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Mille voci continuavano ad urlare il mio nome facendomi girare la testa, se possibile, ancora di più.

Lui era andato via, e no. Non me ne sarei stata con le mani in mano aspettando che da un momento all'altro potesse tornare di nuovo da me. Questa volta dovevo essere io a muovermi, e fargli capire quando realmente tenessi a lui, senza giri di parole, non c'era tempo. Dovevo prendere in mano il poco coraggio rimasto e tenerlo prezioso, senza pentimenti, senza dolore. Dovevo farlo per lui...per noi.

Respirai a pieni polmoni prima di scatenare la battaglia tra me e il tempo. Aprii la porta del bagno talmente bruscamente che rischiai di fare del male ai miei amici preoccupati.

<< Maggie si può sapere cosa diavolo sta succedendo?! >> chiese Allison allarmata dalle mie condizioni. Le mani calde di Stiles si posarono sul mio viso prendendolo a coppa, mi guardò negli occhi e, forse per la disperazione, mi sentii quasi capita.
Avvampai e a malincuore, sotto lo sguardo pungente di tutti, feci scivolare le sue mani via dal mio viso.

<< n-non posso...Stiles...>> sussurrai baciando le sue mani tremanti. Alzai lo sguardo e i suoi occhi lucidi me ne fecero pentire.
<< mi dispiace...i-io...io- >>

<< vai Maggie. >> disse con tono incoraggiante. Mi accigliai e cercai una spiegazione nel suo sguardo pieno d'emozioni contrastanti.

<< c-cosa...? >> sussurrai con la bocca secca.

<< vai da lui, non perdere altro tempo. Ne hai perso abbastanza. Vai da lui, corri. >> mi scosse leggermente le spalle per poi poggiare la sua fronte contro la mia chiudendo gli occhi.
<< non lasciartelo scappare Maggie. Non fare il mio stesso errore. Vai prima che sia troppo tardi perfino per voi...>>

<< g-grazie...>> sussurrai grata. Mi aveva capita senza che avessi parlato, e non sapeva quanto veramente mi avesse aiutato. Non avrei mai trovato le parole giuste...nemmeno nei miei pensieri più vispi.

<< sta attenta. Non combinare casini. >> poggiò una mano sulla mia pancia e cercò di sorridermi, ma ne uscì più una smorfia dolorosa. Posai delicatamente la mia mano sopra la sua facendolo mugolare leggermente, frustrato.

<< grazie Stiles. Ti voglio bene. >> sussurrai. Feci per andarmene senza sentire le domande confuse dei miei amici, ma prima di farlo, tornai indietro e lasciai un bacio sulla sua guancia. Arrossì leggermente e questa volta sorrise sul serio.

<< vai, corri da lui. >> e dopo questa sua frase scattai, corsi giù per le scale e uscii di casa con altrettanta velocità.

Dove stavo andando? Non ne avevo la benché minima idea. Non sapevo che fare o dove andare, l'unico mio obbiettivo era trovarlo, non importava quando o come. L'avrei cercato anche dall'altra parte del mondo se fosse stato necessario.

Mentre correvo lungo una strada buia e per niente rassicurante, cercai di organizzare le idee. Non potevo continuare a correre per tutta la notte, non avrebbe fatto bene alla bambina. Dovevo trovare un modo.

Mi fermai un momento, usufruendo dei pochi secondi disponibili per respirare e ragionare più o meno lucidamente. Lui mi guardava, lui mi sentiva, non chiedetemi come ma lo sapevo. Me lo sentivo.

Non importava dove realmente fosse, lui mi sentiva. Sapeva tutto.

Quindi decisi una delle opzioni più stupide che potessi prendere, forse era una totale pazzia e avrei messo in pericoloso anche mia figlia. Non riuscivo a pensare alle conseguenze negative, riuscivo solo a percepire le mie emozioni fuori controllo, perché si, senza di lui non avevo il minimo controllo.

