Capitolo 21

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I love you all, scusatemi 🌺

Buona lettura.

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Joanna guardò Michael con occhi forse un po' troppo brillanti per essere solamente una coppia di iridi scure, e non due stelle, e Michael ricambiò lo sguardo tremante, stringendo le sue piccole mani nelle proprie, forse troppo eccitato di volerla portare a cena fuori, forse troppo contento di farle scoprire quel magnifico posto che sperava le sarebbe piaciuto.

Era una coppia formata da troppi forse, ma entrambi sapevano, o perlomeno speravano, di poter diventare ildell'altro.

Efu la risposta implicita di Joanna, all'invito silenzioso di Michael, che la spronava a stringergli fortemente una delle sue grandi mani e di seguirlo lungo il marciapiede oscurato delle strade di Perth, iniziando ad allontanarsi sempre di più dal centro illuminato.

Joanna si strinse timidamente al braccio di Michael e lui, abbassando lo sguardo sulla sua minuta a fragile figura, non poté evitare di lasciarle un bacio sui morbidi capelli colorati con il sangue, un sangue che era rosso quanto il cuore della ragazza in quel momento.
Sangue che scorreva nelle vene di Joe, estremamente euforica ma terribilmente silenziosa, quella serata.

Michael non osò circondarle ancora le spalle con un braccio, e si limitò ad intrecciare le dita delle loro mani con gli occhi puntati timidamente sull'asfalto.
Si era reso conto del fatto che Joanna riuscisse a rendere le sue emozioni instabili, che potesse farlo arrossire contro la sua volontà.

E forse, quella cosa, gli piaceva ma non gli piaceva.

L'aria fresca che investiva i loro volti, in quel momento, e che scompigliava i suoi capelli pazzamente blu, gli piaceva.

Così come per il lieve rumore che emettevano le loro scarpe contro il terreno, una volta posato il tallone contro il cemento, riecheggiando nell'oscurità in cui si stavano per andare a rifugiare.
O per l'idea che aveva avuto e che assolutamente sperava con tutto sé stesso che sarebbe piaciuta alla piccola donna che aveva di fianco a sé, così tremendamente fragile ed indifesa, così tenace ma tenera, con le guance arrossate per la tensione.

E se ne accorse, si accorse ancora una volta che Joe, gli piaceva per davvero, e che non poteva negarlo a sé stesso per cercare di portarla lontana da lui.
Era felice di aver trovato qualcuno di abbastanza paziente da aspettarlo, ma decisamente, allo stesso tempo, credeva di non meritarlo.

Inizialmente in Joe aveva visto un piccolo micio rosso fingere di essere un leone possente e dalla folta criniera, a dire la verità, ed andando avanti con il tempo stava constatando quanto in realtà si stesse sbagliando riguardo ciò, dal momento che era l'esatto opposto.

Lei era un leone, con il cuore di un micio fragile, però.
E credeva di non essersi sbagliato sul suo conto, infine, pensando che Joanna fosse decisamente la persona adatta, quella tessera mancante per completare il puzzle che stava cercando di finire da tempo.
Ciò non poteva che farlo sentire tremendamente sollevato.

Dopo aver percorso innumerevoli vialetti e strade secondarie, camminando a fianco a Michael, Joanna si fermò accanto alla sua figura imponente, una volta che lui le ebbe coperto gli occhi con le mani, lentamente, facendola sobbalzare.

«Che cosa fai?» gli chiese a voce timida la ragazza, posando con cautela le proprie mani sui polsi di Michael, forse un po' incerta.

Per risposta, ovviamente Michael non parlò, ma si abbassò all'altezza dell'orecchio di Joanna e posò le sue labbra su esso, baciandolo con delicatezza. Joe fremette e temette che le sue gambe sarebbero cedute da un momento all'altro, poiché tremanti.

Silent || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora