RAGAZZI HO IMPARATO A METTERE LE GIF SONO UN GENIO AYE E LA PRIMA PARTE DEL CAPITOLO E' ISPIRATA ALLA GIF PERCHE' YOLO
☼ elliot's pov ☼
"calum non capisco questo gioco" sussurro nel walkie talkie. "dovrei cercarti tipo nascondino? dov'è la tana? almeno è questo lo scopo del gioco?""
"non ne ho idea" ride piano. "nella mia testa aveva senso."
ditemi che mi prende in giro.
sapevo che non avrei dovuto accettare da quando ha tirato fuori quei walkie talkie. però sono quelli che lui e i ragazzi hanno usato nel video del derp con, quindi va bene.
"la tua testa è quella di un bambino di cinque anni" sbuffo, cercando di non scoppiare a ridere. "beh, in realtà anche la tua faccia."
"solo perchè non ho la barba non significa che non sia una persona virile!" esclama.
"no, no, tranquillo" lo prendo in giro, sapendo quanto questo lo infastidisca.
sassy, elliot.
"comunque, dove sei?" chiede.
bella domanda.
dove sono?
in casa tua, calum.
almeno credo. e spero.
mi sono persa qualche corridoio fa.
"non lo so, questo posto è enorme" rido, guardandomi intorno. mi avvicino ad una porta per aprirla e cercare di capire dove sono.
evviva la discrezione.
"okay, sono in bagno" dico, non appena vedo il lavandino.
"quale bagno?"
"non lo so quale bagno" rispondo, "ma in ogni caso lo devo usare."
"fai pure" dice. "vuoi una limonata, un tè o qualcosa?"
"SE LO PREPARI TU SÌ"
"okay. allora buona pisciata. passo e chiudo."
"grazie. passo e chiudo" rido, prima di appoggiare il walkie talkie vicino al lavandino.
gente, sto per appoggiare il culo sul cesso dei 5sos.
sento di poter svenire qua.
una volta finito, esco dal bagno e torno nel corridoio.
allora, posso riuscire ad arrivare in salotto. devo solo credere in me stessa.
una volta tornata - per grazia di dio - in salotto, sento calum canticchiare una canzone dei blink-182, così seguo la sua voce fino alla cucina. apro la porta, trovando calum girato verso i fornelli.
senza pantaloni.
nè mutande.
"CALUM" urlo, coprendomi gli occhi con le mani. non è niente che non abbia già visto, ma guardare così spudoratamente sarebbe troppo perfino per me.
sarò pure una maniaca, ma non fino a questo punto.
"oh, elliot, sei tornata" dice calum allegramente. "come mai ti stai coprendo la faccia?"
"beh, calum" inizio, cercando di non risultare isterica. "forse perché sei nudo."
"non sono nudo. ho ancora i calzini" ribatte, deciso. "e comunque tu non hai idea di quanto sia comodo stare così. dovresti provare, sai."
"tranquillo, passo" rispondo, sarcastica. "e comunque puoi metterti un paio di mutande? di pantaloni? un sacchetto della spazzatura? inizio a sentirmi a disagio."
"avanti, so che muori dalla voglia di guardare" mi prende in giro, ridendo, "tranquilla, non mi dà fastidio."
"immagino di no, dal momento che le tue palle hanno fatto il giro di internet. comunque anche se volessi guardare - e non voglio farlo - sappi che cucinare nudi è assolutamente antigienico."
e soprattutto, è alquanto imbarazzante.
"ma noi siamo amici, le mie malattie sono le tue malattie, e se moriamo almeno moriamo insieme" dice.
questa casa è un danno alla mia sanità mentale.
"CALUM QUELLO CHE HAI DETTO NON HA NESSUN SENSO" sbotto, esasperata, buttando le braccia in aria.
tutto ciò che posso dire è culo.
culo culo culo culo.
"calum, la sai una cosa divertente?" chiedo, ridacchiando istericamente.
"dimmi."
"ora che ho visto il tuo culo dal vivo, ho notato che i nostri culi sono uguali."
"elliot, cosa stai dicendo."
"davvero, tipo culi gemelli" esclamo, entusiasta.
ed ora, gente, ho trovato un altro motivo per shipparci.
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sinceramente credo che dopo questo schifo cancellerete tutti la storia dalla biblioteca, non so se ridere o piangere dhfwajkdjad
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casuality ; cth
Fanfiction"da un mese sto scrivendo con calum hood e non hai mai pensato di dirmelo?" [[ highest ranking: #8 in Fanfiction ]]