CAPITOLO 2

1.2K 39 16
                                    

Ammiro i corridoi di Hogwarts.

Come ti hanno ridotta, mia amata casa...

Hogwarts è stata ricostruita dopo la grande battaglia.

È sempre bella.

Sempre accogliente.

Sempre famigliare.

Ma è diventata un rifugio.

I portoni sono sempre sigillati.

Si può uscire in cortile solo in determinate fasce orarie.

Le gite ad Hogsmeade sono un miraggio per gli studenti.

La guerra è finita, si.

Harry ha ucciso Lord Voldemort, si.

L'Ordine ha vinto, si.

Ma l'oscurità grida vendetta.

Molti Mangiamorte sono ancora in libertà.

Essi hanno promesso morte a tutti i responsabili della disfatta del loro Signore.

A capo di questa banda di squilibrati non può che esserci Bellatrix Lestrange.

Il nuovo Ministro della Magia, Kingsley Shacklebolt, assieme agli esponenti dell'Ordine, hanno deciso che Hogwarts avrebbe dovuto riaprire i battenti.

Per donare una parvenza di normalità.

Per dare un messaggio di positività e speranza alla società.

Sono tutte balle!

Non si può stare tranquilli.

Finché anche solo un Mangiamorte sarà vivo e in libertà, dovremo guardarci le spalle.

Hogwarts più che una scuola è diventata una prigione.

Una prigione d'oro, certo, ma pur sempre tale.

Ci sono Auror ad ogni porta.

Molti si sentono più sicuri con la loro presenza.

Io no.

Harry, Ron ed io siamo al centro del mirino.

Forse più in pericolo di noi c'è solo il Professor Piton.

Il traditore, per i Mangiamorte.

L'eroe, per l'Ordine.

Quando sono venuta a conoscenza del suo vero ruolo sono rimasta sconvolta.

Ha recitato talmente bene la sua parte che tutti non ci hanno messo un secondo di troppo ad additarlo come il traditore e assassino.

Io compresa.

Mi sono vergognata, sinceramente.

Io che mi sono sempre professata molto logica e attenta ai dettagli, avrei dovuto capire.

Avrei dovuto intuire che ci fosse qualcosa sotto.

Avrei dovuto pensare che Silente non si sarebbe fatto imbrogliare così facilmente.

Non era possibile che Piton avesse preso in giro il più grande mago di tutti i tempi per così tanti anni.

Invece che capire, l'ho odiato.

L'ho odiato con tutto il mio cuore.

Ma evidentemente, così doveva essere.

Il piano doveva essere quello!

Silente, quel vecchio manipolatore, siede tuttora sullo scranno del preside.

Non è morto.

Era tutta una finta!

Ha bevuto una fiala di Distillato Della Morte Vivente, modificata dal professor Piton perché gli effetti si manifestassero a scoppio ritardato.

Quando Piton ha scagliato l'Avada Kedavra, Silente ha evocato uno scudo difensivo invisibile.
Quindi si è sporto giù dal parapetto, evocando un Arresto Momentum per non sfracellarsi al suolo.

Dopodiché la pozione si è attivata e lui è parso morto agli occhi di tutti.

Si è svolto il suo funerale e poi è stato seppellito.

Alla fine della guerra, il professor Piton si è recato alla sua tomba somministrandogli l'antidoto.

È vivo e vegeto.

Certo, ha dovuto sottoporsi a delle cure riabilitative per un po'.

Dopotutto è stato addormentato per un anno.

Ma sta bene.

Allegro e pimpante dirige tutta la baracca!

Era un piano ben costruito, non c'è che dire.

I miei pensieri vengono interrotti dalla vista del luogo cui ero diretta.

Arrivo in biblioteca.

Il mio nido.

Il mio luogo sicuro.

Il mio rifugio.

Devo fare delle ricerche.

Senza farmi vedere da nessuno.

Non voglio che mi vengano fatte domande cui non voglio rispondere.

Ecco perché mi aggiro di notte nel castello.

Ho paura? Si.

Ma l'unico momento che mi permette di visitare la sezione proibita è la notte.

Il mantello dell'invisibilità mi cela agli occhi degli Auror di guardia.

Entro in biblioteca.

A passo spedito la percorro fino in fondo.

"Alohomora"

Le catene che sigillano l'entrata della sezione proibita si sciolgono, permettendomi l'accesso.

Scaffale "B" della sezione proibita, maledizioni.

Prima di chiedere alla McGranitt voglio vederci chiaro da sola.

Non che non mi fidi di lei, ma ho paura che una volta identificata la maledizione (sempre che di essa si tratti), non me la riveli per proteggermi.

Per conferire con Silente prima di mettermene al corrente, magari.

Io non voglio.

Se sono stata colpita da una maledizione, anche grave, voglio saperlo!

Passo tutta la notte in biblioteca.

Non trovo niente di niente.

Montagne di maledizioni, sacrilegi e sortilegi.

Niente!

Niente che possa ricondurre agli eventi accadutimi.

Sono arrabbiata.

Frustrata.

Che diavolo!

Questa è la Biblioteca più fornita del mondo magico inglese.

Possibile che non ci sia quello che cerco?

Il sole sorge.

Le vetrate colorate della biblioteca riflettono i primi raggi mattutini.

È ora di andare.

Vorrei dormire almeno due ore, giusto per non sembrare uno zombie.

Mi rimetto il mantello ed esco dalla biblioteca.

Mi curo di sigillare la sezione proibita per non arrecare sospetto a Madama Pince.

Torno alla torre e mi infilo nel mio letto.

Non ho trovato niente.

Se non si tratta di una maledizione, allora cos'è?

Cosa mi sta succedendo?

———————————————————
SPAZIO AUTRICE:
Gli aggiornamenti di questa storia verranno pubblicati di lunedì, mercoledì e venerdì.

LA FENICE - SNAMIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora