CAPITOLO 6.

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{{ allora cosa devi dirmi? }} chiesi alla sorella di Dylan che mi aveva trascinata in camera sua chiudendo anche la porta a chiave. Voleva per caso uccidermi?

{{ Dylan cosa ti ha detto? }} chiese gesticolando nervosamente.

{{ che vuoi dire? }} aggrottai le sopracciglia non capendo dove volesse arrivare.

{{ tu e lui state SERIAMENTE insieme? }} chiese assottigliando gli occhi e calcando la parola "seriamente".

{{ uhm si perché? }}

{{ oh ragazza quanto mi dispiace...}} mi fece gli occhioni dispiaciuti.

{{ che vuoi dire? }} iniziai ad agitarmi.

{{ lui non ha una relazione seria, e non prende in considerazione neanche il fatto di averla, da anni ormai...tutte le sue tante "ragazze" se le porta solo a letto...niente sentimenti, o smancerie varie...niente di più se non attrazione fisica, e il giorno dopo le scarica. Tutte lo sanno e a parte una scopata, con lui non puoi avere niente...tantomeno di serio. }} mi avvisò seria cercando di farmi apprendere le sue parole.

Io annuii sconcertata e feci una smorfia stranita. Non volevo dirle che in realtà mi sembrasse una pazza che farfugliava cose senza nessun senso.

{{ so cosa stai pensando "ma lui mi ama" "lo so ma mi ha detto che io per lui sono veramente l'unica" e tutte quelle stronzate che dice solo per entrare nelle grazie delle ragazze meno troie, ma non fidarti di lui ti prego, io ti sto avvisando perché sembri una brava ragazza e non sei la solita puttanella acida che mi spinge dalle scale. Quindi voglio "salvarti" dalle grinfie di mio fratello. Ti farà soffrire, se ti tratta in modo dolce c'è qualcosa sotto...non cadere nei suoi tranelli o farai la fine di tutte le altre. Può sembrare una cosa strana lo so lo vedo dalla tua faccia allarmata ma lui non è il solito stronzo fighetto che scopa e scopa e basta. Lui è in grado di spezzarti letteralmente il cuore in due, e la cosa che mi dispiace è che tutte le ragazze che l'hanno conosciuto ci sono cascate. }}

Rimasi ancora più spazzata, la guardai con occhi sbarrati e avvampai. Non sapevo se crederle o meno, perché la cosa che mi spaventò di più furono i pensieri che erano esattamente i miei...come se lei già lo sapesse cosa avesse in mente suo fratello, perché magari l'aveva fatto altre volte...

Per quanto volessi crederle...la mia mente negava, non volevo credere che quella persona, ai miei occhi tanto buona e affettuosa, potesse essere un mostro. Mi mise in una posizione scomoda, e il solo pensiero che Dylan avesse fatto tutto quello per usarmi, per usare il mio corpo, mi fece bollire il sangue nelle vene e un velo di di tristezza si posizionò davanti al mio viso...ormai pallido per le troppe informazioni sgradevoli ricevute in pochi minuti.

{{ ok...g-grazie per l'avviso, farò attenzione. }} cercai di forzare un sorriso e uscii il più in fretta possibile da quella stanza ormai poco tranquilla, almeno per me.

Andai davanti alla porta della camera di Dylan, dove lui mi aspettava. Ero titubante e la mia mano poggiata sulla maniglia iniziò a tremare mentre nella mia testa ripercorrevo i fatti passati con il ragazzo che tanto mi piaceva, e alle parole della sorella.

Ripensai anche al primo giorno di scuola, appena ci eravamo conosciuti, era stato davvero scorbutico e stronzo con me...pensavo fosse cambiato, pensavo che provasse davvero qualcosa per me. Ma le mie quasi certezze vennero mandate totalmente a puttane dalle acide parola della sorella.

La cosa che mi faceva davvero paura era che un sacco di ragazze, tra cui Veronica, avessero detto le stesse e identiche cose di Julia. Come se fosse tutto vero...e se lo fosse stato davvero?

{{ oh fanculo...}} imprecai sottovoce tra me e me e senza altre paranoie aprii la porta.

{{ oh hey piccola. }} si alzò dal letto, mi prese per i fianchi e mi baciò facendo intrecciare le nostre lingue.

{{ h-hey...}} sussurrai balbettando. Cazzo.

{{ qualcosa non va? Julia ti ha detto qualcosa di brutto? }} chiese leggermente agitato. E adesso che avrei fatto?

{{ oh nono...è tutto apposto sta tranquillo. }} gli sorrisi forzatamente e lui mi squadrò come per capire se stessi dicendo la verità, e, conoscendolo, i suoi occhi erano degli scanner a prova di bugia.

{{ mi stai mentendo. }} ecco, appunto. Ero fottuta.

Feci una smorfia infastidita e strinsi le sue mani attorno ai miei fianchi come per sentire più contatto con lui. Abbassai lo sguardo non riuscendo a trattenere il suo indagatore, una mano si tolse dal mio bacino per poi arrivare sotto il mio mento facendomi alzare il viso lentamente.

{{ guardami negli occhi piccola. }} sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra.

{{ io-...}} avvampai e strinsi gli occhi facendo un espressione contrariata. Non volevo rovinare il momento, tanto meno volevo che credesse che io non mi fidassi di lui...io mi fidavo di lui! Solo che la mia mente si fece sfiorare, più di una volta, il dubbio che fosse tutto vero...e se io fossi solo un'altra come tutte le altre? Mi chiesi in mente.

Fece per aprire bocca ma prima che potesse ribattere, una voce, per me angelica in quel momento, lo anticipò.

{{ RAGAZZI È PRONTO! }} urlò la madre di Dylan dal piano di sotto.

Guardai un'ultima volta negli occhi Dylan che sembrò agitato, forse sapeva quello che Julia mi aveva detto?
Beh se lo sapeva significava che...era tutto vero, e quella agitazione, pensai, fosse dovuta per la paura che io me ne andassi e quindi lui sarebbe rimasto senza il suo giocattolino sessuale.

Oh ma dai non poteva essere...scacciai con un cenno del capo quei pensieri a dir poco inutili. Eravamo fidanzati...io stavo bene con lui e lui stava bene con me, perché avrei dovuto rovinare tutto con le mie solite paranoie del cazzo?

{{ dopo ne parliamo ok? }} chiese un po' più tranquillo appena vide il mio viso più addolcito.

{{ mh mh...}} risposi positivamente e lo baciai per avere un contatto con lui. Non volevo perderlo, in un giorno era riuscito a cambiarmi il modo di vedere le cose, di pensare, di guardare...di provare. In un solo giorno era diventato la mia cosa preziosa.

Mi prese per mano, sorrise come un'ebete e, dopo esserci staccati, a malincuore, dal bacio, scendemmo al piano di sotto per cenare.





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- Non mi piace molto questo capitolo ma ok -

𝕀𝕝 𝕗𝕣𝕦𝕥𝕥𝕠 𝕕𝕖𝕝𝕝𝕒 𝕡𝕖𝕣𝕧𝕖𝕣𝕤𝕚𝕠𝕟𝕖 || D. O'. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora