-Chapter forty-two.

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-Non ho seriamente parole.

Inizió Tony con un tono che prima non aveva mai usato.

Steve era accanto a lui, aveva le braccia conserte ed uno sguardo furioso.

Blue si trovava fra Natasha e Clint, era pallida come un lenzuolo.

Aveva sulle spalle una coperta e stava mangiando una merendina che le aveva gentilmente dato la Romanoff.

Rogers si era quasi intenerito davanti a quella visione, sembrava una piccola bambina.

Ovviamente, peró, non lo diede a vedere e restó impassibile.

-Banner, da te non me lo sarei mai aspettato.

Continuó Stark osservando Bruce, quest'ultimo sospiró.

-Tony, pensavamo non ci fosse altro modo.

Tentó di giustificarsi il dottore, il biondo alzó gli occhi al cielo.

-C'è ne erano tante altre di soluzioni, Banner tu sei una persona di scienza e sempre molto ragionevole, mi stupisci.

Parló il Capitano, Banner abbassó il capo colpevole.

-So cosa si prova ad avere dei poteri e non saperli gestire, a sentirsi mostri ogni singolo giorno della propria vita, è davvero bruttissimo. Volevo soltanto darle una mano, non ho ragionato sulle conseguenze.

-Bruce, apprezzo davvero tanto quello che hai provato a fare, grazie.

Lo ringrazió Blue sorridendogli, dentro di sè sentì un senso di tristezza e gratiduine nei suoi confronti.

-Io no.

Sbottó Stark, Clint alzó gli occhi al cielo.

Steve guardó la Devis contrariato, era tanto difficile riuscire a capire che loro non erano dei mostri?

-Io capisco la tua rabbia Tony, ma l'idea di non coinvolgerti non è stata nè di Bruce, nè di Blue. È stata mia e di Natasha, pensavamo fosse la cosa giusta.

Parló Barton, la rossa al suo fianco annuì.

-È diventata una moda pensare che questo sia l'unico modo?

Chiese Tony sarcastico, Bruce alzó gli occhi al cielo.

-Se volete bruciarmi al rogo io sono qui.

Sbottó Nath con il suo solito tono strafottente.

-Va bene, basta dire di chi è la colpa o di chi non lo è. Noi tutti dobbiamo convivere e per una buona convivenza servono delle regole.

Inizió Stark e tutti rivolsero la loro attenzione.

-Niente più iniziative, soprattutto di questo genere, senza che tutti ne siano al corrente.

Si bloccó un attimo iniziando a tenere il conto delle cose da dire con le dite delle mani.

-Niente fughe senza avvisare qualcuno e chiunque esce da qui deve essere sempre rintracciabile.

-Nessuno deve toccare le mie armature o accedere al laboratorio senza permesso, eccetto Bruce.

Concluse e tutti annuirono, Clint sospiró divertito.

-Niente sbronze prima di una missione Stark?

Lo provocó, Iron-Man gli lanció un'occhiataccia.

-Ti prendo a calci in culo con l'armatura Barton.

-Piano con le parole, Steve non gradisce questo linguaggio poco elegante.

Scherzó Natasha, Rogers la guardó irritato.

In your mind - Marvel fanfiction. #Concorsoscrittura2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora