CAPITOLO 8.

987 56 204
                                    

Scese con i baci e arrivò al mio collo cominciando a succhiarlo...lasciandomi dei caldi succhiotti violacei.

{{ Dyl Dyl...}} lo richiamai fermandolo prima che potesse andare oltre, non che io non volessi ma ero titubante e avevo bisogno di certezze.

{{ dimmi piccola? }}

{{ io non...- }}

{{ non vuoi farlo? }} chiese un po' tristemente ma comunque con un piccolo sorriso comprensivo.

{{ nono- cioè...io si voglio farlo insieme a te! Ma non so se sono pronta, tu sai cosa sto passando ed io in questo momento ho bisogno di certezze. Io voglio stare con te e spero che per te sia lo stesso ecco...non so come dire...voglio che tu sia sicuro di quello che vuoi con me e voglio che tu sia anche sincero perché se io dovessi fare questo enorme passo insieme a te, voglio che tu rimanga. Voglio esserne sicura Dylan. }} spiegai mettendo il cuore nelle mie stesse parole, finalmente mi ero liberata di quel peso che mi bloccava...sperai solo che mi avesse capita.

{{ piccola lo so...ti capisco, io ti voglio. Non ti ferirò e...guardami. }} mi prese il viso in una mano e fece scontrare le nostre iridi.
{{ io starò qui con te, non me ne vado da nessuna parte piccola. }}

Si avvicinò lentamente a me lasciandomi un tenero bacio sulle labbra.

{{ ok? }} chiese per avere la conferma che io avessi capito che lui ci sarà per me, ed io ne ero già sicura alla prima parola.

Annuii e sorrisi come un'ebete rilanciandomi sulle sue labbra morbide.
Sorrise sul nostro bacio e, con uno strattone, mi tolse la felpa...lasciandomi in reggiseno.

                      || TANTO CRINGE ||

{{ sei perfetta. }} sorrise e cominciò a lasciarmi una scia di baci umidi sul petto, avvicinandosi sempre di più alla mia scollatura.
Arrossii violentemente al suo complimento e iniziai a tremare dall'eccitazione sotto al suo corpo imponente.

Fece scivolare, lentamente, una mano dietro alla mia schiena scoperta e sganciò il concetto del reggiseno.

Alzò un attimo lo sguardo verso di me facendo incontrare i nostri occhi vogliosi l'uno dell'altra e mi mandò un'occhiata del tipo "posso?". Io, senza pensarci due volte, annuii dandogli il consenso di fare quello che voleva.

Con uno scatto mi tolse il reggiseno buttandolo in un angolo remoto della sua stanza nera, si buttò sui miei seni nudi e cominciò a stuzzicarli con la lingua, baciandoli e succhiandoli.

Schiusi le labbra per il piacere e poggiai una mano sui suoi capelli attorcigliandoli alle mie dita, li tirai un po' e iniziai a fargli i grattini, cosa che lo fece gemere e aumentare i movimenti con la lingua sul mio capezzolo.

{{ cazzo sei buonissima...}} sussurrò e sospirò  rocamente facendo sfiorare il suo fiato corto sulla mia pelle cosparsa da mille brividi di piacere.
Sorrisi come un'ebete e gli accarezzai una guancia facendolo sorridere a sua volta dolcemente.

Si alzò nuovamente il viso verso il mio e iniziò a baciarmi con foga, legò la sua lingua con la mia facendole intrecciare appassionatamente in un bacio violento ed eccitato.

Fece scivolare le sue mani venose lungo i miei fianchi per poi arrivare alla mia cinta, non staccandosi un attimo dalle mie labbra, cominciò a sbottonare i miei pantaloncini.

Li abbassò lentamente facendo sfiorare i suoi polpastrelli sulla mia pelle, schiusi gli occhi e mugolai impaziente contro le sue labbra.
Sorrise vittorioso e senza pensarci due volte mi tolse anche i pantaloncini lasciandomi solamente in intimo.

𝕀𝕝 𝕗𝕣𝕦𝕥𝕥𝕠 𝕕𝕖𝕝𝕝𝕒 𝕡𝕖𝕣𝕧𝕖𝕣𝕤𝕚𝕠𝕟𝕖 || D. O'. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora