thirty-six

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☼ elliot's pov ☼

"elliot, c'è qualcosa che vuoi dirmi?" chiede mia mamma, entrando in camera mia.

c'è qualcosa che dovrei dirle? non mi pare. non ho fatto niente di male ultimamente.

record.

"no" scuoto la testa.

"ne sei certa?" mi guarda, inclinando la testa.

"avanti, cosa dovrei dirti?" sospiro.

"oh, non lo so, forse che hai comprato un biglietto aereo per l'australia?" sbotta, lanciando un foglio sul letto.

ma che cazzo?

ooohhhh.

luke sei un idiota.

"uh, già, è una storia buffa in realtà" deglutisco, grattandomi il retro del collo, "praticamente, sai che sono amica dei 5sos? quando te lo dicevo non erano balle, per tua informazione. ad ogni modo, hanno pensato che sarebbe stato carino regalarmi un viaggio in australia come regalo di compleanno anticipato, e prima di parlarne con me hanno guardato su internet il prezzo dei biglietti e roba varia e per sbaglio ne hanno camprato uno. ha ha ha, non è buffo?"

non appena finisco di parlare, mia madre sospira. "davvero buffo" dice, con un'espressione impassibile. "e comunque, come hanno avuto il nostro indirizzo?"

bella domanda.

"calum lo sapeva, glielo avrà detto lui" rispondo, anche se non sono sicura che le cose siano andate esattamente così "quindi, posso andare in australia sì o no?"

"elliot, non è esattamente il tipo di decisione che si può prendere su due piedi. l'australia è davvero lontana, e saresti da sola-"

"non sarei sola, ci sarebbero i ragazzi e-"

"non mi sembra che quei quattro siano le persone più affidabili al mondo!"

in effetti...

"beh ma ci sarà liz"

"chi, la tua amica? hanno invitato anche lei?"

"no, liz la mamma di luke"spiego.

se liz non la convince non so più cosa fare.

"staresti in un hotel o cosa?"

questo significa che la sto convincendo? spero di sì.

"sì, in un hotel. fa anche quello parte del regalo" invento, sapendo che non mi lascerà andare se non ho già tutto programmato. mia madre annuisce, con un'espressione pensierosa.

"beh, l'australia è davvero un bel posto-"

"stai dicendo di sì?" chiedo, con un sorriso enorme sul viso.

"diciamo che per il momento non dico di no. devo ancora rifletterci" risponde, uscendo dalla stanza.

il che significa che mi lascerà andare, probabilmente.

non ho mai amato mia madre così tanto.

prendo il cellulare per mandare un messaggio a luke.

elliot: mia mamma non ha detto di no

passano solo pochi secondi prima che mi arrivi la sua risposta.

luke: questo significa che ha detto si?

elliot: non esattamente

luke: che cosa significherebbe????

elliot: deve pensarci, ma probabilmente dirà di sì

luke: YAAY

luke: sapevo che spedirti il biglietto avrebbe semplificato le cose

elliot: a proposito di questo

elliot: COME DIAMINE FACEVI A SAPERE IL MIO INDIRIZZO

luke: ho preso il cellulare a calum

luke: ho cercato tra i vostri messaggi haha

luke: in realtà se l'era scritto nelle note non ho letto i vostri messaggi

elliot: .____.

elliot: in ogni caso è stato più facile così altrimenti non avrei saputo come dirglielo

luke: lo so, per questo l'ho fatto

luke: amami

luke: ah no aspetta

luke: tu devi amare calum

elliot: ...........

elliot: certo

luke: oh avanti !! era divertente

luke: vorrei poter restare ma devo andare in studio

luke: ci sentiamo dopo così ti spiego bene tutto

cosa dovrebbe spiegarmi di preciso?

elliot: va bene a dopo :))

spengo il cellulare, riappoggiandolo sul comodino. esco dalla mia camera, e cerco mia mamma per vedere se ha bisogno di qualcosa. se c'è un momento in cui vale la pena fare la lecchina, è proprio questo.

"se ti lascio andare in australia non inizierai a drogarti, vero?" mi chiede, non appena metto piede in salotto.

che diamine di domanda è?

"indipendentemente dalla risposta, credi davvero che potrei mai risponderti sì?"

"hmm, sei sveglia" dice tra sè e sè, annuendo. "comunque ne riparliamo più tardi, ora devo lavare i piatti."

"tranquilla, faccio io" le sorrido.

"sei sicura? non hai mai lavato i piatti. mai" mi fa notare.

"ho avuto un sogno premonitore. sai, c'era un'opossum su un piatto sporco e una zucca viola con un cappello e.."

..e io sto sparando cazzate a raffica, sarà il caso che io me ne vada.

"...l'opossum ha mangiato la zucca che metaforicamente ero io e l'opossum era qualcosa di brutto e sarà il caso che io vada a lavare i piatti prima che la mia vita sia ulteriormente in pericolo. addio" dico, camminando verso la cucina. mia mamma ride, scuotendo la testa.

chiudo la porta della cucina, guardando la pila di piatti nel lavandino.

ew.

cosa non si fa pur di andare in australia.

--

tanto per precisare le si era rotta la lavastoviglie okay #justsaying

comunque, è un capitolo corto ma ho zero idee?? fa anche pena immagino lololol comunque non mancano troppi capitoli alla fine ((ahahahah alla fine ne verranno fuori altri 374025 ma non importa ))

e gente la storia ha quasi 2.000 commenti MI SENTITE URLARE

no seriamente la mia vita è realizzata haahhahaahahahah oltretutto una ragazza ha detto che mi shippa con calum è tipo la prima persona che me lo dice di solito mi shippano con muke ??

lo so che non vi interessa ha ha ha

okay

addio

ASCOLTATE GLI ATL PER UNA VITA FELICE !!!!!

luv ya

casuality ; cthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora