•La pesa delle bacchette(2)

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《I giorni che seguirono furono tra i più brutti di Harry a Hogwarts.
Era arrivato a sentirsi così male solo durante quei mesi del secondo
anno, in cui gran parte della scuola lo aveva sospettato di
pietrificare i suoi compagni. Ma allora Ron era suo amico. Harry era
convinto che sarebbe riuscito a sopportare il resto della scuola se
solo avesse potuto riavere Ron al suo fianco, ma non intendeva
cercare di convincerlo a parlargli se lui non voleva. Ora si sentiva
solo, con il livore che gli pioveva addosso da tutte le parti.
Poteva capire l'atteggiamento dei Tassorosso, anche se non gli
piaceva; avevano il loro campione da sostenere. Non si aspettava
altro che biechi insulti dai Serpeverde - era estremamente impopolare
tra loro e lo era sempre stato, perché con i colori di Grifondoro li
aveva battuti un'infinità di volte, sia a Quidditch che nella Coppa
delle Case. Ma aveva sperato che i Corvonero sarebbero stati disposti
a tifare per lui come per Cedric. Invece no: i Corvonero parevano
convinti in gran parte che avesse imbrogliato il Calice solo perché
era avido di celebrità.
Poi c'era il fatto che Cedric sembrava un campione, molto più di
lui. Straordinariamente bello, con quel naso diritto, i capelli scuri
e gli occhi grigi, era difficile dire chi fosse più ammirato in quei
giorni, se lui o Viktor Krum. Harry vide addirittura le stesse
ragazze del sesto anno che avevano smaniato per l'autografo di Krum
supplicare Cedric di firmare le loro borse, un giorno a pranzo.
Nel frattempo non c'era risposta da Sirius, Edvige si rifiutava di
avvicinarsi a lui, la professoressa Cooman prediceva la sua morte con
ancor più sicurezza del solito, e Harry andò così male in Incantesimi
di Appello alla lezione del professor Vitious che gli toccarono dei
compiti in più: fu l'unico ad averli, oltre Neville.
'Davvero, non è così difficile, Harry' cercò di rassicurarlo
Hermione mentre uscivano dalla lezione di Vitious: lei aveva attirato
oggetti da tutta la stanza per tutta la lezione, come se fosse stata
una calamita per cancellini, cestini della carta straccia e
Lunascopi. 'E' solo che non ti sei concentrato nel modo giusto...'
'Chissà perché' borbottò Harry cupo, mentre Cedric Diggory lo
superava, circondato da un bel gruppo di ragazze miagolanti, che
guardarono tutte Harry come se fosse uno Schiopodo particolarmente
grosso. 'Comunque... non c'è problema, eh? Oggi pomeriggio doppie
Pozioni, non vedo l'ora...'》

《Anche tu sei bello Harry》disse Hermione.

《Quando lui e Hermione raggiunsero il sotterraneo di Piton dopo
pranzo, scoprirono che i Serpeverde li aspettavano fuori, ognuno con
una grossa spilla appuntata sulla divisa in bella vista. Per un folle
attimo Harry pensò che si trattasse di spille CREPA - poi si accorse
che avevano tutte lo stesso slogan a lettere rosse che brillavano
vivaci nel corridoio sotterraneo scarsamente illuminato:
TIFATE per CEDRIC DIGGORY -
Il vero CAMPIONE di HOGWARTS!
'Ti piacciono, Potter?' esclamò Malfoy ad alta voce mentre Harry si
avvicinava. 'E non è tutto: guarda!'
Premette la spilla e lo slogan sparì, sostituito da un altro,
questa volta verde:
POTTER fa schifo
I Serpeverde ulularono dalle risate. Anche loro, tutti quanti,
premettero le loro spille, finché la frase POTTER fa sCHIFO non
scintillò intorno a Harry. Lui sentì il calore invadergli di colpo la
faccia e il collo.
'Oh, molto divertente' disse Hermione sarcastica a Pansy Parkinson
e alla sua banda di ragazze di Serpeverde, che ridevano più di tutti,
'davvero spiritoso'.
Ron era appoggiato al muro con Dean e Seamus. Non rideva, ma non
prese nemmeno le parti di Harry.
'Ne vuoi una, Granger?' disse Malfoy, tendendo una spilla a
Hermione. 'Ne ho un sacco. Però non toccarmi la mano. Me la sono
appena lavata, sai, non voglio che una Mezzosangue ci sbavi sopra'.》

The story of Harry Potter -The boy who lived-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora