Bruce Banner stava esaminando lo scettro nel suo laboratorio, ma non era solo, era in compagnia di Tony Stark. Durante il lavoro non potevano fare a meno di chiacchierare un po' fra scienziati, come aveva detto Tony prima, loro due parlavano la stessa lingua.
-Faccia una capatina alla Stark Tower, ultimi dieci piani, ricerca e sviluppo. È il paese dei balocchi.
Disse Stark avvicinandosi al dottore che era impegnato ad esaminare lo scettro chitauriano.
-Grazie, ma l'ultima volta che sono stato a New York... ho distrutto praticamente Harlem.
Sospiró Banner.
-Beh, prometto un ambiente privo di stress, senza tensione, né sorprese.
Disse e senza neanche aver finito la frase gli diede la scossa con un apparecchio che aveva in mano.
-Ahi!
Si lamentó il povero Banner, intanto Steve che stava passando di lì aveva assistito alla scena.
-Ehi, sei impazzito?!
Chiese quest'ultimo in tono abbastanza incazzato a Stark, che intanto che non lo stava degnando di uno sguardo.
-Non si sa.
Rispose alla domanda, il capitano lo guardava sconvolto, tanta arroganza riusciva a stare in un armatura?
-Ha raggiunto un grande autocontrollo, come fa? Musica, fuma erba?
-È tutto uno scherzo per te?
Chiese Steve che stava iniziando seriamente a perdere la pazienza.
-Le cose divertenti sí.
-Mettere a rischio la sicurezza delle persone non è divertente, senza offesa dottore.
-Oh, non fa niente, non sarei venuto a bordo se non fossi in grado di gestire oggetti confondenti.
Rispose Banner cercando di mantenere la calma, Rogers continuava a guardare male Tony.
-Proceda in punta di piedi, farà passi da gigante.
Scherzó Stark, Steve lo guardó male.
-E tu concentrati sul problema signor. Stark.
-Non lo sto facendo? Perchè Fury ci ha radunati, perchè adesso, perché non prima? Cosa ci nasconde? Per risolvere l'equazione devo avere tutte le variabili.
-Credi che Fury nasconda qualcosa?
Chiese il biondo alquanto scettico.
Stark gli stava antipatico, ma sinceramente doveva ammettere che quello che stava dicendo era giusto.
-Lui è una spia, Capitano lui è la spia. I suoi segreti hanno segreti.
Intanto aveva preso dalla tasca un pacco di snack che stava mangiando durante il suo discorso, porse il sacchetto a Banner che rifiutó con un cenno della mano.
-Innversosice anche lui, vero?
Continuó Stark, Bruce inizió a gesticolare confuso.
-Voglio solo finire il mio lavoro qui e...
-Dottore.
Lo interruppe Steve, Bruce sospiró per poi levarsi gli occhiali da lavoro.
-Un raggio di luce per l'umanità, la battuta di Loki a Fury riguardo il cibo.
-L'ho sentita.
Commentó Steve.
-Secondo me era indirizzata a lei.
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In your mind - Marvel fanfiction. #Concorsoscrittura2019
Fanfiction[TRATTO DELLA STORIA.] -Chi sei tu? -Una persona che non ti conviene avere come nemica.