twenty-two

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☼ elliot's pov ☼

cammino vicino a calum all'interno dell'aeroporto, cercando di farmi notare il meno possibile. nonostante lui abbia indossato gli occhiali da sole e il berretto, è ancora chiaramente riconoscibile. fortunatamente, non sembrano esserci fan dei ragazzi qui.

"elliot, mi mancherai" sospira calum, abbracciandomi. "vieni in australia con me?" chiede, facendo la faccia da cucciolo.

calum, no.

non guardarmi in quel modo.

"rifletti un momento, calum. non posso spendere soldi per le chiamate internazionali, credi che possa spenderli per una viaggio in australia?" dico, staccandomi da lui. "oltretutto, non posso continuamente restarti intorno. devi stare con i tuoi amici e la tua famiglia."

naturalmente vorrei che restasse, ormai oltre ad essere uno dei miei idoli è diventato uno dei miei migliori amici. ma so di non poterlo avere sempre vicino, lui deve andare in tour e lavorare, e io non posso assolutamente seguirlo. non vivo in una fanfiction, dove la protagonista lascia la famiglia, gli amici e la scuola per viaggiare con il suo idolo. {{ N/A mi viene da ridere perché in realtà questa è una fanfiction e boh okay mi levo }}

"ma questa settimana è passata troppo in fretta" si lamenta, "e poi-"

"calum, giuro che ti rispedisco tra i canguri a calci se non la smetti di blaterare. ehi, non credevo di conoscere la parola blaterare. dammi il cinque!" esclamo, alzando la mano destra in attesa che calum mi dia il cinque.

alza il braccio, sbattendomi la mano in fronte.

"PERCHÈ L'HAI FATTO" esclamo, scoppiando a ridere.

"sembri il tipo di persona a cui puoi fare questo genere di scherzi e ci casca sempre" risponde, scompigliandomi i capelli.

"vaffanculo calum" dico, cercando di stare seria. "però se incontrerò ashton gli chiederò di farlo, perché le sue mani sono enormi e rimarrebbe il segno oddio."

"maniaca."

naaaaah.

forse giusto un pizzichino.

ma non tanto.

"maniaco a te" rispondo, colpendogli il petto.

wow, si sente che va in palestra.

"maniaca a te, sei tu che hai il cellulare pieno di foto mie" ribatte, "cosa che comunque mi sembra assurda. certo, so di essere un grandissimo figo, ma chi va a occupare la memoria del cellulare in quel modo quando puoi-"

"riempirla con foto di cagnolini come fai tu?" dico, senza lasciargli finire la frase.

"io non-"

"scommetto che hai anche creato un album apposta, povere creature."

"non è così! ho solo poche - pochissime foto di cuccioli, e solo perché sono davvero adorabili."

adorabili come te.

"certo, farò finta di crederci" lo prendo in giro.

"ehi, tra poco devi andare" lo avverto, notando il tabellone dei voli in partenza. calum alza lo sguardo, controllando anche lui.

"già" annuisce, infilando le mani nelle tasche dei jeans. mi guarda di nuovo, prima di sospirare.

"spero che per quando ci rivedremo ti sarà finalmente cresciuta la barba"

"ohw, quello era un colpo basso" dice, appoggiando una mano sul cuore.

esagerato.

"pensavo che un colpo basso fosse tipo un calcio nelle palle" rifletto ad alta voce.

è giusto tenere la gente informata sui miei pensieri profondi.

"lasciamo stare" scuote la testa. "oh, e voglio che tu continui la fanfiction per quando sarò arrivato in australia."

"tanto alla fine tu e michael morirete" faccio spallucce.

"non mi dà fastidio che muoia michael, ma perché io e non ashton?" {{ N/A povero michael tesorino }}

"perché mi andava"

"ehi, chi credi di essere tu per farmi morire?"

"una persona molto più figa di te"

sassy.

"ho seri dubbi su questo" scherza, buttando dietro la sua spalla dei capelli immaginari.

"stronzo" mi lamento, dandogli un pugno sulla spalla.

credo di essermi fatta più male io di lui.

"stronza tu, che mi fai morire" ride.

"i passeggeri del volo diretto a sydney sono pregati di raggiungere il gate 23" {{ N/A non so neanche se dice così fate finta che sia giusto e andate avanti per piacere }} avverte una voce metallica, mentre calum finisce la sua frase.

"beh, ora devo andare"

"già, vola via dalla mia figaggine"

"oh ma smettila, sono assolutamente più figo io" sbuffa, prendendomi in giro. "però neanche tu sei male, lo ammetto. comunque ora devo seriamente andare, prometto che ci rivedremo presto."

"lo spero, nel frattempo spero che recupererai l'accento australiano perché quello che hai adesso è un miscuglio di inglese ed americano e fa davvero schifo, ew"

"in realtà sei tu a fare schifo, non il mio accento."

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AIUTO ODIO QUESTO CAPITOLO ODIO ME STESSA PER AVERLO SCRITTO AJSBDUEBNAB OKAY MI LEVO MA PRIMA VOLEVO CHIEDERVI DI NON INSULTARE TROPPO PESANTEMENTE QUESTO CAPITOLO PERCHÈ È DAVVERO OSCENO LO SO OKAY BASTA CIAO

casuality ; cthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora