thirteen

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prima che perdiate tempo con un altro stupido capitolo andate a leggere le storie di _lovehugs_ grazie ciao

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"mamma, non voglio andare a scuola. voglio solo stare nel mio letto a soffrire" mi lamento, con la faccia nel cuscino. mia madre sbuffa, tirandomi via le coperte e buttandomi giù dal comodo materasso.

beh, mi sembra un ottimo modo di iniziare la giornata.

"ascoltami bene, smettila di comportarti come se fosse appena morto il gatto e preparati per andare a scuola" esclama.

"non abbiamo un gatto, mamma" sbuffo, "ma se ce lo avessimo potremmo chiamarlo michael?"

sarebbe una cosa così dolce.

"non avremo un gatto, sono allergica. e non cambiare discorso!"

sbuffo, alzandomi dal pavimento e andando in bagno. una volta preparata, vado in cucina per fare colazione.

bevo una tazza di caffè - perché no, non sono già abbastanza agitata per conto mio - prima di prendere lo zaino e salire in macchina. nel momento in cui chiudo la portiera, il mio telefono inizia a squillare. guardo chi mi sta chiamando, calum.

"uhm, calum?" dico, incerta. perché mi sta telefonando?

"ehi, disturbo?" chiede, con la voce assonnata.

"no, figurati, ma sono in macchina. posso telefonare mentre guido o finisco nei casini? non ricordo esattamente come funzioni."

"puoi telefonare finché non ti beccano" dice, e posso praticamente vederlo fare un sorrisetto impertinente.

"già, allora spero che non mi becchino. perché mi hai chiamata, comunque?"

"perché tra poco vado in aeroporto, e volevo salutarti e augurarti buona giornata a scuola. e anche perché siamo amici e gli amici si telefonano" spiega. giuro, questo ragazzo è un tesoro. mi chiedo perché continui a perdere il suo tempo con me, con tutte le ragazze bellissime che può avere.

"è davvero carino da parte tua" mormoro, sorridendo. passano alcuni istanti di silenzio, finché non decido di spezzarlo. "ehi, calum, posso chiederti una cosa?"

"certo, dimmi pure."

"perché hai continuato a scrivere con me per così tanto tempo? voglio dire, sono una delle persone più noiose dell'universo."

"prima di tutto, non sei noiosa, anzi, sei simpatica. e interessante. e forse è questo il motivo per cui ho continuato a scriverti. all'inizio volevo solo fare felice una fan, ma poi ho capito che tu, oltre ad essere una fan, riesci a comportarti in modo normale con me. e credo sia per questo che ho iniziato a vederti anche come un'amica" dice, con la voce calma. sento il mio cuore sciogliersi. "oltretutto, il tuo accento americano è una figata assurda."

grazie per aver rovinato il momento.

"eri partito così bene" sospiro, ridendo piano.

"già, poi ho rovinato tutto" ammette, ridendo anche lui.

"allora, calum, dove vai di bello oggi?" cambio discorso. sinceramente, voglio solo che continui a parlare, perché quando sento la sua voce sono in paradiso. per quanto cliché possa sembrare, è davvero così.

"londra, baby" annuncia, entusiasta.

quanto ti invidio, calum.

"ti odio per questo. ma in realtà non ti odio davvero perché ti amo. anche se tu vai a londra e io no."

casuality ; cthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora