twenty-four

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☼ elliot's pov ☼

"oh, ti sei degnata di venire a scuola oggi" esclama liz, sarcastica, mentre camminiamo verso l'ingresso dell'edificio. alzo gli occhi al cielo, continuando a masticare la mia chewing-gum.

"non mi sentivo molto bene" mento, abbassando lo sguardo.

"già, immagino che passare il proprio tempo con calum hood sia davvero stressante. povera piccola."

deglutisco alle sue parole, credo di essere stata beccata.

e credo di aver mandato giù la gomma.

inizio a tossire, cercando di non strozzarmi. una volta che ho ripreso fiato, sputo la chewing-gum nel primo cestino che trovo.

"cosa?" chiedo, comportandomi come se niente fosse.

dai che non mi becca.

"cosa ci facevi con calum all'aeroporto, per strada, fuori da casa sua, e soprattutto perché io non lo sapevo?"

"ma che ne sai tu" sbuffo, cercando di pensare ad una scusa decente, che ovviamente non mi viene in mente.

"ho visto qualche foto su twitter, ma non è questo il punto. credevo che le migliori amiche si dicessero tutto."

"gn" mormoro, non sapendo cosa rispondere. non é che glielo abbia nascosto per fare la stronza, l'ho fatto perché non mi piace vantarmi di quello che mi succede, e in ogni caso non avrei saputo come dirle qualcosa del genere.

ehi, ciao, io e calum ci siamo scritti su wattpad, sai lui legge la mia fanfiction, e ora siamo diventati amici.

non mi sembra esattamente il modo migliore per raccontarlo.

"non ti fidavi di me?" chiede, con un'espressione ferita sul viso.

"no, liz. è solo che poi mi sembrava di tirarmela e sai che non mi piace farlo" dico, sincera.

"ma se lo fai in continuazione, troia" scuote la testa, dandomi un pugno leggero sulla spalla. vedo che cerca di nascondere un sorriso, il che significa che non é davvero arrabbiata con me, per fortuna.

"non è vero! quando lo faccio per scherzo è un conto, ma questo non è uno scherzo."

"come ti pare, quando io mi sposerò mentre tu sarai ancora zitella non ti inviterò al mio matrimonio per non tirarmela, okay?"

"dai, hai capito cosa intendo" sbuffo, tirandole una gomitata.

"certo che l'ho capito, e se a me fosse successo lo stesso mi sarei comportata come te, e tu ti saresti arrabbiata come sto facendo io, quindi non fare la moralista."

"non so neanche che cosa sia una moralista"

"neanche io, ma sembrava la cosa giusta da dire" fa spallucce, ridendo.

"quindi ora sono perdonata?" chiedo, speranzosa.

"se mi offri una ciambella da starbucks sì."

"starbucks? sul serio? speravo in qualcosa di più originale" la prendo in giro.

"oh, taci prima che ti arrivino quattro pugni" mi avvisa, scherzando.

almeno, spero che scherzi.

"va bene, va bene. ma ora, andiamo in classe a subire una noiosa lezione di biologia che mi farà venire voglia di buttarmi giù dal terzo piano!" esclamo, prendendola per un braccio ed entrando insieme a lei nell'atrio della scuola.

"io ho musica alla prima ora, sfigata" ride, raggiungendo il suo armadietto ed aprendolo. prende un libro, girandosi subito verso di me. "e comunque, poi voglio tutti i dettagli di te e calum. prova solo a dimenticare qualcosa e te lo faccio dire a forza di pugni."

violenta.

"d'accordo, ma stai calma. prometto che ti racconterò tutto" dico, recuperando anche io i libri che mi servono. 

"ti conviene" sussurra, passandomi in fianco.

questa ragazza è sempre più strana.

ma in realtà sono felice che lei non se la sia presa, perchè so che io avrei reagito molto peggio. fortunatamente, liz non è il tipo di persona che si arrabbia facilmente, e in ogni caso mi perdona sempre, anche quando meriterei davvero quattro pugni.

sarà anche una ragazza strane, ma è la migliore amica che si possa avere.

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no vabbè aw questo capitolo è carino anche se in realtà fa schifo okay

e mi andava di aggiornare perchè non so quando potrò farlo di nuovo, quindi scusate se è breve, ma l'ho scritto mentre guardavo la partita ed ero troppo coinvolta HAHAHHAHAHAHA okay chissenefrega

a (spero) presto 

ciao :)

casuality ; cthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora