LA FENICE - SNAMIONE

CAPITOLO 6

Silente ci ha convocati.

Harry, Ron ed io ci stiamo dirigendo nel suo ufficio.

Appena entriamo, la scena che ci si para davanti non può che preoccuparci.

Silente è seduto al suo scranno, dietro la scrivania.

Il professor Piton e la Professoressa McGranitt sono alle sue spalle, in piedi.

Kingsley guarda fuori dall'enorme finestra presente nella stanza.

È successo qualcosa di grave.

"Buonasera miei cari ragazzi.
Prego, sedetevi pure"
Dice bonario il Preside.

Ci accomodiamo.

"Cosa succede signore?"
Chiede allarmato Harry.

"Ebbene, miei cari, la situazione è abbastanza complessa.

Come ben sapete, molti Mangiamorte sono ancora latitanti.

In particolare, un sostanzioso gruppo capeggiato da Bellatrix Lastrange grida vendetta.

Dobbiamo tenere gli occhi aperti, ragazzi.
Ora sono troppo deboli per attaccare, la battaglia li ha stremati.

Molti sono feriti, altri dispersi.
Inoltre sanno che, a pochi mesi dalla fine della guerra, la nostra guardia è molto alta.

Aspetteranno il momento migliore per attaccare.
Si cureranno, riprenderanno le forze perdute, si riuniranno tutti, dopodiché attaccheranno.

Noi dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco.

Faremo finta di abbassare la guardia, man mano.
Faremo finta di essere tranquilli e sereni.
Faremo finta di sentirci sicuri.

Quando attaccheranno, perché lo faranno, dovremo essere pronti.

Hogwarts sarà l'obiettivo.

Ricostruite l'esercito di Silente.
Allenatevi, insegnate agli altri.

So che vi stiamo chiedendo molto, ma voi siete eroi.
Gli studenti pendono dalle vostre labbra, vi seguiranno senza una parola di troppo.

Dobbiamo essere pronti."

Bene!

La guerra non è finita.

Dobbiamo combattere di nuovo.

Altri feriti.

Altri morti.

Non sono pronta.

Ho visto troppe vite spezzarsi.

Ho visto troppe tragedie.

Non posso...

Non ce la faccio...

"Noi siamo pronti!"
Esclama Harry.

Lo stimo tantissimo.

Pur di sconfiggere il male si butterebbe nel fuoco da solo!

Ammiro il suo coraggio e la sua determinazione.

Annuisco leggermente.

Non sono pronta.

Ma non posso tirarmi indietro.

Non ora.

"Molto bene ragazzi.
Grazie per il vostro coraggio e il vostro impegno.
Il male verrà sconfitto!"

Si spera!

Ci accingiamo ad uscire dall'ufficio, dopo essere stati congedati da Silente.

Immersi in un silenzio tombale, arriviamo alla porta.