LA FENICE - SNAMIONE

CAPITOLO 11

Una missione?

Ancora?!

Prima la guerra.

Poi il pericolo della vendetta dei Mangiamorte latitanti.

Adesso devo mettere in pericolo la mia vita per una famigerata missione di cui non so assolutamente nulla, guidata dallo spirito di un uccello?!

Ma siamo impazziti?!

"Capisco la tua riluttanza, mia cara.

È una posizione scomoda, la tua.

Ti sei ritrovata da un giorno all'altro con poteri immensi e delle responsabilità decisamente più grandi di te."

Beh grazie professor Silente, questo si che aiuta a farmi sentire meglio!

Tagliamo la testa al toro.

"In cosa consiste questa missione?"

"Con certezza non lo sappiamo Hermione, solo la Fenice potrà dirtelo.

Attraverso i sogni e le visioni che ti appaiono, essa ti guiderà nel cammino per imparare a domare i quattro elementi da cui scaturiscono i tuoi poteri.

Solo quando avrai imparato a domare gli spiriti del Fuoco, dell'Acqua, dell'Aria e della Terra, la Fenice ti metterà al corrente del tuo destino.

Ovviamente, data la situazione che noi tutti stiamo vivendo, mi sento di suggerire che il tuo compito avrà a che fare con i Mangiamorte latitanti."

Ma certo!

Ha senso!

I Mangiamorte latitanti mirano a distruggere chiunque abbia contribuito alla disfatta del loro Signore.

Io sono una delle persone al centro del mirino in quanto Nata Babbana e braccio destro del Prescelto.

Bellatrix Lestrange, la pazza svitata che mi ha torturata senza pietà, è a capo di questa combriccola di assassini disadattati.

Ora è tutto più chiaro!

Si, senza dubbio i poteri della Fenice dovranno accompagnarmi nella sconfitta definitiva del male.

Ma la vera domanda è, che cosa devo fare esattamente?

"Come procediamo professore?"

"Per prima cosa dobbiamo sapere come fare a domare gli spiriti dei quattro elementi.

La risposta è nei tuoi sogni e visioni, ma da sola non riuscirai a venirne a capo.

Serve una persona con più esperienza, per questo farai delle sedute con il professor Piton tutti i giorni, fino a che non riuscirete a trovare la soluzione all'enigma -ovvero- tradurre le rune sulle pietre."

"Ma il professor Piton che aiuto può darmi?
Insomma, come faccio a portarlo nei luoghi dei miei sogni e delle mie visioni?"

Vedo Piton guardarmi disgustato.

Forse non gli è piaciuta la domanda.

Anzi, non gli è piaciuto che io abbia messo in dubbio l'efficacia del suo intervento nel cercare una soluzione a questo enigma!

Difatti, la sua risposta secca e scontrosa non tarda ad arrivare.

"Di questo non si deve preoccupare, Signorina Granger.
Le consiglio, inoltre, di apprezzare quanto si sta facendo per aiutarla ed evitare di fare sempre la Saccente So-Tutto-Io a sproposito."

Ecco!

Sempre il solito insulto.

Sempre il solito stronzo!

E poi non è tecnicamente vero.

A loro conviene aiutarmi perché i miei nuovi poteri saranno essenziali nella prossima battaglia contro i Mangiamorte.

Non mi stanno facendo un favore!

Non mi stanno aiutando per puro e semplice altruismo!

Piuttosto mi stanno muovendo come una pedina, gioco che Silente -tra l'altro- è ben abituato a fare.

"Molto bene Signorina Granger, può tornare alle sue faccende.

Le ricordo e le raccomando di tenere il segreto con tutti, amici compresi.

La guerra non è finita e non sappiamo di chi fidarci, se ci fossero delle spie all'interno del castello e se dovesse trapelare qualcosa riguardo alla tua condizione, saresti messa in grave pericolo.
Tu, così come tutti quelli che ti circondano.

Mi raccomando, discrezione!"

E con questo vengo congedata.

Sto per imboccare l'uscio quando la voce profonda e dura del professor Piton mi blocca.

"Il primo incontro si terrà domani alle diciassette, nel mio ufficio privato.
L'orario dei prossimi sarà il medesimo."

Alle diciassette, tutti i giorni, si allena la squadra di Quidditch di Grifondoro.

Non credo sia un caso la scelta dell'orario.

Con Harry, Ginny e Ron impegnati con gli allenamenti, la mia assenza non sarà notata.

Veramente molto astuto!

Torno al mio dormitorio con la testa stracolma di nuove informazioni.

Diamo il via a questa nuova avventura allora!

Chissà dove mi porterà...