LA FENICE - SNAMIONE

CAPITOLO 23

"STUPEFICIUM!"

Cocci.

Polvere.

Urla.

Siamo nella Stanza delle Necessità.

Oggi si tiene l'allenamento dell'ES.

Io non sto facendo un granché.

Non che abbia bisogno di ripassare gli incantesimi.

Ma la mia presenza è d'obbligo.

Per cui eccomi qui, nel bel mezzo della Stanza delle Necessità.

Ho la testa fra le nuvole.

Sono già due giorni che non mi reco alle sedute con Piton.

Ovviamente gli ho mandato un gufo per avvisarlo.

Sarei sembrata incredibilmente maleducata se non avessi annunciato la mia assenza.

Ho specificato che mi sarei presa una pausa di una settimana.

Spero non si arrabbi né si offenda.

Ma davvero devo stargli lontana per un po'.

Se solo sapesse...

Dato che non erano in programma lezioni di Pozioni o Difesa, oggi l'ho visto solo in Sala Grande.

Non ho cercato il suo sguardo.

Non ho accennato nemmeno un'occhiata al tavolo dei professori.

Mi manca la sua compagnia.

Non che scherzassimo o parlassimo di frivolezze, ma almeno in quell'ora al giorno che passavo con lui mi sentivo libera.

Libera di esprimere me stessa.

Libera di dar sfogo alle mie paure e perplessità.

Libera di non mentire...

Passo tutti i minuti delle mie giornate auto-puntandomi la pistola alla tempia.

Sempre attenta a ciò che faccio e dico.

Sempre col cuore in gola per la paura di lasciarmi sfuggire qualcosa.

Sempre con l'ansia di assumere comportamenti sospettosi.

Quell'ora mi serviva per spogliarmi di tutte queste paure e accettare me stessa.

Accettare di essere ciò che sono.

La Fenice.

Quegli incontri rappresentavano libertà.

Sono tremendamente combattuta.

Vorrei andarci oggi..

Ma non posso...

Vorrei andarci per ritrovare quell'ora d'aria che mi permette di non impazzire.

È difficile convivere con un segreto di questa portata.

Sapere che, se anche la minima sillaba trapelasse, metterei in pericolo tutta Hogwarts.

Mentire alle persone cui voglio bene.

Le persone che sono diventate la mia famiglia...

Harry.

Ron.

Ginny.

È insostenibile per me.

Gli incontri con lui mi facevano sentire meno sola.

Mi facevano respirare un po'.

Mi facevano bene.

E adesso li sto evitando di proposito.