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<< n-nonna....>>

<< M-Maggie? Nipotina mia sei t-tu? >>

<< si nonna sono io. >>

Mi avvicinai cauta al suo lettino e mi accovacciai all'altezza del suo viso pallido e dolce.

<< come stai? >> sussurrai con le lacrime agli occhi.

<< sto b-bene...>> sospirò in un modo strano, così strano che mi fece paura...i respiri che compiva non erano sani.

<< sicura? >> mi lasciai andare un singhiozzo e subito sentii le spalle strette da delle mani...le mie ancore.

<< no...>>

<< p-posso aiutarti in qualche modo nonnina? >>

<< aiutami...>> sospirò e chiuse lentamente gli occhi.

<< tutto quello che vuoi amore dimmi. >> mi avvicinai di più a lei accarezzandole la testa.

<< sto malissimo...fallo smettere...>> sospirò sempre in modo strano.

Feci una smorfia...io non potevo aiutarla...o invece SI.

Le presi la mano e la accarezzai cominciando a prenderle il dolore facendo diventare le mie vene nere.

Sospirò di sollievo e poggiò meglio la testa sul cuscino. Continuai a prenderle tutto il dolore non curante di quanto stesse facendo male a me, non mi importava.

Le mie ginocchia cedettero e atterrarono pesantemente per terra.

<< Ei Meg basta! Se ne prendi troppo ti può anche uccidere. >> mi rimproverò Stiles provando a staccare la mia mano da quella di mia nonna ma l'unica cosa che ottenne fu un mio ringhio.

<< non mi fermerò...voglio che la nonna continui a vivere. >>

<< se lei vivrà e tu morirai non concluderai niente. >> disse Void cercando di staccarmi la mano.

<< lei se lo merita io NO! >> urlai mentre anche le vene del mio collo si fecero nere, pulsanti e dolorose.

<< ma che cazzo dici! >> mi rimproverò Stiles.
<< non dire queste cazzate Meg cazzo lo meriti eccome! >> mi rimproverò Void.

<< Meg è troppo! >> cercarono di staccarmi ma non mi mossi di un millimetro.

La sua smorfia di sollievo era una sensazione bellissima, potevo salvarla e se avessi dovuto dare la mia stessa vita mi sarebbe andato più che bene.

Void mi prese il viso tra le mani e fece scontrare le mie iridi gialle fluo con le sue nocciola scuro.

<< Meg senti io non posso perderti di nuovo...per favore...>>  sussurrò con voce tremante.

Staccai lentamente la mia mano da quella della nonna e guardai i due ragazzi come in cerca d'aiuto.

<< vieni qui. >> mi presero tra le loro braccia e presi un po' di autocontrollo riuscendo a far tornare le mie iridi verdi.

<< vuoi andare a casa? >> mi chiese dolcemente Stiles.

Non volevo, non potevo lasciare la nonna sola. Ma da un lato ero terribilmente stanca, stanca di tutto...soprattutto di vedere mia nonna in quelle condizioni. La stessa donna con cui ho passato la mia infanzia.
In quel momento mi ricordai che quando ero piccola andavamo a prendere i fichi, il mio frutto preferito, insieme. Mi diceva sempre di non mangiarne troppi o mi avrebbero fatto male al pancino, ed io, come una golosona, tutte quelle volte decidevo di far finta di nulla abbuffandomi di quel frutto da me tanto amato, e poi? Come finivo? Mi faceva male la pancia.

No...non ero affatto pronta a lasciarla.

<< Maggie?...>> mi richiamò Void vedendo che non reagivo.

<< mh? >> "chiesi" disattenta.

<< vuoi andare a casa? >> ripeterono all'unisco.

<< no...se volete andate voi ma io resto qui. >>

<< non ti lasciamo sola. >>

<< tranquilli...potete andare. >> dissi titubante, da una parte volevo che andassero a casa per riposarsi, beh...dall'altra...loro erano le mie ancore e senza di loro non sapevo cosa avrei potuto combinare.

<< no, dove sei tu ci siamo noi. >> dissero decisi e seri. Sbuffai e li ringraziai mentalmente.

Girai nuovamente lo sguardo verso la nonna e vidi il conta battiti scendere sempre sempre di più.

<< nonna! >> cercai di correrle accanto per prenderle il dolore ma delle forti braccia mi fermarono.

<< Meg non c'è nulla da fare. >> disse Stiles stringendomi al suo petto. Per quanto sapessi fosse vero quello che aveva appena detto, faceva terribilmente male sentirlo.

In stanza entrarono due infermieri che ci fecero uscire con urgenza dalla stanza, salutai mia nonna e corsi fuori senza aspettare niente e nessuno.

<< MAGGIE! >> cercarono di richiamarmi rincorrendomi Stiles e Void ma io, essendo un lupo mannaro, ero molto più veloce di loro e riuscii a seminarli. Stavo perdendo il controllo e, nonostante loro due fossero le mie ancore, avevo paura di poterli ferire.

Andai nel bosco, ormai fuori era sempre più buio, era notte e solo in quel momento notai sopra di me splendere la luna piena.

Andai nel precipizio del bosco, dove si esponeva tutta la città illuminata dai lampioni sfocati. Una bellissima vista anche con gli occhi da beta.

Ululai. Il mio primo ululato.

Sorrisi internamente e continuai a correre per tutto il bosco cercando di mantenere quel briciolo di autocontrollo rimasto.

Non mi ero mai accorta di quanto fosse bello il bosco la notte prima di quel momento. Gli animali dormienti erano così carini...quelli svegli erano meravigliosi, i gufi che mi scrutavano con quegli enormi occhi fluo.

Il venticello fresco ma non freddo che sfiorava la mia pelle mentre correvo da tutte le parti, gli ululati degli altri lupi/licantropi, la luna piena che spendeva in cielo e illuminava la buia notte nel bosco. Era tutto bellissimo, uno spettacolo di cui non facevo caso per la troppa paura della notte e dei suoi misteri. Misteri di cui adesso facevo parte.







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{ scusate il capitolo corto...e scusate l'inattività, vi amo. }

- 𝘏𝘢𝘪 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘯𝘢𝘮𝘰𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘥𝘪𝘢𝘷𝘰𝘭𝘰 -  voidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora