MAGGIE'S POV.
Buio. Ecco cosa circondava il mio cuore...e ormai anche la mia testa.
<< Meg...vuoi andare in ospedale per vederla l'ultima volta?...>> mi chiese Void dolcemente.
Perché avrei dovuto?....stava per andarsene, forse nemmeno mi avrebbe riconosciuta e sarebbe stato solo un altro colpo basso.
Non volevo dirle addio, non mi sentivo pronta...era ancora troppo presto.Per quanto ci provassi, non riuscivo a capacitarmi che stesse succedendo per davvero, ed io non ero lì con lei. Volevo starle vicino e tenerle la mano ma, sapevo, che non avrei avuto il coraggio...vederla in quelle condizioni sarebbe stato solo un'altra goccia sul vaso ormai traboccato.
<< Meg...>> mi richiamò Stiles. Ormai erano ore che non parlavo, non mi muovevo e non ragionavo nemmeno.
Ero ancora seduta per terra senza forze per alzarmi sulle mie stesse gambe. Void mi aveva presa in braccio per mettermi sul divano ma io, paralizzata in quella posizione sin dal momento della notizia, non volli sapere si cambiare posizione. Stavo bene così.
<< possiamo fare qualcosa per te? >> chiese Void prendendomi la mano fredda.
Tutti e due si preoccupavano per me, ed io gliene ero grata, erano seduti sul pavimento accanto a me pur di darmi supporto.Loro sapevamo della nonna, non avevo accennato parola così, loro, preoccupati, avevano richiamato il numero che aveva scatenato quella mia reazione. Rispose lo stesso infermiere e lo comunicò anche a loro.
Ci rimasero male è ovvio, anche se non la conoscevano sapevano che la mia nonnina era una donna fantastica e sapevano quanto io fossi legata a lei.<< Meg non puoi stare così tutto il tempo. >> mi fece notare Stiles poggiando una mano sul mio ginocchio. Void, per quel gesto, lo trucidò con lo sguardo ma lui non sembro notarlo.
<< perché? >> chiesi dal nulla in un bisbiglio quasi impercettibile.
<< cosa piccola? >> chiese Void avvicinandosi di più a me.
<< perché tutto va sempre a puttane?...>>
Con quella frase finii la mia piccola e inutile conversazione. I due sospirarono rumorosamente e si mandarono un'occhiata affranta.
Stetti a pensare cosa sarebbe stato meglio fare. Da un lato volevo andare dalla nonna e farle capire che, anche nei suoi ultimi momenti, io ero con lei e sempre lo sarei stata.
Ma un altro lato di me sapeva che se avessi visto la nonna, lì su un lettino ospedaliero, con la flebo al braccio, bocca schiusa per fatica di respirazione, occhi semichiusi e respiro pesante pronto a inalare l'ultimo....sarei morta dentro, e sarei stata ancora peggio, avrei anche potuto perdere il controllo e fare chissà che cazzata.<< vuoi andare da tua nonna Meg? >> chiese Stiles facendo annuire Void.
<< si...>> risposi con un filo di voce annuendo leggermente.
Mi aiutarono ad alzarmi e mi abbracciarono forte.
<< piccola sei forte, andrà tutto bene. >> disse Stiles scompigliandomi i capelli con un piccolo sorrisetto cercando di rallegrarmi. Alzai un angolo della bocca cercando di forzare un piccolo sorriso ma uscii più una smorfia addolorata.
Senza aggiungere altro, uscimmo di casa e raggiungemmo la Jeep di Stiles.
Il viaggio, cosa abbastanza ovvia, fu silenzioso, nemmeno una mosca osava ronzare intorno a quell'aria tesa come una corda di violino.
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- 𝘏𝘢𝘪 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘯𝘢𝘮𝘰𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘥𝘪𝘢𝘷𝘰𝘭𝘰 - void
Hombres LoboMaggie Cooper, adolescente più che normale all'apparenza...beh non si potrebbe dire lo stesso della sua cittadina...Beacon Hills. Meggie è sempre stata attratta da un suo amico...ma se l'esatta copia di quest'ultimo la attraesse ancora di più? - V...