Isabella stava bene, o almeno così si pensava.
Suo padre era entusiasta dal sapere che sarebbe rimasta con lui a Forks fino al diploma, aggiungendo un anno alla sua permanenza.
Ashley, però, era tutto tranne che contenta.
Mentre sua sorella si preparava nella sua stanza per il ballo scolastico, Ashley rimaneva nella sua stanza, contemplando cosa fare con le nuove informazioni che aveva acquisito nei giorni precedenti.
Non aveva avuto il coraggio di parlare con Isabella, nemmeno guardarla. Quando aveva visto Edward Cullen accompagnarla a casa dall'ospedale aveva realizzato che sua sorella era a conoscenza della loro vera natura, e l'aveva accettato.
Era inaccettabile per lei, non capiva come potesse essere d'accordo. Accetterali.
Ashley continuava a disegnare sul suo quadernino per cercar di ignorare il rumore di sua sorella che si preparava nella stanza di fronte alla sua; cercava di disegnare qualsiasi cosa, ma ogni volta finiva per scarabocchiarci sopra.
Il volto di Emmett non se ne andava dalla sua mente, era come se la sua immagine era incisa del suo cervello con un ferro bollente. Lasciando una cicatrice.
Il suo telefono suonò sul tavolo e Ashley saltò leggermente nel letto, fece per afferrarlo ma la segreteria partì riproducendo un messaggio.
"Hey, Ashley. Scusa se gli scorsi giorni non ho avuto modo di risponderti, ero occupato. Come stai?"
Un momento di silenzio prese posto e Ashley sentì un sospiro.
"Puoi rispondermi, per favore?"
Un beep indicò la fine del messaggio e Ashley si irrigidì a sentir la voce di Emmett. Era giorni che le scriveva, non solo lui, ma non aveva nessuna intenzione di rispondere a nessuno di loro.
Dall'altra parte della città invece Emmett chiuse il telefono per l'ennesima volta, sospirando e poggiandolo sul tavolino davanti al divano.
"Non ti ha risposto?" chiese Esme sedendosi vicino a suo figlio, appoggiando una mano sul suo braccio per dargli un po' di conforto.
"Vedrai che le cose si sistemeranno, sarà accanto a Bella" Nikolaj si buttò sul divano e Rosalie si sedette sul bracciolo accanto a lui.
Per la prima volta da quando erano finiti in quella situazione Rosalie si sentiva in colpa, vedere Emmett, la persona a cui teneva di più di tutti in un modo non romantico, distrutto così.
Sentiva una rabbia irrazionale nei confronti della ragazza. Perchè lo ignorava così spudoratamente?
Voleva dirgli di lasciarla stare, di andare avanti, ma sapeva che non sarebbe stato possibile per lui così per lei non sarebbe stato possibile abbandonare Nikolaj "Emm, non ti preoccupare. Ti risponderai, vedrai"
Emmett rilasciò una risata nel vedere Rosalie cercare di consolarlo "Non so cosa sia successo, non le ho risposto quei giorni che stavamo proteggendo Bella ed ora sembra che sia sparita"
"Beh, chiedi a Alice se vede qualcosa" propose Esme ma sapevano tutti che sarebbe stato poco possibile mettersi in contatto con la ragazza, era andata a caccia con Jasper prima del ballo e non sarebbe tornati per un po'. Chissà dov'erano.
La verità però era che Alice non voleva stare con loro, non dopo la visione che aveva avuto quando erano ancora a Phoenix. Aveva visto Ashley scoprire il loro segreto per caso e aveva chiaramente visto la sua reazione, il disgusto che provava nei loro confronti, la paura.
Non voleva raccontarlo alla sua famiglia, non voleva vedere la reazione di Emmett.
Dire che Ashley fosse distrutta era un eufemismo, aveva due scuri cerchi intorno ai suoi occhi dal poco sonno delle ultime notti. Era terrorizzata dall'idea che la donna tornasse, o peggio, che uno dei Cullen si presentasse davanti casa sua per parlarle.
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I WIN.
FanfictionUn nuovo capitolo stava per cominciare nella vita di Ashley, poco sapeva che sarebbe stato il capitolo più importante della sua esistenza. E molto probabilmente anche l'ultimo. ﹙𝘰𝘤 𝘹 𝘦𝘮𝘮𝘦𝘵𝘵 𝘤𝘶𝘭𝘭𝘦𝘯﹚