CAPITOLO 58

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*cortile del Lestrange Manor, Wiltshire, Inghilterra.*

"Non capisco perché non possiamo entrare, mia signora."

"Allora sei scemo, MacNair!
Ti ho appena detto che la Fenice non è Ginny Weasley, come invece pensavamo.
Allora le strade sono due.
O quell'idiota che ho mandato sotto copertura, Dolohov, si è venduto a Silente, oppure loro sapevano del nostro piano e ci hanno teso una trappola coi fiocchi."

"E lei cosa pensa, mia signora?"

"Penso che la seconda ipotesi sia la più verosimile.
Ci rimane solo da capire come.
Come hanno fatto a sapere il nostro piano?
Forse qualche mio Mangiamorte ha fatto la spia, ma soltanto pochi di voi, i più fidati, sapevano di questo piano.
Quindi il cerchio si restringe a tre di voi, MacNair: tu, Dolohov e Rookwood.
Tuttavia credo che voi non abbiate rivelato nulla, non vi ho mai persi di vista."

Bellatrix si strofina il mento.

Pensa.

"Devono aver messo delle cimici!
Ma certo!
Hanno impiantato delle cimici magiche nel salone dove facciamo le riunioni importanti."

"Ma mia signora, mi perdoni, solo noi quattro abbiamo accesso al salone, chiunque non autorizzato sarebbe stato malamente respinto."
Interviene Rookwood.

L'oscura strega dai lunghi ricci crespi si massaggia le tempie, mentre ripercorre tutti gli avvenimenti recenti.

Ed ecco che capisce.

Sicuramente pazza, malata ed instabile.

Ma non stupida.

"PITON!"

"Che intende, mia signora, come avrebbe fatto il traditore ad entrare qui?"

"Semplice, MacNair, PER COLPA TUA!"
Urla, buttando a terra tutto ciò che si trova sul tavolo davanti a lei.

"Mmmma mmmmia sssignora.."
Balbetta MacNair.
"Ccccome può essere?"
Aggiunge con la voce tremolante.

"Può essere che ti sei fatto fregare come il più scemo tra gli scemi!
Il giorno in cui ti ho torturato per non aver portato a termine l'incarico che ti avevo dato, ovvero prelevare l'Auror da uccidere per poi prenderne il posto, tu non ne sapevi niente, sembrava che avessi perso la memoria.
Io pensavo che tu ti stessi prendendo gioco di me e ti ho lanciato una decina di Cruciatus.
Ora capisco...
Quello era Piton!
Piton ti ha stordito, ha preso le tue sembianze e si è infiltrato nel salone quel tanto che bastava per impiantare le cimici, sapeva che sei uno tra i più fidati.
E TRA QUESTI SEI ANCHE IL PIÙ ALLOCCO!"

"Ma signora, non è possibile.
Io ho il ricordo delle torture, per non parlare delle cicatrici."

Bellatrix si adira.

Prende MacNair per il bavero.

Stringe fino a farlo diventare cianotico.

"Ti sei per caso scordato di cosa è capace Severus Piton?"
Mormona Bellatrix con voce pericolosamente bassa.

Atona.

Mortale.

Lancia per terra MacNair.

Si volta.

Col suo sguardo da pazza squilibrata scruta tutt'intorno a se.

"Severus Piton, per quanto mi costi ammetterlo, è uno dei maghi più potenti e capaci del mondo magico.
È il più bravo occlumante e Legilimens mai esistito, è riuscito addirittura a celare i suoi ricordi all'Oscuro Signore.
Non dev'essere stato difficile per lui impiantare nel tuo cervello i ricordi della tortura e poi infliggerti le stesse."

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