CAPITOLO 67

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A noi due, adesso.

Ora basta.

Con un soffio di vento spingo dietro di me tutti gli studenti e i professori.

Nessuno riesce a resistere alla forza della ventata e fanno tutti qualche passo indietro.

Evoco delle radici che, fuoriuscendo dal terreno, intrappolano i Mangiamorte.

Li legano stretti come salami.

Bellatrix si guarda intorno.

I suoi combattenti sono fuori uso.

Li ho messi al tappeto solo col pensiero.

Siamo solo noi.

Faccia a faccia.

"Sei molto brava con i giochetti, sanguesporco.
Ma vediamo se te la cavi altrettanto bene con questo!"

Estrae la bacchetta.

Me la punta contro.

Un fascio di luce verde scaturisce dalla punta del magico bastoncino di legno.

Evoco uno scudo di fuoco.

La maledizione s'infrange su di esso.

Neutralizzata.

La guardo con un sorrisetto di sfida.

I membri dell'ordine della Fenice arrivano.

Ministro.

Auror.

Si materializzano tutti nel cortile di Hogwarts.

Non hai più scampo.

Bellatrix indietreggia.

Si guarda intorno.

I suoi Mangiamorte sono fuori uso.

Sola.

Sola contro Hogwarts.

Sola contro la Fenice.

"Non mi farò intimidire da quattro ragazzini in divisa!"
Urla furibonda.
"Ardemonio!"

Un serpente infuocato scaturisce dalla sua bacchetta.

E diventa grande.

Sempre più grande.

Le sue teste si moltiplicano.

Le sue spire di fuoco ci avvolgono.

Evoco una cupola infuocata tutt'intorno ai presenti.

La rinforzo.

Di più.

Sempre di più.

Ancora di più.

Sto perdendo la forza.

L'ardemonio di Bellatrix è estremamente potente.

Sento il verso della Fenice nelle orecchie.

"Hermione, sei la Fenice."

Sento dire nella mia testa.

Si.

Sono la Fenice.

Non può battermi.

Sono io che detengo il fuoco.

Sono io che lo domo.

Che lo comando.

Io.

Fuoco contro fuoco.

LA FENICE - SNAMIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora