CAPITOLO 9

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"Hermione"

Ancora!

Ancora quella voce!

Corro.

Ma dove sono?

Non è il solito sogno.

È tutto buio.

Sembro circondata dal nulla.

Tutto nero.

Sono immersa nell'oscurità.

"Hermione"

Dannazione!

"Chi sei?"

Urlo.

"Cosa vuoi da me?"

Sono fuori di me.

Non ne posso più!

Cerco di guardarmi intorno.

Nero.

Dove sono finita?

Ho il cuore in gola.

"Hermione"

Mi giro nella direzione della voce.

Vedo una luce.

Piccolissima.

Appena percettibile.

La inseguo.

Appena la raggiungo, scompare.

Ancora oscurità.

Tempo qualche secondo, sento un'esplosione alle mie spalle.

Mi giro di scatto.

Scie di fuoco danno vita a quella che sembra essere una parola.

Una frase.

"Domare per controllare."

Cosa devo domare?

Cosa devo controllare?

Che cosa vuol dire tutto questo?

"Hermione"

"Cosa vuoi?!"

"Hermione"

"Chi sei?!"

"Domare"

"Cosa devo domare?"

"Solo così potrai controllare"

"Cosa devo controllare?"

"Hermione"

"Basta!"

Mi sento cadere.

Sto cadendo nel vuoto.

Urlo.

Cado.

Urlo più forte.

Mi sveglio di colpo.

Scatto a sedere.

Sono madida di sudore.

Le sei di mattina.

È sabato.

Tra due ore devo presentarmi nell'ufficio di Piton.

Ieri, dopo il nostro strano incontro, mi ha recapitato un messaggio convocandomi nel suo ufficio stamattina alle otto.

Deduco, dall'orario decisamente poco comune per essere un sabato, che debba essere un incontro celato agli occhi degli studenti.

Nessuno si alza presto di sabato mattina!

Il castello sarà deserto.

Dato che non riesco più a prendere sonno, mi preparo con calma.

Faccio un bagno.

Devo rilassare i muscoli dopo l'incubo tremendo appena avuto.

Esco dalla stanza puntuale, alle otto meno dieci.

Per due ore ho continuato a rimuginare su quel sogno.

Quelle parole.

Quella voce.

Cosa significa tutto questo?

Mi scoppia la testa.

Sono stremata.

Se continuo così impazzirò per davvero.

Sempre che non lo sia già.

Arrivo nei sotterranei.

Come previsto, non c'è nemmeno l'ombra di uno studente.

Raggiungo l'ufficio di Piton.

Busso.

"Avanti"

"Buongiorno Professore"

"Accomodati Granger"

Faccio come mi viene detto e attendo istruzioni.

Cosa avrà elaborato dopo aver appreso la complessità dei miei disturbi?

Qual era la sua tesi?

"Tra qualche minuto ci recheremo nell'ufficio del preside.

Andremo via camino, per non essere visti.

È vitale che tu non ne faccia parola con nessuno, né di questo incontro né dei prossimi.

Ti è richiesta la massima discrezione."

Oddio.

Cosa sarà successo?

La mia curiosità cresce a dismisura.

"Ma certo, non dirò nulla"

"È necessario che tu tenga nascosto tutto anche ai tuoi amici.

Potresti essere messa in grave pericolo se qualcosa trapelasse all'esterno del castello."

Ah.

Quindi devo essere discreta per proteggere me stessa?

Ora ho paura.

Cosa sta succedendo?

"Non dirò nulla professore, ha la mia parola."

"Ottimo, andiamo allora"

Indica il camino presente nel suo ufficio.

Mi invita ad entrarvici.

"Ufficio del preside"
Lo sento dire.

Dopo aver lanciato la metropolvere, vengo avvolta da fiamme verdi.

Qualche secondo dopo, mi ritrovo davanti l'esuberante stanza circolare.

"Buongiorno signorina Granger.
Prego, accomodati."

Faccio come richiesto.

Piton esce dal camino.

Silente sospira.

Ci siamo.

"Molto bene Hermione.

Credo sia il momento di dirti tutta la verità."

LA FENICE - SNAMIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora