-dono-

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Qua possiamo osservare una Laura che dimostra tutto l'odio che prova nei confronti di Bella. mi dispiace se a qualcuno di voi piace, ma davvero, la trovo una dei personaggi più egoisti, ignoranti e deficienti di tutta la saga.
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I Cullen ed Emmett non mi lasciò nemmeno per un secondo mentre mi spiegavano alcune cose riguardante i Volturi. Sapevo abbastanza su di loro, ma dicevano che fosse meglio che io mi sapessi tutto, per vivere al meglio la mia esistenza.

Tenevo gli occhi bassi, sul tavolo, mentre Carlisle parlava di come la famiglia fosse insaziabile di sangue e con un'ossessione del controllo. Mi vennero i brividi quando di mi raccontò come si nutrivano; trovavo raccapricciante attirare un gruppo di turisti e poi ucciderli, tutti assieme.

Bella ed Edward se ne andarono per una delle loro uscite romantiche, mentre gli altri rimasero con me a farmi compagnia. La più vicina, oltre ad Emmett, fu Rosalie. Sembrava capire il mio cattivo umore e, al contrario degli altri, non cercava in nessun modo di obbligarmi ad accettare la mia nuova situazione. Sapevo che lo facevano con un buon scopo, ma non riuscivo ancora a credere.

"Ora non sappiamo da quanto tu sia stata trasformata di preciso, ma hai bisogno di nutrirti" Parlò dolcemente Esme poggiandomi una mano sulla spalla, girai leggermente il volto per incontrare i suoi occhi pieni di tenerezza e pietà, prima di annuire non troppo convinta.

Il bruciore non scompariva, ma al solo pensiero di dover toccare del sangue con le mie labbra mi fece gelare sul posto; Emmett sembrò notarlo e mise una mano sull'incavo della schiena, per farmi continuare a camminare. Non stavo rendendo le cose facili a nessuno, ma a me sembrava di star passando l'inferno.

Emmett mi attirò a se in un abbraccio soffocante, solo che ora non potevo più soffocare. "Andrà bene. Devi solo cacciare e nutrirti" Sussurrò nel mio orecchio e dopo tanto risentii i brividi scendermi giù per la schiena. Lui ridacchio captando la mia reazione e mi lasciò un leggero bacio sulla punta del naso. "Ti amo"

Lo guardai negli occhi, non riuscendo a credere a quello che avevo appena sentito, ma quando incontrai il suo sguardo capii che non me lo era immaginata. "Ti amo anch'io" Dissi con un filo di voce, ma abbastanza da esser sentito da un vampiro. La gentilezza del suo sguardo fece spazio ad una nuova, amore e desiderio.

Si abbassò e mi baciò, facendo scontrare violentemente le nostre labbra. Sentivo che non aveva paura di farmi male, se proprio sarebbe stato il contrario, e proprio per ciò approfondì il bacio ancora di più mettendo una mano dietro al mio collo, stringendo un po', e l'altra sul mio fondoschiena, portandomi ancora più vicino a se.

I nostri corpi si toccarono e non potei non notare che la sua pelle non risultava più fredda, almeno non quanto prima, al contatto. Anch'io ero come lui.

"Prendetevi una stanza, siete peggio di Rosalie e Damon!" Urlò Edward dal piano di sotto.

Entrambi lasciammo cadere dalle nostre labbra una risatina, leggermente divertita, a causa della sua reazione. I suoi fratelli lo prendevano sempre in giro a causa dei suoi modi all'antica; anche con mia sorella si comportava così, il massimo che avevano fatto erano un paio di baci leggermente più spinti dato che Edward voleva aspettare un possibile matrimonio. Ma sapevo che in realtà era perchè non voleva farle del male.

Io e Emmett non ci eravamo mai spinti così tanto oltre, ma già dalle nostre sedute vedevo comparire dei lividi sui fianchi, cosce e braccia a causa della sua forte presa. Non me l'ero mai presa, anzi, ogni volta che li guardavo sorridevo e nemmeno lui se ne importava più di tanto vedendo che a mi piacevano. Ma Edward non era così, non se lo sarebbe mai perdonato.

Per quello si scandalizzava quando io e suo fratello, o la bionda e l'altro suo fratello, facevamo cose per lui "troppo intime per farle in pubblico".

Scendemmo le scale e vidi Bella accanto ad Edward, lei non sembrava molto contenta e nemmeno lui, avevano litigato e molto probabilmente sapevamo tutti su che cosa.

Sentii un'ondata di rabbia nel vedere mia sorella osservarmi con invidia, come se avessi qualcosa che le apparteneva, che la voleva con tutta l'anima. E c'è l'avevo. "Non osare guardarmi così" Dissi sibilando fra i denti.

"Perchè? Hai un dono e tu ti comporti come fosse la cosa più brutta la mondo!" Le sue parole mi ferirono. Sapevo che nell'ultimo periodo era diventata molto egoista, ma addirittura considerare il vampirismo un dono era troppo, per di più dire a me che era un dono. Sapeva della mia repulsione verso la loro specie, e secondo lei io sarei dovuta essere grata a Dio per essere diventata così.

Per lei era un paradiso irraggiungibile, per me era un'inferno perenne.

"Io non lo voglio! Come devo spiegarti che sto passando le pene dell'inferno a causa delle tue continue cazzate? Spiegami come questo dovrebbe essere un dono!" Urlai scagliandomi contro di lei; nessuno riuscì a fermarmi in tempo, e in men che non si dica, Bella, era trattenuta da me contro il muro. "Sei egoista come la merda, fattelo dire col cuore. Non riesci a capire che non tutti vogliono essere un mostro che si nutre di sangue e che tutti, grazie al cielo, sono più coscienti e intelligenti di te" Dissi avvicinandomi sempre di più al suo volto. Sentivo delle voce chiamarmi da dietro, ma l'unica persona che mi interessava in questo momento era davanti a me, che cercava di allontanarsi dalla paura.

"Ashley, basta!" La voce di Carlisle mi risvegliò e mi accorsi di quanto mi fossi avvicinata al collo di Bella, non riuscendo a controllare la mia rabbia e la mia sete. "Ora andiamo a caccia. Ne hai bisogno" Sentii la mano dell'uomo appoggiarsi sulla mia spalla destra, allontanandomi lentamente da mia sorella, la quale osservavo con odio. Le cose fra noi due si erano rotte.


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