Corsi verso la scuola, il primo luogo che mi venne in mente. Forse per i ricordi che possedeva o forse per la tranquillità che speravo ci fosse durante la notte.

Arrivai al parcheggio della beacon hills high school. Silenzio. Ed era quello di cui avevo bisogno.
Stavo per fare la più grande cazzata delle cazzate, eppure, nonostante ne fossi consapevole, non avevo intenzione di fermarmi prima di commettere, forse, lo sbaglio più grande della mia vita. Non potevo sapere le conseguenze delle mie azioni, sperai soltanto fossero le migliori invece delle peggiori, e quest'ultime, erano molte di più.

Salii le scale della scuola fregandomene di tutto, del dolore alle caviglie, al mal di schiena e all'enorme pentimento che avrei avuto subito dopo.
Arrivai all'ultimo piano, più precisamente a terrazza. Da lì si vedeva tutta la città e se non fosse stato per le circostanze pericolose, mi sarei goduta quello spettacolo di luci molto volentieri.

Mi sedetti al bordo del terrazzo sporgendo le gambe fuori a penzoloni, asciugai con il palmo della mano una lacrime versata per sbaglio e...guardai giù. Troppo alto per una ragazza che vale ben due vite, troppo alto per tutto.

Con il cuore in gola e le mani ghiacciate, mi alzai e mi resi conto di essere fin troppo vicina dal bordo che separava me ed il vuoto. Le gambe mi tremavano e la schiena mi prudeva per il sudore versato durante pieno inverno.

Mi girai, forse in cerca di una presenza che mi fermasse dalla mia stupida idiozia, forse in cerca della sua presenza. Cercavo lui, e lo avrei trovato ad ogni costo.

Il mondo era un posto troppo grande per cercare l'amore della propria vita in ogni singolo angolo di ogni singola città, non avevo nemmeno la forza per poterci anche solo lontanamente pensare. Più i secondi passavano, più capivo che non potevo farcela.

L'amore è una droga, la peggiore che una persona possa provare. L'unica da cui resterai per sempre dipendente.
La droga capace di farti scegliere le peggiori decisioni della tua intera esistenza. Ah l'amore, la migliore e peggiore sensazione che un essere umano possa provare. Ma è solo grazie a questa stramba e fantastica parola se esiste la felicità.
L'amore è famiglia.
L'amore è il Natale con i propri parenti.
L'amore è quella fitta allo stomaco che ti toglie l'appetito anche dopo ore e ore di digiuno.
L'amore è tutto, da una persona ad un oggetto.
L'amore è il sorriso dei bambini.
L'amore è un po' ovunque, e non so se sia un bene o un male a dire il vero. Fa male e fa bene, dipende come lo si tratta. Può lasciare delle ustioni dolorose, e la maggior parte delle volte è così. Io però vi auguro di trovare quell'amore che al solo pensiero vi faccia girare la testa, che faccia nascere un sorriso ampio sul volto e che vi faccia battere il cuore talmente forte da uscire dal petto. L'amore che durerà anche dopo la morte, fino ed oltre la tomba.

Quindi si, non era una cosa banale, affatto. Feci quest'enorme cazzata per amore.
E mi lanciai nel vuoto.




| auch, sento i vostri insulti da qua piccole patatine :) ero in vena di poesia oggi, e visto che è il mio compleanno ho deciso di farvi un regalo, perché? Perché ho pensato a quanti me ne facciate voi ogni giorno. Grazie di tutto, è solo merito vostro se adesso sto sorridendo pensando a quante cazzate ho fatto da quando ho scaricato questa meravigliosa app. Ci vediamo al prossimo capitolo patatine mie, spero di trovare del tempo il più in fretta possibile per aggiornare anche le altre storie. Ps: la storia sta per finire ma non preoccupatevi. ❤️🧚🏻‍♀️.

- 𝘏𝘢𝘪 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘯𝘢𝘮𝘰𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘥𝘪𝘢𝘷𝘰𝘭𝘰 -  voidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora