilibrata.
Disse Clint ed intanto stava ringraziando se stesso per aver spedito Laura ed i bambini via da lì.
Una guerra era sempre più imminente.
Rogers annuí mentre si alzava velocemente dal sofà.
-Chiamo Tony ed andiam-
Iniziò a spiegare prima di essere interrotto da una presenza che era appena entrata in salotto.
-Vengo anch'io assieme a voi.
Disse diretto Bruce Banner che aveva origliato l'intera conversazione fra i tre.
Natasha lo scrutò preoccupata, lo scienziato non si era ancora ripreso del tutto da quanto accaduto pochi giorni prima.
-Banner, ma...
Provò Clint, ma venne messo a tacere.
-Niente ma Barton. Voglio dare a quella ragazzina insolente una bella lezione.
Spiegò autoritario e nessuno obbiettò, ormai andava avvisato solo Tony e poi potevano andare.
Di Thor, da quando si era allontanato, si era persa ormai ogni traccia.
-NATASHA!
Urlò Blue notando l'amica piegata sulle sue stesse ginocchia in un evidente stato di dolore, quell'ipnosi doveva essere tremenda.
Senza pensarci due volte scagliò un colpo diretto verso l'artefice, ma Wanda fu più veloce e lo bloccò senza troppi sforzi.
Eleonore ridacchiò alla scena, Blue era ancora la patetica ragazzina che aveva conosciuto anni prima.
-Cos'e questo James? Un ricordo? Tu sei diverso però, io anche. Tutto ciò non è mai accaduto.
Natasha si sforzava ancora di cercare di dedurre cosa stesse vivendo, inutilmente.
-L'importante è che sta accadendo direi, non importa cosa sia.
Rispose piatto James, la rossa lo guardò frustrata.
-Ma tu sei reale? Sei davvero tu, James?
Domandò più a se stessa che all'interlocutore che, in risposta, scosse la testa amareggiato.
-Perché ti poni cose tante domande Natasha? Prima non eri così piena di dubbi, vivevi le cose per come venivano.
Le fece notare Barnes malinconico, la russa lo fulminò con lo sguardo.
I suoi occhi si bagnarono leggermente, odiava sentirsi debole, e con rabbia gli puntò un dito contro.
-Tu! James Buchanan Barnes!
Iniziò furente, lui scattò sull'attenti quasi spaventato da quel gesto irato così improvviso.
-Non hai minimamente idea di quello che io abbia dovuto passare a causa tua... Io...
Non riusciva a trovare le parole, Natasha Romanoff era rimasta senza parole.
Non sapeva bene come esprimere cosa stessa provando.
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In your mind - Marvel fanfiction. #Concorsoscrittura2019
Fiksi Penggemar[TRATTO DELLA STORIA.] -Chi sei tu? -Una persona che non ti conviene avere come nemica.