-Chapter thirty-two

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-Steve?

-Sí?

-Chi è Bucky?

L'espressione di Steve mutó da curiosa a sorpresa in una frazione di secondo.

Blue notó questa reazione e gli prese la mano.

A quel tocco entrambi sussultarono, in particolare Steve che non se lo aspettava.

-Steve, se non te la senti di parlarne non fa niente.

Lo rassicuró la ragazza, capendo che potesse essere un ricordo non molto piacevole.

-Cos'hai visto?

Domandó nuovamente il biondo, la Devis sospiró.

-Era un ricordo risalante agli anni quaranta, tu ed un gruppo di uomini che stavate cercando di entrare su un treno in corsa.

Steve sospiró, già capendo di cosa si trattasse.

-Tu eri assieme ad un uomo, Bucky giusto?

Cheise la ragazza e Rogers annuì.

-Era particolarmente confuso questo ricordo, non sono riuscita a vedere tutti i particolari. Soltanto Bucky che precipitava nel vuoto e tu che osservavi la scena impotente.

Concluse Blue, Steve restó inizialmente in silenzio.

-Bucky era il mio migliore amico, era tutto per me. Anche quando non avevo nessuno c'era Bucky. Quando siamo cresciuti lui ormai aveva raggiunto l'età per andarsi ad arruolare nell'esercito. Come ben saprai io per motivi fisici non potevo, dunque lui andò da solo. Quando dopo quell'esperimento diventai quello che sono, finalmente fu il momento anche per me di fare la mia parte. Trovai Bucky Barnes prigioniero in un campo nazista e lo liberai. Abbiamo continuato a combattere insieme, fino a quando non è successo quello che è successo.

La castana rivolse al biondo uno sguardo triste.

-Steve, mi dispiace davvero.

Nessuna risposta, Rogers abbassó semplicemente la testa amareggiato.

-La cosa peggiore è che è morto per salvare me, per aiutare me. Non potró perdonarmelo mai.

Queste parole Steve le sputó fuori con rabbia, rabbia verso se stesso.

-No, non dire questo.

Lo rimproveró Blue.

-Come posso non dirlo? È vero.

Insistette Rogers, non guardando la ragazza in faccia.

-Steve, se Bucky pensava che per te ne valesse la pena non puoi fartene una colpa. Tu lo avresti fatto per lui?

Steve annuì, alzando lo sguardo dal pavimento per osservare la castana.

-E ti sarebbe piaciuta l'idea che lui si fosse sentito in colpa per il resto della vita?

Continuó Blue, il biondo negó con la testa.

-Allora devi ricordarti di Bucky come il tuo migliore amico, non come colui che è morto a causa tua. Pensa a tutti i vostri momenti felici, penso che lui vorrebbe essere ricordato cosí.

Concluse Blue, Steve sorrise.

-Grazie Blue. Sei fantastica.

-Non ringraziarmi, ho solo detto la verità.

Caló il silenzio per un po', fino a quando Steve non prese la parola.

-Perché ti sottovaluti cosí tanto?

In your mind - Marvel fanfiction. #Concorsoscrittura2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora