-Non ho seriamente parole.
Inizió Tony con un tono che prima non aveva mai usato.
Steve era accanto a lui, aveva le braccia conserte ed uno sguardo furioso.
Blue si trovava fra Natasha e Clint, era pallida come un lenzuolo.
Aveva sulle spalle una coperta e stava mangiando una merendina che le aveva gentilmente dato la Romanoff.
Rogers si era quasi intenerito davanti a quella visione, sembrava una piccola bambina.
Ovviamente, peró, non lo diede a vedere e restó impassibile.
-Banner, da te non me lo sarei mai aspettato.
Continuó Stark osservando Bruce, quest'ultimo sospiró.
-Tony, pensavamo non ci fosse altro modo.
Tentó di giustificarsi il dottore, il biondo alzó gli occhi al cielo.
-C'è ne erano tante altre di soluzioni, Banner tu sei una persona di scienza e sempre molto ragionevole, mi stupisci.
Parló il Capitano, Banner abbassó il capo colpevole.
-So cosa si prova ad avere dei poteri e non saperli gestire, a sentirsi mostri ogni singolo giorno della propria vita, è davvero bruttissimo. Volevo soltanto darle una mano, non ho ragionato sulle conseguenze.
-Bruce, apprezzo davvero tanto quello che hai provato a fare, grazie.
Lo ringrazió Blue sorridendogli, dentro di sè sentì un senso di tristezza e gratiduine nei suoi confronti.
-Io no.
Sbottó Stark, Clint alzó gli occhi al cielo.
Steve guardó la Devis contrariato, era tanto difficile riuscire a capire che loro non erano dei mostri?
-Io capisco la tua rabbia Tony, ma l'idea di non coinvolgerti non è stata nè di Bruce, nè di Blue. È stata mia e di Natasha, pensavamo fosse la cosa giusta.
Parló Barton, la rossa al suo fianco annuì.
-È diventata una moda pensare che questo sia l'unico modo?
Chiese Tony sarcastico, Bruce alzó gli occhi al cielo.
-Se volete bruciarmi al rogo io sono qui.
Sbottó Nath con il suo solito tono strafottente.
-Va bene, basta dire di chi è la colpa o di chi non lo è. Noi tutti dobbiamo convivere e per una buona convivenza servono delle regole.
Inizió Stark e tutti rivolsero la loro attenzione.
-Niente più iniziative, soprattutto di questo genere, senza che tutti ne siano al corrente.
Si bloccó un attimo iniziando a tenere il conto delle cose da dire con le dite delle mani.
-Niente fughe senza avvisare qualcuno e chiunque esce da qui deve essere sempre rintracciabile.
-Nessuno deve toccare le mie armature o accedere al laboratorio senza permesso, eccetto Bruce.
Concluse e tutti annuirono, Clint sospiró divertito.
-Niente sbronze prima di una missione Stark?
Lo provocó, Iron-Man gli lanció un'occhiataccia.
-Ti prendo a calci in culo con l'armatura Barton.
-Piano con le parole, Steve non gradisce questo linguaggio poco elegante.
Scherzó Natasha, Rogers la guardó irritato.
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In your mind - Marvel fanfiction. #Concorsoscrittura2019
Fanfiction[TRATTO DELLA STORIA.] -Chi sei tu? -Una persona che non ti conviene avere come nemica.