LA FENICE - SNAMIONE

CAPITOLO 12

Sto andando nell'ufficio di Piton.

Non ho chiuso occhio stanotte.

Tutte quelle rivelazioni, la Fenice, la missione, la prossima battaglia...

Sono distrutta.

Ho paura.

Sono spaesata.

Non posso nemmeno confidarmi con i miei migliori amici.

Sono sola...

Sola ad affrontare un qualcosa decisamente più grande di me.

Sola nel portare sulle spalle una responsabilità immane.

Sola nell'essere la Fenice.

Chi mi appoggerà?

Chi mi aiuterà?

Chi mi sosterrà quando cadrò?

Chi mi offrirà una spalla su cui piangere?

In quali braccia troverò conforto?

Sola...

Arrivo nei sotterranei.

Pochi passi e raggiungo il suo ufficio.

Solo una massiccia porta di faggio mi divide da quello che sarà il mio principale compagno in questa nuova avventura.

Se non fosse una situazione drammatica mi verrebbe da ridere.

Chi l'avrebbe mai detto che sarei stata obbligata a passare del tempo col pipistrello?

Non dovrei chiamarlo così.

È un eroe.

Il suo ruolo nella guerra è stato fondamentale.

Eroe, senza dubbio.

Ma con me è sempre stronzo!

Busso.

"Avanti"

La sua voce profonda giunge ovattata alle mie orecchie.

Entro.

Sono già pronta alla prossima discussione, so già che ce ne sarà una.

Lo vedo seduto alla sua scrivania.

Timorosa, rimango davanti alla porta richiusa alle mie spalle.

"Beh?
Che fai li impalata?
Vieni a sederti."

Invece che indicarmi la sedia di fronte alla sua scrivania, la sua mano punta verso il divanetto nero di pelle a lato della stanza, davanti all'enorme libreria che occupa tutta la parete destra.

Con passo poco deciso, mi accomodo.

Lui prende posto su una delle due poltrone di fronte al divano, anch'esse nere e di pelle.

È tutto molto scuro qui dentro, ma anche tutto molto pregiato.

Appoggia la bacchetta e un libro di cui non riesco a leggere il titolo sul tavolino di cristallo davanti a noi.

Seguo ogni suo movimento con attenzione.

Prima dell'inizio di questa strana collaborazione non avevo mai notato le sue movenze.

Fa tutto con estrema calma ed eleganza.

Non si evincerebbe, dal portamento, la sua provenienza modesta.

Anzi, tutt'altro!

Mi guarda.

Sembra che voglia dirmi qualcosa ma che non sappia che parole utilizzare.