CAPITOLO 16.

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{{ Lexy Evans. }} dissi all'infermiera dietro al bancone dell'entrata. Iniziò a maneggiare il suo computer impolverato mentre masticava in modo poco educato la sua gomma da masticare, prese alcuni moduli e li lesse con gli occhi per poi rivolgere uno sguardo a me e a Dylan.

{{ chi siete voi per la paziente? }} chiese scocciata continuando a masticare la sua chewing-gum rosa.

{{ ehm io sono....sua cugina! E lui è...}} ci pensai su e mi venne in mente di dire che fosse mio fratello, era credibile...due ragazzi che venivano a trovare la propria cugina all'ospedale. Ma io, per il puro gusto di farlo, dissi una cosa un po' diversa...
{{ lui è il suo ragazzo! }} dissi con un sorrisetto soddisfatto. Sarebbero stati una coppia perfetta anche se lui era uno stronzo, ma infondo insieme quei due avrebbero fatto faville.

Dylan mi fulminò con lo sguardo ed io gli sorrisi innocentemente, era bello infastidirlo.

{{ ehm ok...cugina? }} l'infermiera indicò me ed io annuii.
{{ ragazzo? }} indicò Dylan che annuì non molto contento.
{{ va bene, potete andare...stanza 5F secondo corridoio quarto piano. }} e ritornò con il telefonino a giocare con candy crush.

Annuii, anche se le informazioni dell'ospedale non le avevo mai capite, e mi incamminai verso l'ascensore.

{{ tu ci hai capito qualcosa? }} chiesi a Dylan che schiacciò il pulsante per il quarto piano.

{{ no in realtà speravo l'avessi capito tu...}} sbuffò alzando gli occhi al cielo.

{{ bene...vabbè se siamo fortunati troveremo la stanza senza problemi. }} feci spallucce e guardai le porte dell'ascensore chiudersi.

Ogni tanto con la coda dell'occhio guardavo Dylan che sembrava molto agitato, era appoggiato ad una parete dell'ascensore mentre muoveva freneticamente il piede sul pavimento, provocando un rumore metallico.

{{ ansioso? }} chiesi continuando a guardare di fronte a me.

{{ cosa? Pff...io? No per niente. }} rispose guardandosi intorno facendo finta di essere tranquillo, ma questo ragazzo non sapeva mentire, o almeno...non a me.

{{ mhmh...come no...}} sussurrai ridacchiando facendogli alzare gli occhi al cielo.

Appena l'ascensore si fermò arrivammo al quarto piano e iniziammo a guardare tutte le porte del secondo corridoio nella speranza di trovare la 5F.
Mentre io analizzavo per bene ogni porta e anche l'ambiente dei corridoi bianchi, Dylan era sempre più agitato e guardava tutte le porte con massima velocità e nervosismo, sembrava un marito disperato che cercava la camera dove la moglie aveva appena partorito il figlio. A quell'immagine...di lui e Lexy genitori insieme, sorrisi come un'ebete e pensai a come potrebbe andare la vita della mia migliore amica con uno come lui accanto, nonostante fosse uno stronzo di merda, io, infondo, sapevo che aveva un cuore dolce anche lui, e avrei tanto voluto che quel lato nascosto lo concedesse a Lexy...anche perché quei due, nonostante non ne fossero consapevoli, si amavano...come lo sapevo? Come Lexy guardava Dylan ogni volta che passava nei corridoio della scuola, come Dylan fissava Lexy di nascosto sia a lezione che nei corridoi, anche se lei non se ne accorgeva mai...io lo vedevo sempre.

{{ 5F ! }} esclamò Dylan facendomi uscire dai miei pensieri romantici.

{{ a-aspetta...}} balbettai avvicinandomi titubante a lui e alla porta azzurro chiaro.

{{ pronta? }} chiese poggiando la sua mano sulla maniglia.
Annuii per niente convinta e lui aprii lentamente la porta.

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𝐃𝐘𝐋𝐀𝐍'𝐒 𝐏𝐎𝐕.

𝕀𝕝 𝕗𝕣𝕦𝕥𝕥𝕠 𝕕𝕖𝕝𝕝𝕒 𝕡𝕖𝕣𝕧𝕖𝕣𝕤𝕚𝕠𝕟𝕖 || D. O'. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora