CAPITOLO 66

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Mi materializzo ai confini di Hogsmeade.

Voglio arrivare ad Hogwarts a piedi, nascondendomi.

Voglio ispezionare da lontano quello che sta accadendo.

Se piombassi li, perderei l'effetto sorpresa.

Mi lancio un incantesimo disillusorio.

Mi avvicino pian piano ad Hogwarts.

Arrivo nel cortile.

Mi rannicchio dietro ad un albero.

Osservo.

Bellatrix e i suoi avanzano.

Quella pazza squilibrata sta minacciando di uccidere e torturare ogni abitante di Hogsmeade, se Silente non si decide ad abbassare la barriera.

Tutto accade in fretta.

La McGranitt esce di corsa, trafelata e sconvolta.

Dice qualcosa all'orecchio del preside.

Egli da il segnale.

Gli studenti dell'ES sono in posizione.

Bacchette alla mano.

Ci sono tutti.

La piccola Ginny, guerriera fino al midollo.

Ron, impulsivo e testardo, ma in prima linea a difendere la sua casa e i suoi amici.

Ed Harry, il coraggioso e impavido Harry.

Il mio migliore amico.

Sguardo determinato.

Pugni serrati.

Non li lascerà vincere.

Il cuore prende a battere furioso nel mio petto, quando vedo Bellatrix minacciare ed attaccare Severus.

Ingaggiano un duello senza esclusione di colpi.

Magia nera.

Poi tutto degenera.

Bellatrix parla di me.

Severus mi difende.

Vede la mia morte.

Il suo sguardo è vuoto.

Perso.

Disperato.

Terrorizzato.

Cade in ginocchio.

Bellatrix lancia la sua maledizione.

Severus non reagisce.

Si sta lasciando uccidere.

No!

Non posso permetterlo!

Basta così.

Questa storia deve finire, qui e ora.

Non ho allenato i miei poteri.

Non so come si usano.

Ma so chi sono.

So qual'è il mio destino.

Non mollerò.

Non ora.

Esco dal mio nascondiglio.

Mi avvicino.

I miei passi creano scosse di terremoto.

Nessuno riesce a mantenere l'equilibrio.

LA FENICE - SNAMIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora