seven

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☼ elliot's pov ☼

"calvin? davvero?"

"oh, scusa, forse preferivi column? columbus? -" inizio, sapendo di avere una lunga lista di soprannomi da poter dire.

"hai rovinato il momento. fai schifo" dice, con una smorfia, facendomi ridacchiare.

"sei sempre stato tu? da un mese sto scrivendo con calum hood e non hai mai pensato di dirmelo?"

"non volevo ti comportassi diversamente. ma vedo che a te non fa differenza."

mi limito a sorridere, non sapendo esattamente cosa dire.

"comunque, è stato bellissimo vederti finalmente di persona. sei simpaticissima. e bellissima" ammette, grattandosi il retro del collo. e poi la gente mi chiede perché lo amo.

ma comunque, cosa dovrei io, che ho incontrato il mio idolo e il mio amico a distanza - che oltretutto sono la stessa persona.

"tu sei perfetto, invece, ed oggi è stato il giorno più bello della mia vita" rispondo, con un sorriso enorme sul viso.

dai che tra poco mi chiede di sposarlo.

ne sono certa.

"quanto sei dolce. ho voglia di tornare da te ed abbracciarti."

io invece ho voglia di tornare da te e...

lasciamo stare.

"per quanto mi piacerebbe continuare a parlare con te, devo proprio andare ora. ci sentiamo presto, va bene?"

"certamente" annuisco, "a presto allora" lo saluto.

"ciao, piccola" mormora, prima di chiudere la chiamata.

oh mio dio.

mi ha chiamata piccola oppure ho capito male?

posso finalmente morire felice.

spengo il computer, respirando profondamente.

"CALUM MI HA CHIAMATA PICCOLA CALUM MI HA CHIAMATA PICCOLA FINEIDNAODNSOSNDOS CALUUUUM HOOOD WOOOOO" urlo, saltando sul letto.

davvero, questo deve essere il mio giorno fortunato.

--

MY ANACONDA DON'T

MY ANACONDA DON'T

MY ANACONDA DON'T WANT NONE UNLESS YOU GOT BUNS HUN

oh my god

LOOK AT HER -

"elliot abbassa la musica e stai zitta, sono le dieci di sera" urla mia mamma dalla sua camera.

ohhhh, che stress.

una ragazza non può neanche sfogarsi per aver visto il suo idolo. ma in che mondo viviamo, dico io.

sto per rispondere a mia mamma, ma una notifica dal mio cellulare mi fa stare zitta. lo prendo, è un messaggio di calum su twitter.

@Calum5SOS: tesoro, posso avere il tuo numero di telefono?

MIO DIO. STO MORENDO. CALUM HOOD VUOLE IL MIO NUMERO. DITEMI CHE NON STO SOGNANDO.

@cuddles4pizza: certo, ********** [[sono troppo pigra per inventarne uno]]

DIO MIOOOOOOOO CALUM HA IL MIO NUMERO.

passano pochi minuti prima che mi arrivi un messaggio normale.

calum: che fai? ((sono calum :D))

elliot: niente, dovrei dormire in teoria

calum: ohh che carina, non riesci a dormire perché sono sempre nei tuoi pensieri ;)

elliot: certo...

in realtà è vero, ma non diciamoglielo, shhhh

calum: non negarlo hehehhe

calum: posso chiamarti?

elliot: certo :D

OH MIO DIO VUOLE CHIAMARMI.

accetto la chiamata non appena arriva, con un sorriso sul viso.

ormai mi fanno male le guance.

"i drove by all the places we used to hang out, getting wasted" sento cantare, e giuro che mi sciolgo. calum perché sei così dolce?

mi metto sotto le lenzuola, con il telefono vicino all'orecchio.

"calum, posso chiederti una cosa?" chiedo sottovoce, con gli occhi che mi si stanno chiudendo, verso la fine della canzone.

"certo, dimmi" dice, dolcemente.

ho i brividi, ragazzi.

"dici di volerti svegliare con amnesia, ma chi è questa amnesia?"

lo sento ridacchiare dall'altro capo del telefono, "certo che fai proprio schifo."

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magari fosse così semplice :---(

casuality ; cthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora