twenty-nine

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☼ elliot's pov ☼

calum: buon san valentino ;)

alzo gli occhi al cielo. non c'è niente di buono in san valentino. niente.

elliot: san valentino fa schifo

calum: non è vero

sbuffo, mentre suona il campanello. lo ignoro, chiunque sia farebbe meglio ad andarsene.

elliot: si se sei a casa da sola ad ascoltare i fall out boy

calum: ..................

calum: smettila ti prego -.-

sento il campanello suonare di nuovo. prendo un cuscino, mettendomelo sopra la testa.

elliot: cosA

calum: non hai fatto altro che lamentarti per tutta la settimana di quanto tu sia sola e blablabla nessuno ti vuole blablabla

calum: smettila

alzo gli occhi al cielo, indecisa se sia peggio il messaggio che mi ha appena mandato calum o questo maledetto campanello che continua a suonare. non hanno capito che non ho intenzione di aprire? devo fare un cartello?

elliot: ma

elliot: ma

calum: niente ma

calum: ora sposta il culo dal letto e muoviti ad aprire questa dannata porta!!

che porta.

cosa

perchè

ditemi che ho capito bene

elliot: cALUMMNIDBFIISFBID

calum: per te è solo calum, non cALUMMNIDBFIISFBID

calum: ADESSO MUOVI IL CULO DONNA, SONO QUI FUORI DA 10 MINUTI

elliot: calum dimmi che non è un fottuto scherzo

mi alzo dal letto, correndo fino alla porta di ingresso. faccio un respiro profondo, rendendomi conto solo ora che ho addosso il pigiama. non è un pigiama così imbarazzante, dopotutto, sono solo dei pantaloni grigi e una maglietta bianca. e in ogni caso sono troppo pigra per tornare in camera a cambiarmi. e calum sta aspettando qua fuori.

mi sistemo velocemente i capelli con le mani, prima di aprire la porta. la prima cosa che vedo è un enorme mazzo di rose, che nasconde il viso di calum.

elliot non urlare. mantieni la calma. ricordati di respirare.

"come puoi vedere, elliot, non è affatto un fottuto scherzo" sorride calum, porgendomi i fiori con un inchino. "buon san valentino." prendo le rose tra le mani, lasciando calum entrare in casa.

"è la prima volta che qualcuno mi regala delle rose" ammetto, prendendo un vaso in salotto. "certo, se escludiamo mio padre."

metto le rose nel vaso, riempiendolo con dell'acqua. "vuoi venire in camera mia?" chiedo, rivolgendomi a calum.

ohhhhhhh

non avevo intenzione di suonare perversa.

"sei così impaziente?" chiede calum, leccandosi le labbra.

ecco, proprio il genere di cosa che speravo avrebbe evitato di dire.

lo guardo male, e lui alza le mani. "scherzavo, scherzavo. forza, ti seguo."

sorrido, camminando a passo veloce verso la mia camera. non riesco ancora a credere che calum sia davvero qui, in casa mia.

apro la porta della mia stanza, entrando subito dopo calum. appoggio il vaso sulla scrivania, accanto al mio portatile.

"calum, come mai sei venuto qui a los angeles?"

"perché tu eri sola.... io ero solo.... ho pensato che avremmo potuto essere soli insieme" fa l'occhiolino.

"ho ascoltato i fall out boy per quattro ore, credi che quella canzone non sia passata neanche una volta?"

"quindi stavi davvero ascoltando i fall out boy, non lo dicevi per fare la drammatica" commenta, alzando le sopracciglia.

sbuffo, facendo ripartire la musica sul computer. "ovviamente li stavo ascoltando."

canticchio piano jetpack blues {{ se non la conoscete fatevi un favore e ascoltatela okay }}, ritornando verso calum, che mi porge una mano. lo guardo con espressione interrogativa, non capendo le sue intenzioni.

"balliamo?"

cosa?

"non so ballare."

"avanti, che ci vuole. segui me" sorride divertito, mettendo le mani sulla parte bassa della mia schiena.

non sapevo che sapesse ballare.

"tanto per dire, questa roba l'ho vista fare nei film."

ecco, appunto.

rido, appoggiando le mani sul retro del suo collo. non stiamo esattamente ballando, ma dopotutto che importa.

"calum," dico dopo un po', "siamo completamente fuori tempo. e jetpack blues non è una canzone da ballare."

"devi seriamente smettere di rovinare i momenti romantici" risponde lui, facendomi fare una giravolta quando la canzone sta per finire. "non mi interessa se siamo fuori tempo, a me serviva solo la scusa per baciarti a fine canzone."

mi guarda negli occhi, prima di appoggiare le sue labbra con le mie.

ragazzi, sto baciando calum hood.

non riesco a pensare a nient'altro. e devo ammettere che le sue labbra sono davvero soffici come sembrano. dio solo sa quante volte ho sognato questo momento.

approfondisce il bacio, avvolgendo un braccio intorno alla mia vita e avvicinandomi a sè, e appoggiando una mano sul retro del mio collo.

diamine, ero convinta che fosse un gran baciatore, ma questo sta andando oltre le mie aspettative.

dopo un po', calum si sposta, lasciandomi un altro bacio veloce sulle labbra, e uno sulla fronte. mi stringe a sè, facendomi appoggiare la testa sul suo petto.

respiro profondamente, ancora incapace di realizzare ciò che è appena successo.

è san valentino, e tra tutte le ragazze che avrebbe potuto avere, calum ha scelto me.

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hmmmmm faccio schifo a descrivere i momenti  romantici

scusate??

casuality ; cthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora